Riceviamo e pubblichiamo:
‘Facce del Lavoro’ è il titolo della mostra fotografica ospitata dal Castello Manservisi di Castelluccio fino al 18 Agosto.
Il materiale iconografico proviene da un progetto del 2012, intitolato ‘Porretta Città della Fotografia’.
Più volte il comitato organizzatore si è chiesto se la Fotografia (con la “f” maiuscola) potesse abitare a Porretta Terme.
Di volta in volta si cercava uno spunto, un’assonanza; quel qualcosa che potesse far affermare:
“Sì, la cittadina è in grado di ospitare l’immagine e i suoi attori”.
In realtà sarebbe stato uno sbaglio misurare il tutto con la sola propensione (un po’ distratta, a dire il vero); occorreva altresì pensare altrove, e comunque a qualcosa di diverso.
Così, quasi per miracolo, il gemellaggio con il Click è avvenuto veramente, pensando in grande, oltre i confini delle possibilità.
Ma Porretta doveva svestirsi, mostrarsi, donarsi (lei per prima) agli obiettivi dello strumento; e l’ha fatto, questo sì, con entusiasmo e passione: senza falsi pudori, evitando anche le pose scontate.
Di fronte a tanti fotografi (inutile citarli adesso) le ‘Facce del Lavoro’ sono diventate quelle ‘al lavoro’: i volti dell’impegno, dell’eccellenza, della competenza e della dignità.
Lo spaccato è quello di tanti che mostrano, per un attimo, il lato maggiormente ingombrante della propria vita: la professione, appunto.
C’è una storia, tra quei volti, che racchiude il senso di una comunità. Se è vero, come crediamo, che la fotografia rappresenti un modo per raccontare un uomo all’altro, ma anche ogni individuo a se stesso (E. Steichen), “Facce del Lavoro” rappresenterà un motivo per riflettere su noi stessi, a lungo.
Quei volti sono la nostra gente, ecco tutto.
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