Di Andrea Defranceschi (nella foto), capogruppo Movimento 5
Stelle in Regione:
Ed eccoci
pronti all’ennesimo depotenziamento di un organo di controllo: il CORECOM.
Ennesimo parcheggio di persone nominate dal partito che faranno il bene del
partito. E a dirlo non siamo noi 5 stelle, ma la legge regionale istitutiva
del CORECOM, che prevede che il presidente e i consiglieri dell’organo di
controllo che dovrebbe vegliare non solo sulla correttezza dell’informazione
politica, ma anche e soprattutto sulle corrette pratiche del suo svolgimento,
avvenga per nomina politica.
Il
Presidente, in questo caso la stimata professoressa Giovanna Cosenza, l’unica
notizia positiva in questa distribuzione di poltrone, avviene per nomina
diretta del Presidente della Giunta, cioè il governatore Vasco Errani, mentre i
consiglieri saranno proposti uno dalla maggioranza e uno dall’opposizione,
anche se in questo caso, il candidato proposto da Manes Bernardini è più a
sinistra del Pd: oltre a essere uomo della giunta Imbeni, è stato anche
vicepresidente di ASSICOOP, e sistemato dalla politica in varie poltrone,
passando per cooperative, consigli di amministrazione e banche, senza farsi
mancare una vicepresidenza rispettivamente in SAB e UNIPOL. Nomina che si
addice perfettamente per posizionare amici della casta che non si sa più dove
collocare. Con in aggiunta il dettaglio che questo sarebbe il candidato che
dovrebbe rappresentare l’opposizione.
I curricula,
presentati in fretta e furia nell’unica commissione disponibile a un giorno
dalla scadenza delle proposte di candidature, non vengono discussi, ma se ne
prende semplicemente atto in base all’ammissibilità dei requisiti. E questo
perché? Per assicurarsi di tenere sotto controllo l’organismo di controllo. Il
Pd propone, ci si mette d’accordo e le nomine si avallano, per poi essere
approvate con un’elezione solo formale nella prossima seduta assembleare.
Poltrone
che, è il caso di dirlo, sono molto succulente: l’indennità mensile del
presidente del Corecom è pari al 45% spettante al consigliere che l’ha
nominato, ovvero un bel 45% dello stipendio di Errani, mentre per
i consiglieri ordinari equivale al 30% dei loro proponenti Monari e Bernardini.
Per quanto
riguarda il M5S, abbiamo volutamente scelto di non presentare candidati
perché non ho nessuna intenzione di partecipare ad alcuna spartizione, né tantomeno
alla mediazione che questa farsa impone. La selezione dei curricula dovrebbe
avvenire per bando pubblico. Avevamo pensato di lanciare la proposta
on-line, aperta a tutti quelli che avessero i requisiti richiesti dalla legge
regionale ma disattesi nella pratica, ovvero, tra le altre: non appartenere in
nessuna maniera a un partito o movimento politico (cosa oggi impossibile,
avvenendo la nomina per vie politiche), né a organismi che in qualche modo
potrebbero influenzarne il potere di controllo. Ma poi capendo meglio come
(non) funziona il Comitato, entrarci sarebbe stata l’ennesima presa in giro,
per cui presenteremo la nostra proposta di legge di riforma, partendo
proprio dalle nomine.
Anche
perché, si scoprirebbe che il CORECOM potrebbe essere ben più influente di
quanto non si creda. Oltre alle funzioni delegate dall’AGCOM, infatti, avrebbe
anche delle funzioni proprie, che andrebbero dalla distribuzione delle
frequenze radiotelevisive, fino alla gestione del mercato della comunicazione
in tutti i suoi aspetti. Insomma, cose che disturberebbero molti poteri
forti della nostra Regione, che invece di controllarsi a vicenda, vanno a
braccetto. Tutte cose di cui discuteremo senz’altro martedì in aula”.
RispondiEliminaDovrebbero andare a casa tutti anche nelle regioni. comuni e provincie oltre che in parlamento e ricominciare veramente da zero con più equità ed onestà.
Sarà una gara dura altrimenti uscirne. E' logico che i partiti tutti i nuclei dei partiti, agevolano solo e da sempre come è di abitudine del PD quelli che li sostengono e che gli leccano il c........ da sempre e dubito che cambierà. Caro Defranceschi vai avanti.
Bravo De Franceschi
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