Sfidando la
cabala che recita ‘ di venere e di marte non si inizia e non si parte, non si dà l'avvio
all’arte', la Fira di Sdaz di Pontecchio Marconi apre domani, venerdì
6 settembre, alle 10, agli amanti della tradizione fieristica secolare, che
vede l’appuntamento settembrino di Palazzo Rossi uno dei più attesi dai
mercanti e dagli agricoltori.
Il filo conduttore
organizzativo è quello della riproposizione del programma di un tempo, allo
scopo di ridare alle ‘Fira’ il clima semplice
dell’accoglienza contadina di allora.
Alle 10.30 e
alle 13.30, all’osteria si potrà gustare il pranzo contadino; alle 20 e alle
21.30, la cena contadina.
Nell’area
del borgo adiacente al palazzo, alle 11 e alle 12 si sforna
il pane cotto nell’antico forno.
Alle 18,
dimostrazione di mungitura manuale delle mucche e benedizione degli animali; alle
19.30 pigiatura dell’uva accompagnata da canti e balli e alle 20.30, spannocchiatura
del granturco e canti popolari. Infine, dopo le fatiche dai campi e del lavoro
nell’aia, alle 21 e alle 22.30 si balla e si canta.
Per tutta la
giornata, dimostrazioni di antichi mestieri, di tipiche attività e giochi nell’aia
e visite guidate agli animali.
Alle 18, S. Messa nell’oratorio della Natività in
ricordo di Alberto Macchi, Pier Luigi Prandini e Giorgio Tinarelli.
Alle 19.30,
nello stand Gruppo di Studi ‘Progetto 10 Righe’ nel Borgo è in programma la presentazione
della ventisettesima pubblicazione della rivista ‘Al Sas’ e delle pubblicazioni edite da altre
associazioni culturali della montagna bolognese.
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