“Le ‘soppressioni di treni sulla linea Porrettana sono
state quest’anno da 70 a 80 corse il mese, pari a circa il 5 % del totale dei
treni che vi si muovono. Il dato è purtroppo raddoppiato rispetto a quello
dell’anno precedente. Solo nel febbraio
scorso, causa la neve, il numero delle soppressioni è stato pari al 35 % del
totale. Il 90- 95 % dei treni viaggia
nel rispetto degli orari. Le soppressioni hanno interessato per lo più il
cadenzato alla mezz’ora che fa registrare così una sostanziale riduzione della
sua affidabilità.”
I dati sono stati riferiti dal sindaco di Marzabotto
Romano Franchi in apertura dell’incontro-conferenza organizzato nella sede
comunale per affrontare l’importante tematica della ‘viabilità nell’area
metropolitana’ bolognese. Al centro della discussione ovviamente la ferrovia Porrettana,
il ‘malato’ che si vuole salvare a tutti i costi.
Giacomo Venturi |
All’incontro sono stati invitati amministratori
della vallata del Reno e lo scopo del confronto era quello di riportare all’attenzione
degli amministratori regionali e provinciali l’importanza, per la vallata, della
ferrovia Porrettana in un momento cruciale della sua programmazione: la Regione
sta infatti procedendo al riaffidamento della gestione della rete regionale con
avvio della relativa gara d’appalto. Chi si aggiudicherà la gara avrà la gestione delle ferrovie per i prossimi 15 +7
anni.
Sandra Focci |
Inconfessato, fra gli utenti serpeggia il timore che
si voglia ridimensionare il servizio su questa linea. Gli indicatori che danno
forza a questi timori sono le decisioni della vicina Toscana dove sono state
eliminate, nella tratta Porretta-Pistoia, ben 12 delle 22 corse previste
e l’aumento delle soppressioni di treni sulla tratta della valle del Reno,
quasi si puntasse ‘strategicamente’ a
scoraggiare l’uso del treno e dare forza ai contrari.
Dall’incontro, la linea Porrettana è apparsa sofferente ma non ‘un malato terminale’.
Ha bisogno di cure e si
vuole trovare la medicina poichè è una presenza importante e di valore . Lo ha
ribadito il presidente della Comunità montana Sandra Focci e lo ha confermato
il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi che ha illustrato i progetti
per la viabilità ‘in campo ’ nell’intera provincia , da quelli ferroviari
incentrati in una riorganizzazione anche in base alle novità strutturali, delle
stazioni e della realtà bolognese, a quelli stradali che vede nell’ultimazione prossima
della Variante di Valico l’indicatore qualificante fino a quelli delle
ciclabili. In questo progetto la ferrovia Porrettana conserva la sua posizione
strategica e la sua validità di
servizio. Venturi non ha mancato di porre l’attenzione dell’assemblea sui pregi
e le carenze della Ferrovia Porrettana e sui progetti che si intendono attuare.
Fra questi, il raddoppio della linea ferrata da Casalecchio a Sasso Marconi e il
mantenimento del punto di incrocio per i treni a Vergato, con la riconferma del doppio binario
in questa stazione.
Per la verità quest’ultima intenzione di conservazione è parsa non
riconfermata dall’assessore regionale alla programmazione territoriale Alfredo Peri
e ciò ha preoccupato non poco i presenti. Inoltre Venturi ha assicurato la riconferma
del cadenzamento ‘certo’ alla mezz’ora da Bologna a Marzabotto e all’ora da Marzabotto
a Porretta Terme. Inoltre ha preannunciato l’intenzione dell’aggiunta del cadenzamento
notturno all’ora da Bologna a Porretta Terme dalle 21 alle 24.
Fra i progetti anche l’istituzione del ‘titolo unico
di viaggio’ per consentire agli utenti l’uso dei diversi mezzi di trasporto
pubblici con il possesso di un unico biglietto. Il progetto si propone di incrementare
così l’uso dei mezzi di trasporto
pubblici.
Da parte dei numerosi presenti sono giunti
interventi a sostegno e esternazioni di perplessità. Severa invece la critica
di un residente di Granaglione che ha messo in risalto che l’esposizione dei
relatori rendeva palese come le comunità a monte di Porretta siano state dimenticate
dalla programmazione emiliano romagnola e traditi da quella della Toscana per
il drastico ridimensionamento del passaggio di treni.
Il pubblico ha comunque sottolineato come l’incontro
sia stato opportuno e ha sollecitato altre assemblee per , come si suol dire, ‘tenere
il ferro caldo’ e non ‘lasciare cadere il tutto nel dimenticatoio’.
Fra i presenti Dante Franchi, ex consigliere
della Comunità Montana, che, dopo aver
rimarcato come il sindaco di Marzabotto abbia avuto un’ottima idea a
organizzare l’incontro con tutti i soggetti coinvolti nella gestione della
linea ferrata Porrettana in un momento tanto delicato, ha detto: “La ferrovia Porrettana
è un patrimonio del territorio e può ‘fare la differenza’ per il futuro della
vallata. Rammarica vederne peggiorare il servizio come è avvenuto nell’ultimo
anno. La mobilitazione è quindi necessaria anche per mantenere il doppio
binario a Vergato”.
piu' che un'assemblea dalle presenze poteva apparire una riunione tra iscritti.
