giovedì 1 agosto 2013

I consiglieri Giovanni Favia e Manes Bernardini ‘bocciano’ gli aumenti nei trasporti pubblici.




Il consigliere regionale Giovanni Favia, con un comunicato dal titolo, ‘  VERGOGNA, I SERVIZI PEGGIORANO E LE TARIFFE AUMENTANO’, condanna gli aumenti del costo dei biglietti.
                           
Il consigliere del  Gruppo Misto  scrive:
 Non bastava la mazzata sul ticket dell’autobus, Tper fa il bis approfittando del periodo feriale e a distanza di pochi giorni arriva anche
Giovanni Favia
l’aumento del biglietto del treno. E’ una vergogna che si faccia cassa continuando a prendere dalle tasche dei cittadini, già in difficoltà. E vorrei ricordare all’assessore Peri, che ha rassicurato sul fatto che l’aumento è allineato al valore dell’inflazione, che gli stipendi invece non lo sono affatto, anzi in questi due anni la crisi ha peggiorato la condizione reddituale delle famiglie emiliano romagnole. Inoltre si fanno partire gli aumenti senza alcun dibattito con le parti sociali e con una rapidità esecutiva che ha dell’incredibil”.  

Sarebbe bastato recuperare le risorse dove era più giusto farlo: dall’abrogazione retroattiva del vitalizio, alla riduzione della pianta organica dirigenziale della Regione, al taglio del 10 per cento dell’indennità corrisposta ai direttori generali, direttori amministrativi e sanitari, fino alla dismissione delle auto blu. Oppure non buttare i 180 milioni di euro pubblici stanziati nella Cispadana, piuttosto che i 27 mln del ‘people-mover’, opere inutili e contrastate dai cittadini.

 Cosa ne penseranno i comitati dei pendolari, costretti a pagare di più per un servizio sempre peggiore e denunciato costantemente durante l’anno, tra ritardi, pessime condizioni dei vagoni, tratte minori tagliate, sporcizia e disagi?


Manes Bernardini
Sui  RINCARI BUS, interviene anche Manes BERNARDINI di Lega Nord ,  LANCIA ‘L’OPERAZIONE TRASPARENZA’ e promette battaglia.
 
Non ci fermiamo. Dopo l’approvazione degli aumenti dei biglietti Tper, vogliamo mettere ‘sotto torchio’ l’azienda, chiedere dati su bilancio, immobili  e iniziative per metterli a reddito, costi del parco mezzi, stipendi elargiti a dirigenti e quadri, evasione a bordo. Tutti i numeri dello ‘scandalo’-rincari finiranno in un dossier che distribuiremo sugli autobus e ai nostri banchetti.  
L’obiettivo è togliere il velo sulle reali ragioni che hanno portato a questi aumenti, inutilmente mitigati dall’amministrazione che, con un’operazione-contentino, si illude di indorare il balzello aumentando i minuti delle corse.
Questa maggioranza complice dovrà spiegare perché ha avallato i rincari, - abbandonando misure alternative come il recupero crediti, mentre si continua a lasciare che il 50 per cento dell’evaso non sia riscosso. I cittadini devono sapere le reali ragioni di questa ennesima stangata, al di là delle favole raccontate dall’amministrazione.


2 commenti:

  1. anche tagliando i treni inutili da bologna marzabotto si recuperano risorse o li si fanno percorrere tutta la linea fino a Porretta.

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