giovedì 30 gennaio 2014

Qualche domanda a Romano Franchi dopo l'abbraccio con il PD.





Romano Franchi
“Già dalla prossima settimana inizieranno i lavori per condividere insieme ai cittadini, alle associazioni ed alle parti sociali, il programma con il quale la Lista Civica ‘Romano Franchi Sindaco per Marzabotto’  intende presentarsi ai cittadini”.
Con queste parole il PD di Marzabotto dà corpo e sostanza all’avvenuto accordo fra Romano Franchi e il Partito Democratico marzabottese e ufficializza la ricongiunzione, dopo lo strappo delle precedenti amministrative, fra il partito più forte di Marzabotto e il candidato ritenuto  migliore. Quindi la lista di Romano Franchi, come la Ferrari, metterà in pista  la macchina migliore e il pilota migliore nella corsa elettorale della prossima primavera.

Abbiamo incontrato proprio Romano Franchi e gli abbiamo chiesto:



Quindi per le prossime amministrative, a Marzabotto non ce n’è più per nessuno ?

“Questo lo decideranno gli elettori. Comunque il  mio obiettivo era quello di lavorare per la coesione e per il territorio e in un momento così difficile il raggiungimento dell’obiettivo ha fatto un bel passo avanti. Mi auguro che la nostra lista sia un punto di attrazione per tutte le componenti sociali, dai partiti alle parrocchie, passando dall’associazionismo di cui Marzabotto vanta una grande capacità e una indiscussa qualità”.


Il comunicato del Pd dà già valore ufficiale all’accordo. Cosa dice l’associazione ‘Romano Franchi’ nata proprio per mettere il PD all’angolo?

“L’Associazione Romano Franchi non era nata per mettere il Pd all’angolo. Purtroppo 5 anni fa non siamo riusciti a superare le ragioni e le cause dello scontro. Oggi dopo 5 anni di attività amministrativa la maggior soddisfazione è che si parte da una valutazione positiva del lavoro svolto. All’interno dell’associazione abbiamo già discusso il tema confrontandoci apertamente e dando complessivamente un giudizio positivo. D’altro canto le caratteristiche della lista civica rimangono, poiché la nostra non è una lista che nasce su un accordo di partiti ma, ovviamente, può avere il sostegno dei partiti. Mi auguro che altri partiti si aggiungano al PD”.

C’è chi sostiene che in effetti l’accordo premi essenzialmente lei poiché il Pd si è ricompattato e quindi è in grado di riacquistare la maggioranza assoluta e ribaltare l’esito della precedente tornata elettorale.

“ Non sono abituato a fare calcoli di convenienza personale. Quello che mi interessa, ed è molto importante e su questo voglio essere chiaro, è continuare a lavorare, come abbiamo fatto in questi 5 anni, sia nel metodo favorendo al massimo la partecipazione, sia nel merito, cioè cercando di fare scelte utili per il bene della comunità di Marzabotto.”

Dai commenti postati su questo blog, esce il timore che i ‘nuovi’ in lista del Pd saranno solo il paravento dietro il quale agirebbero gli stessi personaggi della vecchia guardia.

“Sulla composizione della lista non abbiamo ancora ragionato, ma sicuramente sarà costituita da persone competenti e capaci di dare un contributo fattivo alla soluzione dei tanti problemi che ci assillano, indipendentemente dalle appartenenze. Invito tutti a guardare avanti perché occorre un impegno davvero forte. Sono anche sicuro che potremo contare su un ulteriore notevole rinnovamento. Ritengo che nel bene e nel male la mia gente  mi conosca e spero che mi  riconfermi la fiducia . Se si parte da una valutazione positiva del lavoro svolto è indubbio che si voglia proseguire su questa linea e assicurarne la continuità e, se possibile, migliorandola  superando limiti ed errori che inevitabilmente ci possono essere stati.”

C’è qualcosa che vuole aggiungere ?

“Comunque, conto ancora sull’aiuto e il contributo di tutti i cittadini poiché per me la politica, la buona politica, deve servire ad accrescere il benessere di tutti, a superare le disuguaglianze, a creare lavoro, a difendere il territorio e questo si può fare solamente con la partecipazione dei cittadini”.

