Di Elio Antonucci
(elio@antonucci.it)
La differenza fra noi e i popoli civili: noi
distruggiamo una storica stazione radio
di Marconiana memoria per farci un supermercato di cui nessuno sentiva il bisogno.
Gli svedesi
conservano religiosamente questa stazione radio e, per giunta, sono riusciti a
farla dichiarare dall'UNESCO ‘patrimonio
dell'umanità’.
L'assalto da parte di speculatori, palazzinari, assessori, parassiti edilocrati, sindaci, il_popolo_che_reclama_più_tutto_per_tutti, cavatori, cementificatori, asfaltatori, Grande Distribuzione Organizzata, magnaccia del territorio e degli apologeti necrofili de La Crescita, al primo bene comune che è ambiente e paesaggio e storia e cultura è il risultato di questa pseudodemocrazia demagogica in cui la stessa filosofia del diritto favorisce chi fa (disastri, crimini, scempi), in genere pochi, a scapito di chi subisce (in genere molti, tutti gli altri).
RispondiEliminaQuesto orrendo misfatto di distruzione edilizia del patrimonio comune (in questo caso marconiano) ancora una volta non è affatto un'eccezione ma una sola occorrenza di un pattern nefasto che anche altrove non risparmia il peggio, come nel caso di questo nuovo, indispensabile resort (re.. ché?!) lussuoso a far scempio dell'ermo colle.
Dimmi come tratti il tuo patrimonio storico, naturale, paesaggistico, e ti dirò che popolo sei.
E a Sasso gli stalinisti godono.
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