Ferdinad Pfaffinger |
“ Noi tedeschi dobbiamo essere grati alla gente di
Marzabotto per ciò che fa a favore della pace. Stringiamo forte questa mano di
pace,” così il sindaco della città
tedesca di Starberg, Ferdinad Pfaffinger, si è rivolto ai tanti che sfidando la
pioggia sono intervenuti alla cerimonia di commemorazione per il 69 ° anniversario
dell’eccidio di Monte Sole .
Anche la vicepresidente della Camera Marina
Sereni, cui è stata affidata l’orazione
ufficiale, ha lodato l’impegno delle istituzioni e delle
scuole di Marzabotto
nel tenere viva ‘la memoria degli eccidi’ e nel promuovere iniziative, molte
delle quali rivolte ai giovani, per sensibilizzare sul valore della pace. Infatti in tutta Marzabotto si poteva
ammirare l’installazione curata dagli
alunni dell’Istituto Comprensivo che consisteva in una fascia lunga 200 metri di tela bianca dalla quale erano
state ritagliate 770 gocce (tante quante furono le vittime dell’eccidio) per rappresentare
che attraverso queste gocce si può vedere la realtà contemporanea. La tela è
stata posta anche accanto alla croce fatta con il legno dei barconi di
Lampedusa portata a Marzabotto dal sindaco dell’isola, Giusi Nicolini in
occasione della sua visita.
Da sin. Romano Franchi, Marina Sereni e Valter Cardi. |
Valentina Cuppi |
L’intonazione
dell’Inno di Mameli aveva accolto le
autorità sul palco allestito nella piazza di Marzabotto. La giornata è stata
dedicata alle vittime di Lampedusa per le quali, su invito della coordinatrice delle celebrazioni Valentina Cuppi, è stato osservato un minuto di silenzio. Valentina
ha poi letto alcuni messaggi di
partecipazione, fra cui quello del presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero
Fassino, della presidente della Camera
dei Deputati, Laura Boldrini, del presidente del Senato, Pietro Grasso e del
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e , ritornando sui fatti di Lampedusa,
ha auspicato che l’Europa si faccia carico della nuova situazione che si
presenta alle frontiere, con l’apertura di un corridoio umanitario capace di
dare una risposta soddisfacente a tutti coloro che fuggono dalla fame e dalla
guerra alla ricerca di una nuova vita.
Il coro del Friuli |
Quindi il microfono è stato di Valter Cardi,
presidente del Comitato dei parenti
delle Vittime che non ha mancato di ricordare che ‘ il dovere della piazza di
Marzabotto in questo frangente è quello
di lanciare un messaggio forte e inequivocabile per la pace, contro ogni guerra e ogni forma di violenza. Ha toccato i temi
di attualità come quello del naufragio di Lampedusa: “Questa immane tragedia
esige una risposta che non si limiti al solo cordoglio, ma chiami in causa le
responsabilità”. Ha raccolto un grande
applauso quando ha accennato alla vicenda Berlusconi dicendo: “Può succedere
che il Paese si ritrovi senza governo perché un leader politico non accetta una
sentenza dopo tre gradi di giudizio”.
Il sindaco Romano Franchi ha ricordato don Giuseppe
Dossetti di cui ricorrono i 100 anni
dalla nascita e il suo aver definito ‘delitto castale’ quello perpetrato dai
nazisti a Monte Sole. Ha detto: “L’orrore che accade quasi ogni giorno e ogni
notte nel Mediterraneo non è anche quello un crimine contro l’umanità ? Io dico
di sì! Mi chiedo dove sia la comunità internazionale, dove sia l’Europa.Ed
anche l’Italia deve uscire da una legislazione frutto della paura e del pregiudizio”.
Franchi ha anche presentato le due figlie del soldato australiano Stevenson
che, fatto prigioniero dai Tedeschi durante il secondo conflitto mondiale e
posto sul treno per essere trasferito in Germania, riuscì a fuggire dal
convoglio a Vado e si aggregò alla brigata partigiana Stella Rossa.
Sul palco anche l’onorevole Andrea De Maria, ex sindaco
di Marzabotto per due mandati.
A dare futuro alla memoria, i ragazzi della scuola
media di Marzabotto impegnati in un gemellaggio con i coetanei tedeschi di Starberg
e i giovanissimi atleti della memoria, che hanno percorso il tragitto
simbolico da Colle Ameno di Sasso Marconi, utilizzato da tedeschi come centro
di smistamento dei rastrellati ,a Marzabotto teatro di uno dei più atroci
eccidi del secondo conflitto mondiale. I giovanissimi sono stati accolti sul
palco e hanno letto alcuni messaggi di pace.
Senza far polemica con i morti che secondo me non hanno colore e ognuno rappresenta una tragedia sembra che marzabotto, cardi e altri con i morti ci lavorano. Ormai è da settantanni che parlano e ricordano il 25 aprile, il primo maggio, il 29 settembre la festa dell'anpi, la camminata del postino, Lupo ecc. ecc. Quello che mi fa rabbia è che la settimana scorsa solo percè doveva venire il VICEPRESIDENTEDELLACAMERA erano in10 stradini a tagliare l'erba, lustrare la strada, cambiare le luci. Non serve a niente l'apparenza. Credo che per rispetto a quelli che son morti per la pace e per un mondo migliore sia giusto pensare al meglio per le generazioni future.La gente è stanca di vedere l'L?ONOREVOLE di turno che si presenta sul palco con faccia di circostanza e magari lacrime di coccodrillo. pensate al domani e non al passato.
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