Gli associati all’Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino
(Urca) entreranno in azione mercoledì
prossimo, 1 gennaio, per ridurre, in modo scientificamente selezionato e preordinato, il numero dei Cervi in Appennino.
ATC BO 3 informa infatti:
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/stampe/AIS/9/2013/AIS_9_4609_c1/AIS_9_4609_c1_v1.pdf
RispondiEliminaI GRANDI REGALI DI NATALE.
NEL POLPETTONE DI PAROLE EMERGE UNA SOLA COSA.
L'AVER VOLUTO COMPETERE TRA CHI CE LO AVEVA PIU' GRANDE OVVERO CE L'HAI TU LO FACCIO ANCHE IO HA PORTATO AD AVERE CATTEDRALI. CHE DIRE POI DI PORRETTA, COSTRUITA FUORI DAL PAESE E ADESSO CON I COLLEGAMENTI PUBBLICI SFORBICIATI.
CHE MERAVIGLIA. CHE LUNGIMIRANZA.
LA COMPETENZA ALLA PROGRAMMAZIONE POI NON E' DELL'USL MA DELLE CONFERENZE TERRITORIALI SOCIALI E SANITARIE.
CHI SONO I COMPONENTI?
http://www.ctss.bo.it/
RispondiEliminaecco chi sono i competenti componenti
Spero che il 2015 inizi con la selezione dei cacciatori
RispondiEliminaDovrebbero usare il verbo "uccidere", anziché "prelevare". Uccidere, ammazzare, abbattere a colpi di fucile...
RispondiEliminaPer quale motivo bisogna rendere più tollerabile la faccenda impedendo alle persone di vederli per quello che sono?
Il loro è un nobile gesto che regolamenta la natura, la quale è troppo stupida per regolarsi da sola e ha bisogno di gente che imbraccia fucili. Rendiamo quindi il giusto onore a queste persone e scriviamo sui comunicati che ammazzano i cervi a fucilate, non che li prelevano.
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaLa soluzione all'esagerata quantità di animali selvatici che hanno ucciso l'agricoltura appenninica perciò anche gli insediamenti appenninici perciò l'economia appenninica in generale.. è togliere il giochino ai cacciatori (selecontrollori mandati dalla Provincia e sempre malvisti dagli agricoltori) e darlo ai proprietari dei terreni disastrati dal selvatico in modo che possano integrare il reddito ridotto a zero dagli stessi animali selvatici, E' SEMPLICE PERCHE' NON SI FA? PERCHE ALLA PROVINCIA RENDONO ECONOMICAMENTE DI PIU' I CACCIATORI CHE GLI AGRICOLTORI,COSI' IL PROBLEMA NON SI RISOLVE MAI,ADESSO ESISTE ANCHE LA FILIERA ALIMENTARE DEL CINGLIALE MA E'UNA OPZIONE SOLO PER I CACCIATORI (selecontrollori mandati dalla provincia e sempre malvisti dagli agricoltori).
Certo che si ammazzano a fucilate !!! se voi animalisti volete condurli altrove mettendo il pepe nella coda potete provarci ...l'importante è che qualcuno ce li levi di torno !! Anche il cittadino ha diritto di salvaguardarsi per vivere sul proprio territorio, casomai mangiando ciò che coltiva !!
RispondiEliminaFelice 2014
noto che su questo argomento si dicono sempre le solite baggianate..caro anonimo del 27 ore 22:40 tu dici ironicamente che "la natura è troppo stupida per regolarsi da sola"..il fatto è che la natura NON può più regolarsi da sola perché il sistema è stato violato dalla presenza invasiva degli esseri umani,che ha eliminato i naturali predatori carnivori che limitavano il numero dei cervi e degli altri ungulati.da qui la necessità di incaricare alcuni cacciatori di abbattere un certo numero di cervi.ti posso assicurare che se i cervi fossero in numero adeguato al territorio non ci verrebbero in casa a devastare orti fiori e piante.
RispondiEliminaquello che gli animalisti non capiscono è che non si può abbandonare a se stesso un sistema ormai squilibrato.bisogna fare qualcosa per rimetterlo in equilibrio,e se i cacciatori servono anche a questo scopo i cacciatori ben vengano.
L'uomo cacciatore c'è sempre stato, è un predatore naturale anche lui, fa parte dell'equilibrio naturale, guai se non ci fosse.
