sabato 29 giugno 2013

I Parchi si accordano per la gestione della fauna: Tra le attività oggetto dell'intesa il tema della filiera delle carni di selvatici.



La Provincia informa:

Approvato il 17 giugno 2013 dal Consiglio Provinciale il protocollo d'intesa tra la Provincia di Bologna e l'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Orientale per l'armonizzazione delle politiche faunistiche nei cinque parchi regionali del territorio provinciale. Il documento riprende i contenuti di un analogo protocollo sottoscritto nel 2009 tra la Provincia di Bologna e i Consorzi di gestione dei cinque parchi regionali - Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, Laghi di Suviana e Brasimone, Storico di Monte Sole, Corno alle Scale, Abbazia di Monteveglio - che ha consentito in questi anni di operare nelle rispettive autonomie con obiettivi comuni portando benefici per l'intero territorio provinciale.
Tra le novità del nuovo accordo vi è la “filiera delle carni di selvatici”, un tema che si è posto all'attenzione degli enti pubblici a seguito dell'obbligo di conferire tutte le carcasse di animali abbattuti in controllo ai centri di lavorazione specificamente autorizzati e quindi della necessità di destinare le carni di selvatici alla commercializzazione. Con questo accordo sarà possibile valorizzare un prodotto di alta qualità, in un contesto di tracciabilità e di assoluta garanzia per il consumatore.
Le altre attività oggetto dell'intesa riguardano i censimenti degli ungulati, i piani di controllo, le eventuali catture, il conseguimento delle densità compatibili, le forme di caccia, i rapporti con gli ambiti privati, la prevenzione e il risarcimento dei danni alle imprese agricole, la formazione dei volontari, la ricerca di innovazioni e la promozione del patrimonio faunistico, la mitigazione degli incidenti stradali, la condivisione dei dati statistici e l'analisi dei fenomeni attraverso l'Osservatorio faunistico.
Da questo accordo rimane escluso il Parco della Vena del Gesso Romagnola che ricade solo per una parte della sua superficie in provincia di Bologna e che per la gestione rientra nella macro area n. 5 denominata “Romagna”.

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