domenica 16 marzo 2014

A MARZABOTTO per ‘COSTITUZIONE, RAPPRESENTANZA E DEMOCRAZIA, LAVORO E DIRITTI, ACQUA E BENI COMUNI’.



‘COSTITUZIONE, RAPPRESENTANZA E DEMOCRAZIA,  LAVORO E DIRITTI, ACQUA E BENI COMUNI ‘ sono  gli argomenti al centro dell'ASSEMBLEA POPOLARE che si terrà  domenica 30 marzo a Marzabotto alle 15 presso il Teatro Comunale.
Gli organizzatori hanno  accompagnato l’invito a partecipare con queste precisazioni:

Il 12 ottobre scorso decine di migliaia di persone hanno manifestato a Roma per difendere la Costituzione dal tentativo di stravolgerla sospendendo l'efficacia dell'articolo 138.

Se questo pericoloso disegno è stato momentaneamente accantonato, permangono tuttavia prospettive di riforme insidiose e confuse. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionali alcuni determinanti aspetti della legge elettorale, giudicandoli in contrasto con tutti i principi della democrazia rappresentativa, anche la bozza per la nuova  legge elettorale, condivisa da Renzi e Berlusconi ma fortemente contestata da molti autorevoli costituzionalisti, non risolve ed anzi accentua gli aspetti negativi dell'incostituzionale Porcellum.

Ma questa compressione della rappresentanza e della democrazia a cosa serve?

E i prospettati cambiamenti della costituzione a quale logica rispondono?

Noi pensiamo che sia in atto un tentativo di restringere la democrazia al fine di poter imporre ricette politiche impopolari, senza dover tenere in alcun modo conto del dissenso e opposizione dei cittadini.
       Il contesto Europeo vede già lo strapotere di istituzioni non elette e non democratiche come BCE, FMI ecc. funzionali ad imporre politiche di austerità e privatizzazioni col ricatto finanziario ad interi paesi e comunità.

Ma la compressione della democrazia, avviene quotidianamente ed in modo sistematico; ne sono l'esempio i lavoratori sotto ricatto a causa delle minacce di delocalizzazione, un panorama sempre crescente di precarietà, un sistema degli appalti al massimo ribasso.
Con una disoccupazione che ha ormai assunto le dimensioni di fenomeno di massa, si cerca di imporre riduzione dei diritti individuali e collettivi, del reddito, della sicurezza. Ai sindacati che non piegano la testa, vengono sequestrati i diritti di agibilità sindacale e di contrattazione. La costituzione viene stracciata nei fatti.

Ai 26 milioni di cittadini che hanno votato al referendum contro le privatizzazioni dell'acqua e dei servizi pubblici locali, contro la mercificazione dell'acqua, che rappresenta un diritto vitale riconosciuto dall'assemblea dell'ONU, si risponde rilanciando le privatizzazioni e confermando il profitto in bolletta.

Gli Enti locali, strangolati dal patto di stabilità e dalla distruzione dei meccanismi di finanza pubblica, come ad esempio lo stravolgimento della Cassa Depositi e Prestiti sostanzialmente privatizzata, sono costretti a tagliare i servizi e a privatizzare ed esternalizzare la gestione dei servizi pubblici, ad alienare il patrimonio pubblico e ad usare l'urbanizzazione e l'edificazione dei suoli per aumentare le entrate. I cittadini non potranno più decidere nulla sulle questioni decisive per le loro comunità ed il loro territorio. Sarà una società locale senza democrazia e senza voce.

Per questi motivi e per contrastare questi processi riteniamo sia necessario mettere al centro dell'iniziativa la questione democratica e l'attuazione della Costituzione.
L'Assemblea del 30 marzo a Marzabotto  rilancia il percorso de “LA VIA MAESTRA”, avviato nell'ottobre scorso a Roma,  con l'obiettivo di far dialogare associazioni, sindacati, movimenti e singoli cittadini, che nelle loro identità ed esperienze diverse costruiscono progettualità ed insieme possono imporre una diversa agenda politica per l'Italia e l'Europa.
Ciao Francesco, ti invio gli allegati con cui si preannuncia una iniziativa di notevole importanza che si terrà a Marzabotto il 30 marzo.
io ti invio i Volantini dai quali credo si evinca con sufficiente chiarezza di cosa si tratta, ma puoi naturalmente commentare la cosa come più ritieni opportuno, ove tu ritenga di caricare l'informazione.
Per ragioni di opportunità, ove necessario, gli unici soggetti da citare sono il "Comitato Voci delle Resistenze" di Marzabotto e il "Comitato Provinciale acqua bene pubblico di Bologna", senza nomi di persone.


4 commenti:

  1. E’ un coro, lo dicono tutti anche i “renziani della prima ora”: l’Italicum non è perfetto, ma è modificabile, è possibile correggerlo, si può migliorarlo… Solo Renzi si è lamentato: se avessimo già abolito il bicameralismo, avremmo già anche la legge elettorale.

    Allora, davvero, meno male che il Senato c’è ancora. Domani lo rimpiangeremo: una qualunque maggioranza di governo potrà farsi la legge elettorale che le piace, che le assicura eterno potere senza mediazioni. Governabilità assoluta.

    La rappresentanza? Cos’è la rappresentanza quando chi governa parla attraverso i media in ginocchio a tutti gli italiani, su tutte le Tv immaginabili, su tutti i siti, su tutti i blog del mondo? Quando governano insieme destra e sinistra e l’opposizione è costantemente criminalizzata e il dissenso deriso? Quando i candidati sindaci delle grandi città non sono scelti con metodo democratico ma nominati e imposti come “eredi”?

    Da cosa nasce questa ossessione che muove la politica istituzionale di Matteo Renzi che manda in onda una sorta di ricatto: o me o il Senato? Che gli ha fatto questo Senato?

    A pensar male… l’abolizione del Senato (e non la correzione calibrata del bicameralismo perfetto) è un passo importante sulla via del presidenzialismo e della distruzione di quel tanto della Costituzione che rimarrà dopo la cura renziana. Mi auguro che questa ovvietà sia ben presente a chi finge di non capirla.

    E poi: se non c’è più il Senato non c’è più nemmeno il Condannato, nel senso che non c’è più una esclusione dalla Camera alta per aver truffato il fisco e il cittadino italiano. B. cacciato dal Senato? Cos’è il Senato, ovvero cos’era prima che fosse abolito?

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  2. Quanta vecchia fuffa e quanta retorica: tutti sono Vittime e il cattivo e' sempre da un'altra parte, di solito a Roma, la solfa e' cosi' vecchia che si sono perfino dimenticati quante legislature ha presieduto ultimamente il PD, compresa l'attuale. E questi territori? Un solo soggetto politico li governa da cnquant'anni (sanita', territorio, trasporto pubblico locale, se non sembra poco). Sveglia... la mobilitazione adesso bisogna farla contro il PD! Invece si vede il solito vecchio carrozzone tutto alla caccia del consenso preelettorale...

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  3. Ecco uno che davvero non ha capito un....fico secco.....vogliamo essere buoni.
    Il PD con questa iniziativa non ha nulla a che fare.
    Anzi, se non lo hai capito la vede come il fumo negli occhi.
    Il PD voleva, e vuole ancora, stravolgere la Costituzione!
    Questa iniziativa fa incontrare tutti quelli che la vogliono difendere ed attuare!
    Chiaro??

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  4. http://www.libertaegiustizia.it/2014/03/20/la-legge-elettorale-berlusconi-renzi-e-le-sue-varie-illegittimita/

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