mercoledì 26 giugno 2013

Una banale ‘scivolata’ fa precipitare un escursionista in un dirupo.






Di Christian Labanti
Capostazione Rocca di Badolo 



L’appoggio del piede su una parte del sentiero friabile ha fatto perdere l’equilibrio a un escursionista che stava rientrando da una bella passeggiata lungo i sentieri di Badolo e lo ha fatto precipitare in un dirupo.
 Scivolare lungo un sentiero in mezzo ai boschi è un tipo di banalissimo incidente che si presenta più volte durante una escursione. Questa volta però il diavolo ci ha messo lo zampino e il camminatore, G.C di anni 77, un medico in pensione,  che intorno alle 20 stava rientrando e si preparava al meritato riposo,  oltre a scivolare è caduto nel vuoto in mezzo agli alberi. Il salto è stato di oltre 15 metri. .
Immediato l’allarme e sul posto sono giunti il 118 , la Pubblica Assistenza di Sasso  e la squadra del Soccorso Alpino Rocca di Badolo che ha impiegato per il difficile recupero ben nove operatori.
I soccorritori hanno subito rilevato la necessità del supporto dell’elicottero. La centrale operativa del 118 ha allertato l'Elisoccorso di Pavullo che,  nonostante l’ora tarda, in tempi molto rapidi è giunto sul posto. Il soccorso è stato difficoltoso per la posizione del ferito, e per il sopraggiungere del buio che ha impedito il recupero con l'elicottero.  L'escursionista è stato prima riportato al piano di imbarco con un recupero tramite  verricello. Quindi trasportato per il ricovero all'ospedale  Maggiore con trauma cranico.  
Le condizioni sono stabili e i medici escludono pericoli per la sua  vita.


I volontari del Soccorso Alpino sono impegnati attualmente in una campagna di sensibilizzazione verso le giovani generazioni sul modo di affrontare in sicurezza ogni tipo di montagna con lezioni frontali su basi ‘tecnico pratiche’ e questo  banalissimo incidente, dalle conseguenze però molto gravi, è stato preso ad esempio dai volontari , per spiegare agli allievi della scuola dell’obbligo le insidie e i pericoli,  che la montagna nasconde e minaccia. Di fianco alla grande  generosità ambientale la  montagna riserva infatti anche ai più assidui ed esperti frequentatori  spiacevolissime sorprese che impongono a chi la vuole frequentare una costante attenzione e l’avvertenza  di non abbassare mai la guardia.

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