Di Andrea
Defranceschi,
capogruppo in
Regione del Movimento 5 Stelle
E’ ormai
agli atti che la nostra Regione non ha alcuna intenzione di favorire il
trasporto pubblico, mentre ci si dedica anima e portafoglio ad autostrade e
alle opere faraoniche che non servono a nessuno se non ai costruttori e ai cavatori.
Oggi in commissione trasporti, ci hanno spiegato, documenti alla mano, che
l’anno scorso il trasporto merci in autostrada è calato del 7% , così come il
traffico riguardante il totale dei veicoli, anch’esso calato negli ultimi due
anni indistintamente in tutti i tratti autostradali (- 6,5% nel tratto dell’A1;
- 15% sull’A15 Parma- La Spezia, -7% sull’Adriatica nonché -5% sull’A13 ne
tratto Bologna-Padova).
E cosa fa la
nostra lungimirante politica regionale? Mentre calano gli investimenti per manutenzione
di strade provinciali e ferrovie, aumenta il gettito a favore delle solite e
note Grandi Opere, di cui pare si senta tanto il bisogno. Solo per la Cispadana
la Regione investe 180 milioni di euro. Opera per altro invisa alla
popolazione e che solcherà, beffardamente, i comuni colpiti dal sisma ai quali
il miliardo di costo totale farebbe tanto comodo. Senza poi contare i soldi
dedicati alle autostrade, Passante nord, bretelle varie e via discorrendo.
Da notare
che il totale investito in un anno per ferrovie e strade (manutenzione
straordinaria e calamità naturali, ndr) è di 125 milioni.
E i treni?
Che fine ha fatto la tanto sbandierata 'cura del ferro' che Peri e Vasco Errani
risfoderano come un mantra alle feste del Pd? In 5 anni meno di 50 milioni
l'anno per treni e rotaie.
Ma non
finisce qui. Non contenti di trasformare i nostri soldi in cemento che non
serve né ai trasporti, né al commercio, né tantomeno ai cittadini – che è
certificato, si spostano meno e meno in autostrada – programmano nuove opere.
Opere che porteranno ad aumentare la rete stradale da 720 a quasi mille
chilometri, con aumento quindi del 31,5%. In autostrada non ci va più
nessuno, ma noi aumentiamo offerta di rete autostradale?
Mentre le
strade e le ferrovie cadono a pezzi e i comuni raschiano il fondo del barile
per ristrutturarle, e le tratte ferroviarie vengono dismesse.
Ora manca
solo che la giunta Errani getti la maschera per dirci quello che in
Emilia-Romagna (e non solo) tutti sanno: il Pd e i suoi investimenti devono
solo favorire cavatori e costruttori. Non esiste nessun altra spiegazione a
questo tipo di politica, confermata dai loro stessi numeri. La politica è così.
Si seguono interessi che portano voti, e la linea economica segue quella
politica. Ma che abbiano almeno la decenza di dichiararlo. Così sappiamo cosa
stiamo andando a votare.”
Solo nelle grandi opere si può ancora trovare il sistema di continuare a speculare, rubare e sperperare fiumi di denaro. Nonostante l'affluenza dei trasporti in autostrada sia diminuita, gli interventi di ferrovie e strade di utilità pubbliche sono di poco conto.......la gente può farne anche a meno non è importante..... troppi controlli ed il denaro arriva centellinato.
RispondiEliminaNon si può più rubare ad oltranza come nel passato.
La cialtroneria demagogica dilaga nei partiti e i PD(L) non ne sono certo esenti.
RispondiEliminaIl_bobbolo continua a votare questi imbonitori che blaterano delle cose e ne fanno il contrario, l'importante è crederci!
Bersani aveva la cravatta, Forchettoni è cattolico, Cevenini era simpatico, Berlusconi è untodadio, la Carfagna è bella, Renzi è giovane, laLegaNonPerdona.
Peggio ne fanno, più sono mazzolati e più li votano.
Poi, sapete, l_importante è abolire l'IMU, la riforma in senso semipresidenziale è urgentissima, l'abolizione sull'IMU sull'invenduto, le opere inutili nefaste ma soprattutto costose pro coop costruttrici, i tunnel per trasportare l'aria, più lampioni e strade, tagliare le rinnovabili, invadere gli afghani a casa loro che sono brutti cattivi e terroristen, inceneritori di (bio)masse per tutti, la porretatna pseudo veloce, prima Civis poi il People Mover, il doppio casello per Rioveggio, meno tasse per tutti, più lampioni servizi per tutti, far ripartire l'edilizia, la crescita, la crescita delle crescita della crescita, più, più centri sportivi per il Bologna, il passante, la fibia e poi la cintura.
Ah, che bello abnolire l'IMU sul nuovo invenduto! Ci pensa il governo Berlusconi (ah, scusate, mi dicono che ufficialmente si tratta del governo di quelli con la elle in meno nella sigla).
Meno IMU e meno ispettori fiscali e meno manutenzione delle ferrovie.
Intanto qui più strade vuote che li mortacci loro 'sti poracci non hanno neppure più i soldi per i pieni, fateli andare con l'elicottero che va ad aviocherosene, invece che in auto.
Ma poi abbiamo Lupi, ah che grande meravigliosi politici, che dice che grandi opere e manutenzione hanno stessa priorità, che problema c'é? La torta è quella e se la fetta è sempre grossa per TAV ed autostrade sarà sepre più piccola per il trasporto pubblico e per le ferrovie.
Ma noi abbiamo Essi che vogliono il nostro bene.
Essi ci raddoppieranno, con un bel decreto, la torta e così ci sarà più TAV, più autostrade, più Porrettane Veloci e - sono o non sono fichissimi? - più treni per tutti!
Meno male che c'è il Piddì ora, che controlla quelli altri. Vedrete che buona politica, finalmente, col Piddì (Renzi è proprio giovane, eh!?)
hai dimenticato di parlare di sel e vendola
RispondiEliminama esistono ancora?
RispondiEliminaAhh, Vendola ha senza'altro l_importantissima caratteristica poltica di essere omosessuale e cattolico.
RispondiEliminaNon hanno capito nulla, l'importante è che un buon politico e un buon chirurgo siano juventini o sampdoriani!
Defranceschi ha inquadrato perfettamente la situazione da ogni prospettiva! Perche' non presenta una mozione in assemblea regionale per finanziare le linee ferroviarie dei pendolari e la viabilita' ordinaria? Poi si vada al voto e il PD si prendera' davanti agli elettori la responsabilita' di come avra' votato!!
RispondiElimina
RispondiEliminaSi andiamo al voto. Sono sicuro che la gente avrà capito da che parte stare....... se non sarà l' ennesimo inganno che ci tocca di subire, avremo una sinistra diversa, con faccie diverse con un segretario della sinistra diverso e che sia anche il premier ma non con larghe intese......... mai più.