lunedì 16 dicembre 2013

I semestri di esistenza del 'Savena Setta Sambro' sono 45.



Il semestrale ‘Savena Setta Sambro’ ha fatto ‘45’ e la rivista, che raccoglie i frutti di una ricerca meticolosa di tutto ciò che rappresenta la tradizione, la storia, le ricchezze ambientali di questa nostra parte dell’Appennino, è più viva che mai e lo hanno dimostrato i redattori e i collaboratori riuniti all’incontro conviviale per la presentazione dell’ultimo numero. L’entusiasmo, la voglia di proseguire a fornire testimonianze e documentazioni e soprattutto l’aggiungersi di nuove leve che si sono unite alla schiera del gruppo storico ne garantiscono  la sopravvivenza e fanno prevedere un futuro sempre  attivo. “L’ultimo nato a me sembra sempre il più bello, “ ha detto il direttore della rivista Daniele Ravaglia. “Questo numero 45 è effettivamente molto bello: contiene tanti pezzi veramente interessanti. Tante ricerche originali e di forte valenza documentale e debbo ringraziare di questo gli autori e il comitato di redazione che ha scelto tra tante proposte, tutte molto valide, quelle da inserire nella rivista. Un grande lavoro”, ha ricordato, “ è quello svolto da Adriano Simoncini, il condirettore, e da Michelangelo Abatantuono  che cura l’impaginazione ”. Oltre alla rivista, il gruppo di studi ha prodotto quest’anno altri importanti ‘frutti’: uno fra tutti la pubblicazione della guida ‘Il Mondo Attorno a Noi’ di Fusini, Vivarelli, Galli , attivi naturalisti pianoresi, che è il diario di un trentennale cammino pressoché quotidiano lungo itinerari ‘verdi’ che seguono il tempo ciclico della natura da una stagione all’altra. E’ tanto avvincente e interessante, ha detto il direttore Ravaglia, che è andato letteralmente a ruba e attualmente è esaurito. Bisognerà pensare a una ristampa, ha suggerito qualcuno.

Autoritratto di Lea Colliva
L’incontro di consuntivo, cui hanno partecipato amministratori di tutti i comuni compresi nel territorio di interesse della rivista, è stato anche l’occasione di consegnare i premi che ogni anno vengono assegnati a studenti universitari  autori di tesi su vari argomenti relativi alle valli de Savena, del Setta e del Sambro.

Quest’anno il primo premio, consistente in una borsa di studio, è andato alla neo-dottoressa Bacci, recentemente laureatasi in farmacia con tesi sull’uso terapeutico delle piante officinali presenti in Appennino e tradizionalmente usate dai nostri antenati per la cura di svariate patologie.

 Al termine è stato consegnato a tutti, da parte dell’assessore alla cultura del Comune di Monzuno Ermanno Pavesi, il bellissimo volume di disegni di Lea Colliva, artista monzunese di fama internazionale.   
Daniele Ravaglia presenta il semestrale.



Ermanno Pavesi riceve il riconoscimentodel Gruppo di Studi

Dottori premiati e amministratori pubblici


la dottoressa Bacci e il direttore Ravaglia


Foto di Giancarlo Fabbri 

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