lunedì 9 dicembre 2013

Le primarie Pd in montagna.









Ecco i dati di tutta la montagna relativi alle  primarie del Pd :



COMUNE
CUPERLO

RENZI

CIVATI

VOTI TOT.
LIZZANO IN B.
23
11,30%
155
76,40%
25
12,30%
203
PORETTA TERME 
59
16,10%
273
74,40%
35
9,50%
367
GRANAGLIONE
13
8,30%
122
77,70%
22
14,00%
157
GAGGIO M.
24
7,80%
228
74,50%
54
17,60%
306
CASTEL DI CASIO
34
12,90%
195
73,90%
35
13,30%
264
MARZABOTTO
119
14,80%
588
73,00%
99
12,30%
806
VERGATO
138
18,80%
534
72,60%
64
8,70%
736
GRIZZANA M.
67
14,30%
356
76,20%
44
9.4%
467
CASTIGLIONE DEI P.
58
7,80%
635
85,30%
51
6,90%
744
SAN B. VAL DI SAMBRO
94
24,6
240
62,80%
48
12,60%
382
MONZUNO
91
18,50%
307
62,50%
93
18,90%
491
CAMUGNANO
23
12,80%
140
78,20%
16
8,90%
179
CASTEL D'AIANO
21
10,80%
141
72,70%
32
16,50%
194
TOTALE
764
14,42%
3914
73.90%
618
11,66%
5296


Fonte: Comitato Renzi Reno –Setta


















































































































8 commenti:

  1. Se si guarda il numero dei voti anziche' le percentuali mi sembra che l'affluenza sia stata BASSISSIMA tranne che a Vergato, Marzabotto, Castiglione dei Pepoli e Monzuno.

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  2. se poi aggiungessero i risultati delle elezioni effettuate dai delegati giorni fa Cuperlo avrebbe sfondato ovunque.

    Anche in queste due tornate si evidenzia l'ampissima forbice tra la classe politica e i cittadini/elettori.

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  3. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/09/exploit-di-renzi-scalda-i-sindaci-pd-contro-errani-basta-tortello-e-paternalismo-dolce/807471/

    voi chi siete voi chi siate da dove veniate ma quando si mangia

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  4. io non sò cosa riuscirà a fare renzi, ma sò cosa hanno fatto i seguaci di cuperlo ed allora sono curioso di vedere come si comporteranno adesso. Se in parlamento i vari de maria,fabbri e compagnia intralceranno il lavoro dei nuovi e potrebbe succedere, allora significherebbe che ancora una volta non hanno un centesimo di dignità per levarsi dalle BALLE:

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  5. Il Segretario Fiorentino
    massimo gramelliniCome tutti i conquistatori di Roma, Matteo Renzi ha il problema di non venire conquistato. Lo si è capito già ieri, durante la prima visita alla cittadella espugnata. Il sovrano etrusco (venticinque secoli dopo Tarquinio il Superbo, che come denuncia il soprannome aveva in comune con Renzi una certa autostima) ha incrociato i muri di gomma contro cui va a scornarsi il decisionismo di tutti gli invasori dell’Urbe. Giornalisti smagati, burocrati inaffondabili e politici inafferrabili, categoria di cui Enrico Letta è il campione.

    Va dato atto a Renzi di essersi difeso abbastanza bene. Ha nominato la segreteria in mezz’ora, neanche fosse il consiglio di amministrazione di una società svizzera di consulenza. Ha saltato il pranzo per evitare di finire attovagliato, direbbe Dagospia, in uno di quei ristoranti del centro che la romanità utilizza per fare precipitare in catalessi chiunque si sia messo in testa di cambiare qualcosa. E ha tenuto una conferenza stampa brevissima e sincopata pur di sottrarsi alle domande avvolgenti dei volponi di Palazzo, gente che ha visto passare papi, presidenti, capipopolo e marziani senza mai altra reazione che un lieve inarcamento di sopracciglia. Infine ha incontrato Letta cercando di rimanere sveglio e in parte riuscendoci addirittura. A quel punto è scappato a Firenze sano e salvo. Ma fino a quando? Roma è paziente e di solito vince sempre. Stavolta, per il bene di tutti, speriamo almeno in un pareggio.

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  6. cuor di leone (scusate l' errore x la fretta).

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  7. basta scetticismi,
    abbiamo bisogno di sperare e di credere ancora x cambiare davvero e riprenderci la nostra rivincita, affinchè gli anni (dal 2007 ad oggi) non siano stati spesi invano e provare a mandare a casa la vecchia partitocrazia che ha voluto l'affondo dell' Italia per governare indisturbata, fino ad oggi, dicendoci che vedeva le luci in fondo al tunnel. Quelli erano i maroni di monti, messi a lucido per le ricorrenze e gli inciuci c/o la germania, della merckel. Ci hanno venduti alla germania ancora una volta, come nel passato.

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  8. Letta........ no !!! a fiducia

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