mercoledì 21 agosto 2013

Il Tricolore Nazionale è 'nato' a Bologna.



Papa Gregorio XIII
Elio Antonucci lamenta che, nonostante le innumerevole email, il sindaco di Bologna non gli  
ha mai risposto e chiede: “. Qualcuno  può darmi un riscontro, grazie”.

La sua LETTERA APERTA al  Sindaco di Bologna,


le segnalo che, sulla storia del comune di Bologna, il sito istituzionale  www.comune.bologna.it presenta alcune carenze ed imprecisioni che  richiedono alcune pronte correzioni.
A titolo di esempio le chiedo di  guardare l'unica immagine del Gonfalone del nostro Comune: essa
viene presentata tagliata a metà...

http://informa.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/39833


Gonfalone
Le segnalo poi lo stemma araldico, se uno clicca,  appare tutto sgranato...

http://informa.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/141230


Le carenze più gravi riguardano la storia di Bologna, sulla quale sembra che  nessuno tra i responsabili del sito si sia un minimo impegnato ad  approfondirla.

Il 1° gennaio 1948 con l'entrata in vigore della Costituzione Italiana,  l'Italia divenne una Repubblica:

« L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti  della Costituzione. »

Gonfalone storico
Ma prima di giungere a questa Costituzione ci sono volute ben 52  Costituzioni che hanno comportato lotte, sacrifici, speranze.

La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale  italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere
formato, è  del Senato di Bologna

Ora le chiedo:

Per quale motivo si ignora la storia della Bandiera ufficiale del Comune di  Bologna? Nel sito ufficiale appare solo un breve sunto dello stemma  Araldico. Inoltre, per quale motivo non vi è cenno della nascita della  BANDIERA NAZIONALE a Bologna, la quale da una approfondita ricerca storica  risulta nata nella nostra città?

Durante le celebrazioni per i ‘150 anni dell'Unità d'Italia’ non si è mai fatto cenno che il Tricolore è nato a Bologna.
Eppure la città di Bologna è stata la prima a decretare il Tricolore come  Bandiera Nazionale. Avvenne il 28 ottobre 1796. Questo importante documento  per la storia Patria e l'epopea del Risorgimento è conservato all'Archivio  di Stato di Bologna, situato in Piazza dei Celestini 4.

Tramite questo sito http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/documenti.html è possibile consultare l'intero verbale diramato e firmato dal Senato di Bologna.

Che la nascita della Bandiera Nazionale sia avvenuta a Bologna, è suffragata  da indiscutibili documenti conservati all'Archivio di Stato della ‘Città  delle due Torri’. Difatti nell'attestato varato dal Senato Provvisorio ‘Atti  dell'Assunteria di Magistrati, 28 ottobre 1796, foglio 542’ viene precisato  quanto segue. Titolo: ‘Bandiera coi colori Nazionali’. Testo:
"Richiesto  quali siano i colori Nazionali per formarne una Bandiera, si è risposto
il Verde il Bianco ed il Rosso".
Il ricercatore si renderà conto che in questo paragrafo. disinvoltamente dimenticato, si parla di formazione, ossia creazione di una Bandiera  Nazionale. Si tenga presente che il 18 ottobre 1796 a Modena si decreta  "...ART.VIII Ogni Coorte avrà la sua bandiera a Tre Colori Nazionali  Italiani, distinte per numero, e adorne degli emblemi della Libertà. I numeri delle Coorti saranno estratti a sorte fra quelle formate dalle  quattro Provincie.
Sembra impossibile che nella storia del nostro Tricolore un decreto di tale importanza sia passato inosservato, tanto da essere ‘dimenticato’ dagli  stessi depositari della Storia del Risorgimento, che tanto interesse ha  suscitato in questo 2011 nella popolazione italiana, giustamente orgogliosa
delle proprie origini, della nazione e del senso di patriottismo che è  indiscusso collante della partecipata ‘italianità’.
Come mai questo ‘oblio’?
Una dimenticanza imperdonabile, una leggerezza della burocrazia continuamente distratta dall'applicazione delle 275 mila leggi che dovrebbero disciplinare la giustizia, l'uguaglianza e la libertà,  costituzionali?
Come mai i libri scolastici, censiti dall'autorevole dicastero della  Pubblica Istruzione, severo nei giudizi e nelle considerazioni, ed un po' meno sulla precarietà, è scivolato su uno strafalcione del genere? Si tratta  solo di una ‘dimenticanza’ come sperano gli esegeti? Od anche nella genesi
patriottica c'è il rischio di imbattersi nelle ‘cammellate’?
Nel documento di Reggio Emilia datato 7 gennaio 1797 si legge:
"... Sempre  Compagnoni fa mozione che lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti  quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo Stemma della Sovranità. Decretato. Fa pure mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si  usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti.
Viene decretato".
E' indubbio che in questo testo la mozione "che si renda universale lo  Stendardo o Bandiera", non si fa cenno alla creazione di una Bandiera,  poiché la stessa esisteva già, e garriva sulla Cispadania da più di tre  mesi. Cosa confermata dal Congresso della Repubblica Cispadana convocato a
Modena il 21 gennaio del 1797 (quattordici giorni dopo Reggio Emilia, quando  lo stesso segretario don Compagnoni scrive: "confermando le deliberazioni di  precedenti adunanze decretò Vessillo di Stato il Tricolore per virtù  d'uomini e di tempi fatto simbolo dell'Unità indissolubile della Nazione."
Bologna è quindi la Patria del Tricolore. Ed ecco gli altri documenti che lo  attestano:
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/documento_modena.html

