Su segnalazione di un lettore:
La Regione è in
ritardo di 13 anni per la valorizzazione e tutela del
settore termale e ciò ha creato un danno considerevole per il patrimonio
termale dell’Emilia Romagna.
A denunciare l’inefficienza
è il consigliere regionale Andrea Defranceschi che in una INTERROGAZIONE A
RISPOSTA SCRITTA alla Giunta chiede spiegazione di tale inaccettabile ritardo che
impedisce alle aziende termali di usufruire dei ‘benifit’ europei per il
settore.
Nella interrogazione si
legge:
· La
nostra Regione si è dotata della Legge 24 ottobre 2000, n. 323 "Riordino
del settore termale";
· Il
comma 2 dell'articolo 13 della legge recita "Il marchio di qualità termale
può essere assegnato solo se per il territorio di riferimento della concessione
mineraria sono stati adottati gli strumenti di tutela e di salvaguardia
urbanistico - ambientale di cui all’articolo 1, comma 4.";
Visto che:
· l'art.
1 comma 4 indica che le regioni, entro centoventi giorni dalla data di entrata
in vigore della presente legge, definiscono con gli enti interessati gli
strumenti di valorizzazione, di tutela e di salvaguardia urbanistico-ambientale
dei territori termali, adottati secondo le rispettive competenze. In caso di
mancato rispetto del termine, il Governo provvede ad attivare i poteri
sostitutivi, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
112;
Considerato che:
· La
regione Emilia Romagna, alla data odierna, dopo ben 13 anni, non si è ancora
attivata per la definizione degli strumenti di
valorizzazione, di tutela e di salvaguardia urbanistico-ambientale dei
territori termali;
· Questa inattività sta danneggiando gravemente i territori
termali regionali che potevano in questo lasso di tempo aver già usufruito dei
vantaggi di promozione sul mercato turistico europeo
ed extraeuropeo, come previsto dall'art.13 comma 5;
Si interroga la Giunta per sapere
·
le ragioni del mancato interessamento e definizione dei sopra indicati
strumenti di valorizzazione di tutela e di salvaguardia urbanistico-ambientale
dei territori termali, utili all'assegnazione del "Marchio di Qualità
Termale";
· quali
siano i tempi previsti di attuazione di tale procedura per il futuro vista la
crisi economica strutturale che sta opprimendo i territori della Regione,
perdendo di fatto un'occasione di rilancio per tutti i territori termali
dell'Emilia Romagna.
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