Chissà se
era per avidità o per preparare una ‘bella scorta di cosmetici’ per la figlia
che stava crescendo. Il magazziniere responsabile dei furti ai danni di una
profumeria di Bologna non lo ha chiarito.
Ha solo tentato di negare di essere all’origine
degli ammanchi di preziosi 'rimedi per la bellezza' denunciati dal suo datore di lavoro, ma poi, di fronte all’evidenza dei
fatti, ha dovuto confessare.
I
Carabinieri di Bologna hanno arrestato l’altro ieri un trentaduenne per furto
aggravato continuato. L’arresto è stato eseguito al termine di un’indagine
avviata due giorni fa, su richiesta della titolare di una profumeria di via dell’Indipendenza
a Bologna, che si è rivolta ai Carabinieri per denunciare di aver subito il
furto di merce destinata alla vendita. La donna ha precisato di essersi accorta
di un grave ammanco di profumi, per un valore di alcune migliaia di euro.
L’attenzione degli investigatori dell’Arma si è subito rivolta verso il magazziniere
del negozio, ritenuto un possibile responsabile di quanto accaduto. I militari
hanno avuto conferma dei loro sospetti martedì pomeriggio quando, fermato il
trentaduenne all’uscita del negozio, lo hanno perquisito . L’uomo ha
inizialmente negato qualsiasi coinvolgimento con i furti commessi, ma la sua
difesa è crollata quando un Carabiniere ha trovato 6 profumi ‘tester’
nascosti in mezzo a un rotolo di carta occultato dentro lo zainetto che portava
in spalla. La perquisizione domiciliare ha aggravato le responsabilità del
magazziniere. Nell’armadio della cameretta della figlia minorenne sono stati
infatti trovati altri 141 prodotti,
tra cosmetici e profumi pregiati.
L’uomo che è
incensurato, è stato condotto presso il proprio domicilio, in attesa di
comparire di fronte all’Autorità Giudiziaria.
Ieri
mattina, in sede di rito direttissimo, il magazziniere è stato condannato a
quattro mesi di reclusione, con sospensione della pena.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna.
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