domenica 9 marzo 2014

La festa dell'8 marzo celebrata insieme alle donne etrusche.



Silvana Sani

Frutto di una attenta ricerca, che ha avuto come  principale fonte di studio i disegni che ornano le tombe  degli antichi etruschi, i rievocatori storici di Marzabotto sono risaliti agli abiti con cui i loro antenati preromani abbellivano il loro corpo, lo coprivano e con cui lo difendevano dal differenziarsi delle stagioni. Il frutto della ricerca è poi divenuta una realtà grazie alle mani capaci di molte marzabottesi, già allenate a soddisfare le richiesti di figli e nipoti impegnati pure loro da anni a dare corpo ai loro studi scolastici e a rappresentare dei, demoni, sacerdoti, sacerdotesse, abitanti , artigiani e armati che abitarono la valle del Reno nel sesto secolo avanti Cristo.

Ultima evoluzione di questa ricerca, che Marzabotto porta avanti con tanta passione, è quella che ha fatto da cornice alla Festa della Donna a Marzabotto al Museo Etrusco. La visita guidata al museo a cura della dottoressa Silvana Sani è stata infatti arricchita dalla mostra degli abiti portati con eleganza e piacere da Atia Caelia (Serena) dalle nobili aristocratiche Rantha e Lasa (Fabiana e Libera) dal nobile principino Avile e da Laris (Roberto e Alessio)  e dal generale Velthur (Gianni) che ha sorvegliato l’ingresso.

La ricerca ha individuato anche gli ornamenti e le tecniche di tessitura. L’ambra, che proveniva principalmente dal Baltico, era ricercatissima e abbelliva gli abiti delle etrusche che amavano specchiarsi e compiacersi della loro bellezza. La donna etrusca godeva di piena libertà, partecipava al banchetto con l’uomo in pari dignità e ha lasciato un esempio  di impegno sociale e civile ancora oggi faticosamente perseguito.

La festa della Donna è quindi stata degnamente celebrata dalle figure del mondo etrusco, che si sta sempre più scoprendo evoluto e capace di essere portatore di un esempio di civiltà matura assimilata e seguita da quella romana.     











2 commenti:

  1. UN PLAUSO ALLA BELLISSIMA ARISTOCRATICA
    E DOLCISSIMA : FABIANA DI MARZABOTTO.

    RispondiElimina
  2. http://youtu.be/sp1ANip2Y_g

    RispondiElimina