mercoledì 4 settembre 2013

A rischio privatizzazione il 'CUP2000?



FAVIA: “CUP 2000, BASTA DECISIONI NELLE CAMERE OSCURE, SI DISCUTA NELLE SEDI DEPUTATE”

Il Consigliere regionale indipendente Giovanni Favia scrive preoccupato:
E’ troppo tempo che circolano voci contrastanti sul futuro della società partecipata Cup 2000. Ipotesi di internalizzazione o privatizzazione rese pubbliche una tantum da amministratori e politici della maggioranza, voci di corridoio e rimpalli di responsabilità su cui la Regione deve fare chiarezza. Troppo facile farsi di nebbia.
Siamo stanchi dei soliti balletti e vogliamo trasparenza per quel che riguarda le scelte regionali e il percorso intrapreso sull’azienda che gestisce le prenotazioni e le cartelle sanitarie elettroniche degli emiliani. Le risposte devono essere date nei luoghi deputati  e non è possibile dover lanciare appelli sui giornali per cercare di strappare qualche parola ai soci pubblici di Cup2000, Regione in primis. In ballo c’è il destino di servizi sanitari ai cittadini e il futuro dei dipendenti, ad oggi ancora all’oscuro dei presunti piani. E non sono per niente chiare nemmeno le motivazioni dell’una o dell’altra ipotesi. Servizio più efficiente? Maggior risparmio? O forse giochi politici di mantenimento del potere e della gestione delle poltrone (alcune delle quali a vita) da parte dell’attuale maggioranza? Domande e dubbi a cui non è stata data risposta e che rivolgerò direttamente al l’assessore Lusenti, in commissione Salute e Politiche Sociali a seguito della richiesta di audizione che oggi ho depositato.

8 commenti:

  1. ma è tutto un impasto pubblico privato.
    basta guardare il florilegio atc fer poi tper il tutto per spostare debiti da una società all'altra e assorbirla in bilancio e scaricare sugli utenti.
    che dire poi prossimamente della gara EUROPEA per la gestione dei treni regionali emiliano romagnoli dove verranno costituite società ad hoc tra soliti noti per non pestarsi i calli e mangiare allo stesso desco.
    roba trita e ritrita

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  2. Il cuo 2000 è privato non è dipendente dell'asl ma è nato da privati e tale rimane tuttora.

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  3. La gran parte dei servizi di CUP2000 per cui si fa la coda allo sportello sarebbero fattibili anche online direttamente dai Medici di famiglia o dagli utenti.
    Peccato che non siano completamente accessibili o che molti esami o analisi debbano essere prenotati direttamente presso le corsie anzichè attraverso il sistema.
    ...chissà mai perchè... mah...

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  4. Dalla pagina della governance del sito CUP2000:

    ELENCO SOCI

    Regione Emilia-Romagna
    Provincia di Bologna
    Comune di Bologna
    Azienda USL di Bologna
    Istituto Ortopedico Rizzoli
    Azienda Ospedaliera S.Orsola Malpighi
    Azienda Usl di Imola
    Azienda Usl di Cesena
    Azienda Usl di Ferrara
    Azienda Ospedaliera S.Anna
    Azienda Usl di Forlì
    Azienda Usl di Modena
    Azienda Ospedaliera di Modena
    Azienda Usl di Parma
    Azienda Ospedaliera di Parma
    Azienda Usl di Piacenza
    Azienda Usl di Ravenna
    Azienda Usl di Rimini
    Azienda Usl di Reggio Emilia
    Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia

    Se mi posso permettere un piccolo commento: E' PRIVATA 'STA BEATA FAVA!

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  5. http://www.cup2000.it/societa/governance/

    quindi se vado a questo collegamento e leggo provincia regione ecc questi sono i privati?

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  6. anche questi sono privati quindi?

    http://www.saluter.it/news/regione/cup-2000-nominato-il-nuovo-consiglio-di-amministrazione

    caso mai è privato il luogo dove parlano di una società pubblica

    http://www.blogmoruzzi.cup2000.it/2013/09/02/settembre-riprende-il-dibattito-sul-futuro-di-cup2000-e-del-polo-della-sanita-elettronica-bolognese/

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  7. I cup "2000" sono appaltati e privati, distaccati o all' interno dei servizi pubblici. I servizi pubblici a loro volta hanno i cup pubblici con dipendenti propri che è un'altra cosa, da non confondere fra pubblico e privato. Da non fare di un' erba tutto un fascio.

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  8. http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/09/06/945895-crash-sistema-medici-paralizzati.shtml

    meglio se privatizzano. chissà che non debbano poi succedere queste sordità a danno dei cittadini che pagano

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