8 commenti:

  1. quando si risponde con i fatti non c'è nulla da dire.Franchi deve continuare con questa chiarezza e secondo me motivare sempre le le risposte positive ed anche negative che si danno ai cittadini.Non si è bravi quando si dice si o cattivi quando si dice nò. A fronte di questo è obbligatorio un ringiovinimento perchè non si ripetano mai più gli abusi fatti con decisioni prese da pochi nelle stanze della segreteria di partito.Franchi vai avanti così e potrai sempre fare la tua figura.Un saluto

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  2. Traducendo dal "politichese" al bolognese, mi sembra di capire che i cittadini di Marzabotto continueranno ad essere i "bancomat" del Comune,come del resto tutti i cittadini di tutti i comuni italiani, Merola almeno lo dice http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2014/29-gennaio-2014/merola-le-tasse-aumenteranno-governo-abbia-coraggio-dirlo-2223991816310.shtml

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  3. Abbraccio letale (per i cittadini)!! In tanti lo hanno scelto proprio perche' usciva dalla logica del partito. Adesso fine della festa, e inizio di una grande festa dell'Unita'.

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  4. dunque se dovesse presentarsi un altro progetto simile a quello della turbogas a lama di reno, sarà la volta buona? vi ricordo che il pd era favorevole al progetto, per questo ha perso le comunali di 5 anni fa. ora si torna tutti allegramente insieme, si monteranno dei begli autovelox fissi in porrettana e le striscie dei posteggi diventeranno blu anche fuori da piazza xx settembre. il comune come dichiara il sindaco uscente andrà a braccetto con le parrocche, le frazioni resteranno prive di mezzi di trasporto pubblici e la porrettana continuerà a languire nell'indifferenza (tranne quella dei pendolari). e poi tutti insieme allegramente a festeggiare la stella rossa il 25 aprile.

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  5. il PD ERA favorevole alla turbogas?
    il PD non ha mai detto di non esserlo più!

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  6. Quanti come chi scrive, votando Romano Franchi nel 2009, avevano messo al primo posto l'esigenza di archiviare una classe amministrativa locale divenuta negli anni un vero e proprio pericolo per i futuro del nostro territorio e del nostro Comune, non possono che partire da qui per esprimere un giudizio su questo inaspettato cambiamento.

    Un Elettore non ideologico ma attento unicamente alle ricadute concrete della svolta che apprendiamo in questi giorni, considerando che questo voto dovrebbe avere una valenza meramente amministrativa, si limita perciò a valutarne vantaggi o svantaggi. Prospettive e rischi.

    Solo pochissimi anni orsono, per avviare nel nostro Comune "la bella politica", l'attuale Sindaco ha dovuto, seppur suo malgrado, espellere per la prima volta dal governo locale il PD Marzabottese ingaggiando una battaglia durissima ma risultata vincente perchè condivisa da una cosi larga maggioranza di Cittadini, Elettori del PD inclusi.

    Ebbene da questo punto di osservazione mi spiace dover osservare che non si riescono ad individuare vantaggi per la nostra comunità in questa svolta nell'Amministrazione del nostro Comune.

    Sempre che l'obiettivo sia questo ovviamente.

    Se invece al primo punto viene messo il bisogno di un singolo Partito quale esso sia, come onestamente appare evidente ancorché inspiegabile, allora la cosa diventa più chiara.

    Mentre non si vedono i vantaggi Amministrativi e sociali di questa scelta, non ci possiamo nascondere che questo cambio contiene molti interrogativi e molti rischi. Cosi si espone una intera Comunità ad un pericoloso ritorno al passato senza alcuna motivazione ragionevole o concreta.

    Perchè dovremmo imbarcarci in questo rischioso percorso alla luce di un giudizio sostanzialmente positivo della scommessa vinta nel 2009?

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  7. l'associazione non ha piu' senso di esistere a questo punto.

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  8. La dichiarazione di Romano Franchi nei confronti di un apertura a capacità ed intelligenze mi sembrano molto coerenti con questi cinque anni di buon governo comunale e assolutamente allineate alla vera natura a 5 STELLE che il Sindaco ha dimostrato sul territorio pur dichiarandosi politicamente appoggiato ad altre sponde. Vedo difficile che il PD, attraverso ridicole supervisioni di segreteria, possa accettare dictat decisionali non allineati a uomini di partito ma a competenze e capacità, dinamiche nazionali, regionali e provinciali insegnano. Votare programmi e persone non simboli.

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