Di Dora Carapellese:
Il
teatro di paglia sarà costruito nell’area archeologica di Marzabotto per dare
un palcoscenico alla 4° edizione del Festival in programma dal 9 luglio al 4
agosto, con apertura domani, domenica 7
luglio. La soluzione dei ‘ballini’ di paglia permette di avere un teatro
sostenibile a impatto zero, ma anche bello e straordinariamente adattabile a
ogni situazione.
La serata inaugurale di domani prevede il brindisi offerto dai ristoratori
locali, cui seguirà, alle 19, una visita guidata a cura della direttrice del
Museo Nazionale Paola De Santis.
Alle 21 apre il sipario con Gli
Uccelli di Aristofane della Compagnia ExtraVagantis diretta
dalla regista Marina Mazzolani e le musiche originali di Maurizio
Piancastelli. E’ la storia, scritta 2.400 anni fa da Aristofane, di
come prenda forma (e ali) il sogno di un mondo alla rovescia e di come si
giunga poi a tradirlo. ExtraVagantis è un gruppo di attori da tempo
impegnati in una originale sperimentazione sui linguaggi del teatro, di cui
questa proposta è un esempio.
La
formula della visita archeologica più lo spettacolo più l’aperitivo al tramonto
con le prelibatezze culinarie di alcuni ristoratori locali ha ottenuto un
notevole consenso di pubblico e quest’anno continuerà a coniugare e promuovere la
cultura e le eccellenze gastronomiche del territorio.
Il
programma 2013 presenta spettacoli che sottolineano la ‘mission’ del festival, ovvero
contribuire a diffondere e rafforzare
l’amore per le letterature antiche dimostrandone l’attualità, la vivezza, la
sostanziale modernità dei temi.
Ben
due prime nazionali: Ipazia di Mario
Luzi e Circe la figlia del sole. Due produzioni a firma anche del Festival
della Commedia Antica.
La
prima è l’unico testo teatrale del poeta Luzi: gli ultimi giorni di vita della
filosofa neoplatonica Ipazia di Alessandria. Nel V secolo dopo Cristo, Ipazia fu
crudelmente trucidata da fanatici cristiani per il seguito che avevano le sue
lezioni pubbliche, anche grazie alla sua capacità fascinosa di spaziare dalla
matematica all’astronomia e alla filosofia.
Circe
la figlia del sole, del grecista Ettore Romagnoli, è un dramma satiresco che
non viene rappresentato dal 1928. Il lavoro originario era titolato ” La Figlia
del Sole” e come altri testi teatrali del primo Novecento era scritto in rime.
Il lavoro di adattamento, nel rispetto del testo originario, lo ha reso più
scorrevole, veloce, con battute comiche a chiusura che ne spostano l’asse da
dramma in rime a commedia comico-
brillante.
Il
9 luglio sarà la volta di Gianni Nanfa,
professore cabarettista con "Ma Aristofane fa ridere ancora? " La
conversazione sarà affiancata dalle incursioni di una Band di ottoni, ance e
percussioni che uscirà dal buio per animare la notte: composta da giovani
strumentisti, diretta da Luca Troiani e
Claudio Carboni.
Il
10 luglio il noto filologo classico, storico e saggista italiano Luciano Canfora terrà una conversazione
su: La censura e il teatro ateniese e ci accompagnerà a scoprire che il
controllo è connaturato al potere e non ne furono immuni le repubbliche di
Atene e Roma.
Il 7 luglio 2013 lo spettacolo Gli Uccelli, da
Aristofane, aprirà il sipario. Sarà preceduto dall’aperitivo inaugurale offerto
da alcuni ristoratori locali: Trattoria Enoteca Barsotti, Agriturismo Ca’ di
Malfolle, La Casetta di Laura Gelli con i suoi prodotti bio, Bar La foglia
d’oro e dal Bar di Kainua.
ven 12 LUGLIO, alle 21, Teatro di paglia. LA MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli Produzione Teatro
Dehon - Teatro Aperto. Adattamento e regia di Giulio Pizzirani. Musiche di
Roberto Manuzzi. Scene di Luca-Saraz Budini.
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dom 4 AGOSTO, alle 21, Necropoli est. LA STORIA DEL TEATRO DI MASCHERA PIÙ BREVE DEL
MONDO. Roberto Romagnoli e i Musica Officinalis. Con Catia Gianessi
(voce, tamburello, duf, tapan, cimbali), Gabriele Bonvicini (ghironda,
nyckelharpa, saz, bouzouki, voce), Igor Niego (kaval, gaida bulgara,
gaita gallega, flauti dolci, chalumeau, clarinetto, darbouka, zarb, duf, riqq,
tamburello, tammorra), Walter Rizzo (bombarde, oboe bretone, tarota, musette,
ceccola polifonica, kaval, ghironda, bouzouki), Roberto Romagnoli (duf,
tapan, djembè, darbouka, oudu drum, riqq, sansula, tammorra, rumoristica).
La
qualità degli spettacoli di portata nazionale ha creato un pubblico di
affezionati che arriva da tutta Italia.
Promotore del Festival è il Comune di Marzabotto, che ha sempre creduto nella
sfida di portare al grande pubblico produzioni originali e apparentemente non
facili. La passione per le civiltà antiche ha coinvolto diversi sostenitori, in
primis le Istituzioni vicine, come la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna e il Parco Storico
Naturalistico di Monte Sole, con la collaborazione della Soprintendenza per i
Beni Archeologici dell’Emilia- Romagna e della Direzione Regionale per i Beni
Artistici e Culturali.
Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca tel. 051
932907 - e-mail: biblio@comune.marzabotto.bo.it
- cell. 334 6933488 - www.comune.marzabotto.bo.it,
www.infrasuoni.com Siamo su
facebook alla pagina FESTIVAL DELLA COMMEDIA ANTICA e su Blog spot
http://festivaldellacommediaantica.blogspot.it/
parlare di lavoro dopo le centinaia di posti persi negli ultimi anni !??!??!?!?qui si parla solo di teatro etruschi partigiani e via dicendo ......
RispondiEliminadella gente che e alla fame e delle promesse non mantenute non se ne parla piu
recita l'articolo fra l'altro.......
RispondiElimina..."Promotore del Festival è il Comune di Marzabotto, che ha sempre creduto nella sfida di portare al grande pubblico produzioni originali e apparentemente non facili.".....
E allora una spettatrice/lettrice come me si chiede, il Comune di Marzabotto non ha anche un Assessore alla Cultura che si è sbattuto/a in prima persona e faticosamente proprio per il fine suddetto?
Il fatto che l'Assessora alla Cultura del Comune di Marzabotto, artefice vera di queste iniziativa, non trovi neppure menzione in un pezzo tanto lungo e dettagliato è il frutto di una scelta di qualcuno o è semplicemente ascrivibile al fatto che questa sconosciuta signora Carapellese non conosce le cose fodamentali del Comune di Marzabotto?
Inoltre una spettatricelettrice si chiede pure se esista qualcuno nell'Amministrazione Comunale che prenda visione di articoli riconducibili apparentemente a questa Istituzione prima che vengano dati alle stampe.
Quale sia la ragione che l'ha prodotta, questa "dimenticanza" è davvero disdicevole.