RispondiEliminapropongo agli illustri dirigenti della tratta in questione di ruotare di 90 gradi i semafori e le sbarre in prossimità dei passaggi a livello. In questo modo saranno le migliaia di treni vuoti che attraversano via Ponte Albano a doversi fermare quando passo io. Mi sembra una proposta democratica e altamente condivisibile dopo lunghi anni passati ad aspettare...
RispondiEliminaAVVISO IMPORTANTE:
RispondiEliminaPrima di uscire per andare al lavoro o a scuola o dove vi pare, accertatevi che non sia in giro il sig. Girgio Mingardi.
In questo malaugurato caso prestate la massima attenzione a garantirgli la precedenza dovunque lui transiti a prescindere dalle ragioni che lo vedono in giro.
per ANONIMO delle 10,06: è difficile che noi due possiamo discuterne per il semplice motivo che io mi firmo e tu NO. Ti piace tirar sassi e nascondere la mano? già, come quelli del cavalcavia...
RispondiEliminaCarissimo,ma non sei poi mica tanto di spirito come poteva apparire dalla tua acuta oservazione.
RispondiEliminaL'anonimato era solo per lasciare a te tutta la visibilità oltre che la strada. Quello importante qui sei tu, gli altri ti devono lasciare la precedenza sempre no?
Quando uno dice cose intelligenti è giusto che abbia lo spazio che merita.
E poi l'importante è che noi si conosca te per lasciarti strada. A te è questo che preme no?
Uno che viaggia in treno.
Mio commento già inviato il 18/07 alle 20,03 ma non pubblicato (speriamo che adesso venga accettato):
RispondiEliminaBè almeno è stato certificato che gli inutili treni da Bologna a Marzabotto essendo tali sono quelli piu' colpiti dalle soppressioni. Poi ci sarebbe da andare a leggere nelle menti dei dirigenti (ai quali esprimo comunque lodi per aver fatto inconsapevolmente una cosa positiva)delle FS il perchè delle soppressioni di quegli inutili treni.
Ma, nonostante tutto, il lungimirante astante
"""" Venturi ha assicurato la riconferma del cadenzamento ‘certo’ alla mezz’ora da Bologna a Marzabotto"""
partecipa nell'opera meritoria di spreco di risorse pubbliche dopo che un altro astante di rango superiore al suo in una risposta ad interpellanza aveva riconosciuto il sottoutilizzo di quei treni
(risposta all'interpellanza 3131 a firma Bignami:
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/stampe/AIS/9/2012/AIS_9_3131_c1/AIS_9_3131_c1_v1.pdf
Inoltre, assistiamo, ad un unisono stonato circa il destino della stazione di Vergato
"""""
Fra questi, il raddoppio della linea ferrata da Casalecchio a Sasso Marconi e il mantenimento del punto di incrocio per i treni a Vergato, con la riconferma del doppio binario in questa stazione.
Per la verità quest’ultima intenzione di conservazione è parsa non riconfermata dall’assessore regionale alla programmazione territoriale Alfredo Peri e ciò ha preoccupato non poco i presenti.
""""
Magari la Focci poteva sollazzarci su quando il parcheggio ormai in coma farmacologico sarà utilizzato come tale o come appoggio ai camion del luna park
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2013/07/peri-assessore-a-sua-insaputa.html
RispondiEliminahttp://demetra.regione.emilia-romagna.it/stampe/AIS/9/2012/AIS_9_3471_c2/AIS_9_3471_c2_v1.pdf
RispondiEliminahttp://demetra.regione.emilia-romagna.it/stampe/AIS/9/2013/AIS_9_3731_c1/AIS_9_3731_c1_v1.pdf
Quando la coerenza è fatta ad abito, all'assessore Peri l'abito non attaglia affatto.
RispondiEliminaUna bella contraddizione leggere sta risposta e il tene in piedi lo scandalo dei treni vuoti da Bologna a Marzabotto:
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/stampe/AIS/9/2013/AIS_9_4129_c1/AIS_9_4129_c1_v1.pdf
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2013/19-luglio-2013/merola-si-converte-renzi-bisogna-imparare-errori--2222246502427.shtml
RispondiEliminaa proposito di treni si cerca di prendere sempre quello piu' giovane anche se fino a prima si andava col treno vecchio?
Fabbriani, leggendo questo blog si dice che il secondo binario di Vergato sprisce da settembre prossimo.
RispondiEliminaE' come se la civiltà si fermi a Marzabotto:
http://porrettana.blogspot.it/2013/07/pericolo-stazione-di-vergato.html
http://www.ilgiornale.it/news/interni/937436.html
RispondiEliminahttp://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/07/22/news/binari_superficie-63465573/
RispondiEliminaquando si dice amministratori autorevoli
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2013/07/30/Ferrovie-1-8-aumenti-Emilia-_9095260.html
RispondiEliminaecco come finanziano "i certi" treni inutili da Bologna a Marzabotto.