domenica 28 luglio 2013

Contrasto ai furti di metalli pregiati: un malvivente arrestato, due Carabinieri feriti.


foto d'archivio

I Carabinieri hanno scoperto il capannone usato come base operativa e magazzino dai ladri di rame, cogliendo  i malviventi nel momento in cui stavano catalogando e ordinando il frutto delle loro razzie. Nel tentativo di fermarli però, dalla pistola di un militare è partito un colpo che ha ferito lo stesso Carabiniere che l’impugnava e un commilitone.
Intorno alle  23 della scorsa notte, a Argelato , i Carabinieri di Bologna, dopo una indagine finalizzata a individuare i razziatori di rame, sono intervenuti in un capannone in disuso di via Centese, dove hanno sorpreso due individui intenti a maneggiare fili di  rame. I militari hanno subito agito per bloccare i due malfattori e uno veniva immediatamente fermato. Il secondo, invece, per sfuggire all’arresto, ha ingaggiato una colluttazione con i Carabinieri. Dall’arma che un militare aveva impugnato precauzionalmente, nell’ipotesi che qualcuno dei malviventi fosse armato, è partito accidentalmente un colpo che lo ha ferito lievemente ad un avambraccio. Il proiettile ha colpito poi di striscio la spalla destra di un altro militare che si trovava a breve distanza. Il malfattore, approfittando della situazione, è riuscito a guadagnare l’uscita del capannone e si è dileguato a piedi nelle campagne.
Il militare ferito alla spalla è stato ricoverato all’Ospedale Maggiore, dove i medici gli hanno riscontrato una ferita passante che, fortunatamente, non ha ‘toccato’ organi vitali, per la quale hanno stimato una prognosi di guarigione di  20 giorni. Il Carabiniere, 32enne effettivo alla Compagnia di Bologna Borgo Panigale, e rimasto precauzionalmente ricoverato. Per lui solo una lieve ferita di striscio per 4 giorni di prognosi.
All’interno del capannone , utilizzavano dai ladri come loro base per la ripulitura del metallo rubato, è stato rinvenuto, e sottoposto a sequestro, un veicolo Iveco Daily contenente quasi una tonnellata di rame, risultato sottratto nei giorni precedenti a Calderara di Reno presso una ditta di materiali elettrici.
L’arrestato, T.S, 24enne nato in Romania, in Italia senza fissa dimora, incensurato, è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza della Stazione San Giovanni in Persiceto, in attesa del giudizio direttissimo fissato per lunedì 29 luglio.
Sono in corso le indagini per individuare il malfattore fuggito e  eventuali altri complici.
 Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

9 commenti:

  1. SOLITI RUMENI, LA FECCIA D'EUROPA

    RispondiElimina
  2. caro anonimo delle 19:57...voglio dirti che i rumeni sono esattamente come noi italiani..ci sono buoni e cattivi,ladri e onesti,santi e delinquenti.
    documentati prima di parlare.
    e leggiti i giornali esteri che spesso dicono : "i soliti italiani"..ogni volta che succede qualcosa di spiacevole con qualcuno dei nostri.

    RispondiElimina
  3. Caro anonimo delle 10:19 documentati tu. Ci sei stato in Romania?
    Io per lavoro si, i buoni sono là, loro stessi ammettono che i delinquenti vengono in italia, fatti un giretto alla mattina o alla sera sulla val di setta, e guarda le targhe delle auto che eseguono sorpassi azzardati o guidano in maniera spericolata, guarda caso sulla targa c'è una bella RO.
    Sento lamentele nel paese dove abito riguardo a inquilini rumeni, strafottenti, maleducati ecc.
    quindi io la penso così. (comunque rispetto il tuo pensiero). ciao

    RispondiElimina
  4. anche tra "gli italiani" si può ben distinguere.

    anche in un condominio si fanno distinzioni

    pure in una famiglia.

    è questione di cultura indotta dall'educere dei genitori che a loro volta hanno appreso quanto poi riversano ai loro figli.

    se volgiamo possiamo parlare del paleozoico.

    possiamo anche parlare anche del perchè debba essere nato un uomo e una donna e non un uomo e un uomo o una donna e una donna?

    oppure del

    supercalifragilistichespiraqlidoso?
    seceaquestorailquestoreinquestura?

    RispondiElimina
  5. > SOLITI RUMENI

    Più volte hanno "beccato" i ricettatori che erano (probabilmente rispettabili e facoltosi) imprenditori italiani dell'industria metallurgica.

    Pesci grandi nostrani
    Pesci piccoli rumeni.

    Direi che la delinquenza è abbastanza democratica ed egalitaria.
    Il buonismo italico invece con i pesci grandi è notoriamente assai clemente. Più sono grandi e rubano, più hanno successo.
    Come si fa ad essere poi duri con i piccoli se i ladri più grandi arrivano pure a fare i presidenti del consiglio?
    Insomma, difficile che il paese possa andare decentemente così, no!?

    RispondiElimina
  6. sono quello delle 10:19.il mio commento nasceva dal fatto che gran parte della azienda in cui lavoro è formata da rumeni (ingegneri e altri laureati), tutto qui.e che sto con una donna rumena (due lauree svariati master e cinque lingue parlate correntemente). l'affermazione secondo cui in italia vengono solo i delinquenti potrebbe avere anche qualche fondamento ma penso che sia importante evitare generalizzazioni pericolose..

    RispondiElimina
  7. http://www.affaritaliani.it/cronache/rom-rubano-acqua-ed-elettricit290713.html

    Zecca dormi.

    Anche il Presidente ha assolto al bisgno di un bene primario....guz....e.
    Ma a spese sue.

    RispondiElimina
  8. Ci sono sempre stati i ladri perché ci sono sempre stati i ricettatori. Se facessero i controlli sui rottamatori ricattatori non ci sarebbero ladri. Qualunque nazionalità siano. Sempre ladri sono.

    RispondiElimina
  9. Già, di ladri ne abbiamo abbastanza di nostrani, ci mancavano anche quelli rumeni (che leggendo i vari articoli sono in maggioranza).
    Ma vengono in Italia perchè se vengono beccati sono più tutelati qui che al loro paese. Qui spesso vengono solo denunciati (e di solito il giorno dopo tornano a delinquere)mentre al loro paese botte e galera.

    RispondiElimina