giovedì 14 novembre 2013

San Benedetto Val di Sambro. Annuncia il suicidio in rete. I Carabinieri lo salvano.




Foto CC San Benedetto Val di Sambro

Aveva deciso di suicidarsi lasciandosi cadere nell’acqua del lago di Castel dell’Alpi e lo aveva annunciato su Facebook. I conoscenti hanno dato immediatamente l’allarme e i Carabinieri sono prontamente intervenuti per fermarlo. Un militare ha finto di scivolare in acqua e lo ha bloccato quando era già immerso nell’acqua. L’uomo è salvo.

 Ieri, alle 12, i Carabinieri di Fontanelice hanno ricevuto una telefonata di una cittadina preoccupata per la sorte di un suo conoscente di 39 anni di Monterenzio che aveva annunciato su Facebook l’intenzione di suicidarsi nel Lago di Castel dell’Alpi. Qualcuno, appresa la notizia sul web ha allertato anche la Polizia Postale. 
I militari hanno avvisato i colleghi di San Benedetto Val di Sambro che sono immediatamente andati a verificare e si sono subito imbattuti nell’automobile in uso all’aspirante suicida parcheggiata nei pressi del lago. A bordo del veicolo non c’era nessuno, ma il calore proveniente dal cofano motore faceva presupporre che l’uomo fosse arrivato da poco.
I Carabinieri hanno iniziato a perlustrare le rive del lago e hanno trovato il 39enne già immerso con una parte del corpo nell’acqua. L’uomo ha minacciato che se i militari si fossero avvicinati si sarebbe gettato e, considerato che il livello del lago si abbassa notevolmente a pochi metri dalla riva, i Carabinieri hanno assecondato la richiesta e  intavolato una conversazione  cercando di convincerlo a desistere. Constatata l’ostinazione dell’uomo nel voler portare a termine il suo progetto di suicidio, i Carabinieri hanno deciso di intervenire e un militare, simulando di scivolare anche lui sulla sponda viscida del laghetto, è entrato nell’acqua ed è riuscito ad afferrare l’uomo, consentendo anche agli altri Carabinieri di aiutarlo a trattenerlo.
Accompagnato all’asciutto e ricevute le prime cure dei sanitari del 118, che lo hanno successivamente trasportato presso l’ospedale Maggiore di Bologna per controlli, l’aspirante suicida ha dichiarato di essere stato  troppo lento nella circostanza e ha minacciato di intendere ripetere il tentativo ma con maggiore rapidità. Le difficoltà che lo avrebbero indotto a tentare l’insano gesto sono una recente delusione in una relazione sentimentale interrotta dalla ragazza e difficoltà economiche: lavorando nel settore dell’informatica come libero professionista avrebbe patito qualche problema legato alla crisi del mercato. Le due circostanze negative gli avrebbero provocato una forma depressiva.
Ora è in cura per superare la crisi e risolvere i suoi problemi.


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

1 commento:

  1. Dispiace. Tutta colpa dei politici, delle banche, delle multinazionali e degli ingordi malati di denaro. Sarà sempre peggio.

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