A Reggio Emilia non nacque il Tricolore. In un grido di gioia si urlò:"Che  questo vessillo sia universale" Che questa nostra felicità coinvolga  l'intero universo!" Come interpretò l'italianista Camillo Prampolini, nato  a Reggio Emilia nella metà dell'800 da genitori emiliani, direttore
del giornale ‘Lotta di Classe’. E la stessa cosa oggi l'afferma l'autorevole  storico Aldo A. Mola.
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/autorevole.html

In questo sito possono essere consultati i seguenti rari testi, scritti mentre raggrumava l'Unità Italiana.: Felice Venosta, LUIGI ZAMBONI IL PRIMO MARTIRE DELLA LIBERTÀ ITALIANA, stampato a Milano nel 1864; Augusto  Aglebert, I PRIMI MARTIRI DELLA LIBERTÀ ITALIANA E L'ORIGINE DELLA BANDIERA  TRICOLORE, CONGIURA E MORTE di LUIGI ZAMBONI E G.B. DE ROLANDIS IN BOLOGNA  TRATTA DA DOCUMENTI AUTENTICI stampato a Bologna nel 1862 e ristampato nel  1880; Giovanni Montersino, G. B. De Rolandis Martire Astigiano (1774-1796), Asti - Tip. Paglieri e Raspi, 1926.
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/giovanni1.html

Ed a questo indirizzo il lettore troverà la cronologia degli avvenimenti che furono alle origini della Bandiera Nazionale Italiana
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/cronologia_del_tricolore.html


Inoltre segnalo l'indirizzo di una pagina web in cui viene descritta la  Costituzione della Repubblica di Bologna approvata il 4 dicembre 1796:
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/costituzione.html

Le chiedo anche, con quale atto o regio decreto è stato autorizzato il  comune di Bologna ad utilizzare il gonfalone... con quale atto o decreto è  stato autorizzata la modifica e l'uso del nuovo gonfalone della città di Bologna e con quale atto o decreto il Comune di Bologna è stato
autorizzato ad utilizzare una propria Bandiera ?


Elio Antonucci
Cell. +39 3474158530



4 commenti:

  1. mandi questa sua alla redazione della rai regionale:

    red.bo@rai.it

    questo indirizzo appare durante la sigla del tgr emilia romagna.

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  2. Inoltre, sul sito del Quirinale, puo' segnalare questo pezzo importante di storia che magari puo' essere integrato sul sito presidenziale là dove si parla della bandiera.

    Copi e incolli sulla barra degli indirizzi questo collegamento

    https://servizi.quirinale.it/webmail/


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  3. il problema è chi glielo dice a quelli di Reggio,che "ci siamo sbagliati"?

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