RispondiEliminaCosa capiscano e cosa sono gli animalisti lo si è visto nell'attacco che hanno rivolto a quella ragazza ammalata di malattie rare
http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/13/12/28/difende-test-animali.html
P.S.
Non sono un cacciatore, non lo sono mai stato ed in famiglia non vi sono cacciatori.
Qualunque persona con un concreta cultura del territorio sa perfettamente che di solito i cacciatori risolvono problemi generati da loro stessi. L'intera nazione Italia è piena di esempi, dalle lepri ai cinghiali. Sembra la storiella del matrimonio, grazie al quale la coppia risolve insieme dei problemi che da soli non ci sarebbero.
RispondiEliminaEliminare i cacciatori (e non intendo fisicamente, tanto per evitare commenti cretini) sarebbe già un primo perso verso l'equilibrio di cui si parla.
Riguardo a chi tira fuori le solite questioni cretine degli animalisti che hanno attaccato questo o quell'individuo, non credo serva commentare. O devo incollare gli articoli di cronaca nei quali si racconta di ogni possessore di fucile che lo ha utilizzato per sparare a moglie, figli, vicino o via discorrendo?
L'uomo cacciatore in natura non esiste. Esiste l'uomo intelligente che in momenti di crisi ha saputo utilizzare il proprio cervello per costruire armi e sopravvivere. Non abbiamo zanne, non abbiamo artigli, non abbiamo nemmeno uno stomaco idoneo a mangiare carne cruda: in che modo dovremmo cacciare? Non mi pare che i cacciatori uccidano i cervi a cornate. Gli sparano. I fucili li prendono dall'albero dei fucili?
Se poi ti è più comodo prendere una manciata di animalisti cretini per difendere la caccia, fai pure. Certo non commenterò nello specifico. Io gli animali li difendo e li tollero. Tutti. Persino quelli della razza umana.
questa cultura concreta del territorio di cui l'ultimo commento parla mi lascia molto dubbioso..sembra il commento di uno che vive in città senza raccolti distrutti dagli animali,con cane e gatto civilizzati prigionieri di un appartamento e che per questo dice di voler bene agli animali..e poi scommetto che non è nemmeno vegetariano come sono io che difendo la caccia, o meglio,i cacciatori dall accusa di essere il male supremo del mondo.
RispondiEliminaInfatti non sono vegetariano: sono vegano. Non mangio carne e nemmeno derivati. Vegetariano per molti anni, poi vegano da ormai dieci. Tendenzialmente cerco di non sbandierare le mie abitudini alimentari in faccia all'interlocutore. Ci sono arrivato da solo e vorrei che tutti avessero il diritto di arrivarci da soli, se lo vorranno, senza che nessuno faccia loro una lezione sui meriti. Al limite rispondo alle loro domande quando me ne fanno.
RispondiEliminaIl fatto che lei non mangi la bistecca non le fornisce dei punti extra da spendere in difesa di chi spara al cervo.
Ho vissuto in campagna, in cascina, figlio e nipote di gente che ha sempre coltivato. Anche allevato, purtroppo, e mio malgrado ho dovuto condividere aspetti decisamente tristi per chi ama gli animali.
Mi sono trasferito anni dopo sui colli bolognesi, nei boschi, e ho imparato a convivere con ogni specie di animale selvatico che qui la terra ci ha fatto il favore di regalarci.
La mia cultura del territorio è ampia e vasta, per passione e per mestiere. Ho visto passare le mini lepri lombarde, buttate nei campi dai cacciatori e poi aumentate a dismisura, le nutrie, i fagiani, fino ad arrivare ai cinghiali.
La natura si è sempre regolata da sola e rispettarla significa non intaccare costantemente l'ecosistema. Cosa che facciamo persino con l'agricoltura, anche se l'uomo è convinto di essere il padrone del mondo. Certo non mi sogno di voler limitare l'agricoltura. Nemmeno sostengo che i cacciatori sono il male del mondo. Ma sono un problema, prima di tutto etico. Insegnano un modo di guardare il creato da un mirino di fucile che davvero non riesco a farmi piacere, quali che siano gli intenti.
Mi spiace deluderla, ma a volte ci sono persone che la pensano diversamente è sono sia competenti che coerenti.