mercoledì 29 gennaio 2014

Scoprire i 'truffatori on line' non è difficile.


Massimo Masetti

Sta diventando una truffa consistente nel numero e nella qualità, quella informatica. I truffatori hanno subito colta la nuova opportunità e portano a segno numerosi raggiri con un aumento proporzionale all’aumento del commercio on line.
La tecnica è molto semplice: viene messo in vendita on line un oggetto del desiderio comune a un prezzo conveniente. L’acquirente cade nella offerta ‘da sirena’, ordina, paga ma non riceve poi la merce.
Il tema, di assoluta attualità, è stato affrontato in un convegno a Borgonuovo di Sasso Marconi, cui hanno partecipato componenti del reparto dalla Polizia di Stato specializzato su questo settore , il coordinatore del Centro per le Vittime che ha sede a Casalecchio di Reno Gianni Devani, il cui organismo si trova frequentemente ad assistere vittime di questo tipo di raggiro e  l’assessore di competenza del Comune di Sasso Marconi  Massimo Masetti.

Abbiamo incontrato Masetti, da tempo sensibile a questa tematica, per alcuni chiarimenti e gli abbiamo chiesto:  E’ veramente così grave il pericolo che corrono tutti coloro che si affidano all’informatica per gli acquisti ?

“ I raggiri via internet sono in aumento, ma non dobbiamo scoraggiarci nell’uso di questo sistema di cui sempre più non riusciremo a far a meno.  I sistemi  per tutelarsi da questi tipi di truffa sono numerosi. Basta mettere in campo alcune precauzioni. ”

Come tutelarsi ?

“In primo luogo non bisogna cadere nella trappola dello specchietto per le allodole. Se l’offerta è ‘troppo bella per essere vera’, probabilmente non è come si crede. Poi sincerarsi sempre del venditore: solo cercando su un motore di ricerca il suo nome si può apprendere se esiste, se è affidabile e soprattutto se altri sono stati truffati. Inoltre è opportuno mettere in atto un sistema di pagamento cautelativo come munirsi di carte di credito prepagate ( in questo modo nessuno ha la possibilità di venire in possesso dei dati della vera carta di credito). E’ chiaro che la prepagata va caricata per l’esatto importo della transazione. Ora ci sono anche le carte di credito virtuali a monouso.  E’ inoltre opportuno attivare i sistemi informatici di notifica dei pagamenti re per conoscere in tempo reale i prelievi tramite carta di credito. Si ha così la possibilità di sapere se qualcuno usa impropriamente la propria carta di credito. Infine dà una buona garanzia il sistema di pagamento tramite Pay pal che si rende garante fra i due operatori senza metterli in contatto diretto. E’ una ulteriore riservatezza dei dati ”. 

Tutto così semplice ?

“No! Il mondo della truffa è in continua evoluzione. La tecnica applicata negli ultimi tempi è il furto di identità. Tramite un messaggio chiedono i tuoi dati o con un raggiro ti fanno installare  software spia che utilizzano poi per fare offerte. Colui che  casca poi nell’offerta truffa potrà individuare solo l’ignaro prestanome, mentre il truffatore rimane introvabile.  Di rilievo ora il fishing ( pescaggio): un trufattore genera un sito intestato  per esempio a un centro commerciale è fa offerte strabilianti in cambio di pochi euro . All’adesione e al pagamento non segue nulla. Oppure ti ‘pescano’ con la richiesta via posta elettronica di confermare o modificare i tuoi dati. Se rispondi alla richiesta sei fregato. Di solito provengono da false intestazione di banche o di servizi pubblici quali le poste. Ricordo che nessuno di questi organismi chiederà mai informazioni di questo genere tramite posta elettronica.  Voglio inoltre ribadire che esistono siti che danno la possibilità di controllare  chi è l’intestatario del dominio, tipo  www.checkdomain.com .  Questo, per esempio segnala se il dominio è di ‘Caio’ e non dell’istituto di credito come potrebbe riportare la comunicazione. E’ chiaro che Caio  non è la banca e quindi la truffa è scoperta”.

Chi nonostante tutto ci casca, cosa deve fare ?

“Il mio consiglio è quello di rivolgersi alla Polizia di Stato o al Centro per le Vittime a Casalecchio di Reno che si avvale oltretutto della consulenza delle associazioni dei consumatori.”

C’è qualcosa che non ho chiesto e che invece è utile sapere ?

“Alcuni consigli utili: proteggere il proprio PC con antivirus e anti spyware o malwere sempre aggiornati, ancora meglio passare a software open source quali ad esempio Ubuntu, che hanno un grado di sicurezza elevato e non sono oggetto di attacchi informatici. Visitare con frequenza i siti istituzionali, ad esempio Polizia di Stato, che danno conto delle ultime tecniche di raggiro e delle truffe scoperte. Ultimo consiglio è quello di non dare mai i propri dati personali e non effettuare pagamenti su reti wi fi non conosciute”.   

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