mercoledì 23 ottobre 2013

Eroina bianca in via San Vitale. Tre tunisini arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo.




Foto CC di Bologna
Da Ferrara a Bologna per una dose di droga fornita da  ‘spacciatori’ di professione. Questo in sostanza la deduzione dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Bologna che  hanno arrestato ieri mattina tre tunisini di 22, 20 e 18 anni per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I militari, in via San Vitale per servizi di controllo di routine,  sono stati insospettiti dal comportamento di  un uomo sulla quarantina che camminava nervosamente davanti all’entrata di un palazzo, come se stesse aspettando di essere ricevuto da qualcuno. Il portone si è aperto e il soggetto, dopo essersi guardato attorno, è entrato nell’androne dello stabile ed è uscito pochi istanti dopo, dirigendosi a passo svelto verso porta San Vitale, dove aveva parcheggiato l’auto. I Carabinieri, sospettando una cessione di sostanza stupefacente, lo hanno fermato e perquisito. L’uomo, 40enne, incensurato, residente a Ferrara, è stato trovato in possesso di un involucro con 0.4 grammi di eroina bianca. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e l’uomo è stato segnalato alla Prefettura ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90.
Mentre redigevano gli atti, i Carabinieri hanno notato che altre due persone, sulla ventina, sono entrati nell’androne dello stabile. A quel punto i militare hanno voluto capire bene cosa stava succedendo’. E’ scattato il blitz e i due soggetti sono stati sorpresi mentre stavano discutendo con un ragazzo che indossava ciabatte infradito. Questi, alla vista dei Carabinieri, si è portato una mano alla bocca e ha deglutito  qualcosa di sospetto, ma le radiografie cui è stato sottoposto all’ospedale Maggiore non hanno rilevato nulla. Il giovane, 22enne tunisino, è stato trovato in possesso di un mazzo di chiavi, ma, come da lui sostenuto, non di un appartamento di quel palazzo. Ma i militari, cominciando dal piano terra, hanno controllato tutte le abitazioni verificando tute le serrature degli appartamenti e hanno finito per scoprire che il giovane aveva mentito: un porta del  secondo piano dello stabile si apriva proprio con quelle chiavi. All’interno del locale vi erano altri due giovani nord africani, il 20enne e il 18enne, che stavano aspettando il loro connazionale. La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire, dentro un cassetto di un mobile, 36 involucri di cellophane , di cui 34 confezionati in un modo comunemente detto ‘da ingoio’ e due termo saldati che contenevano 16.50 grammi di eroina bianca. Sono stati trovati anche 855 euro in contanti. I tre tunisini, noti per i loro precedenti di polizia, si trovano nelle aule giudiziarie di via Farini, in attesa di essere giudicati col rito direttissimo. Il 22enne dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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