lunedì 10 febbraio 2014

La pioggia flagella il bolognese. Inagibile la provinciale 64.




Foto d'archivio su web
E’ stata chiusa in serata nel Bolognese la strada provinciale 64, al km 6+300 in comune di Granaglione, sull’Appennino, a causa della caduta di grossi massi. Lo ha comunicato l’Amministrazione provinciale.
La Protezione civile dell'Emilia-Romagna ha attivato lo stato di attenzione in tutte le province per pioggia, criticita' idraulica e idrogeologica, vento e mare mosso.
"Un'intensa perturbazione - spiega la Regione in una nota - sta portando in queste ore in tutta la regione precipitazioni estese e abbondanti, che secondo le previsioni Arpa-Simc dureranno per le prossime 24-48 ore". La maggior quantita' di pioggia, intorno ai 100 millimetri, e' prevista nelle zone di montagna. Alle piogge sono associati venti, che in serata diverranno forti sui rilievi centro orientali e sulla costa, con raffiche comprese tra i 55 e i 65 chilometri all'ora. "L'effetto combinato di questi fenomeni puo' determinare l'innalzamento del livello dei fiumi e degli altri corsi d'acqua, mareggiate e dissesti idrogeologici diffusi su tutto il territorio "
Le frane, causate sempre dalle piogge di queste ore, potrebbero interessare le province centro occidentali dell'Emilia-Romagna. Quanto al vento forte, possono verificarsi localmente
cadute di rami e alberi, segnaletica stradale, danni alle abitazioni e alle infrastrutture pubbliche e private. Puo' risultare difficoltosa la circolazione stradale e si possono verificare sospensioni nell'erogazione di fornitura elettrica e telefonica.

La Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha specificato inoltre che “esiste il rischio che il fiume Reno possa esondare”.
Il Comune di Bologna ha diramato un comunicato stampa nel quale invita i cittadini, “fino a cessata emergenza, a non fermarsi sugli argini del fiume Reno, sui ponti e nelle zone allagabili”.
Si raccomanda inoltre dirimuovere, al fine di evitare danni, tutto cio’ - veicoli, beni, oggetti e altro - che si trovi in luoghi esposti al rischio sia all’esterno sia all’interno degli edifici (ad esempio cortili, cantine e altro) e a evitare ogni situazione a rischio per gli animali”
In caso di esondazione si deve salire “ai piani alti degli edifici”. Infine, bisogna  segnalare a Polizia, Vigili del fuoco e 118 “ogni situazione in cui possa essere posta a rischio l’incolumità delle persone”.

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