inizio cerimonia di inaugurazione |
In
occasione della Festa dello Sport il sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha
inaugurato la ‘Pista pedociclabile’ che collega Lama di Reno a Pian di Venola,
e la ‘ passerella rinnovata in toto’, uno dei simboli del capoluogo più cari ai
marzabottesi.
Il sindaco saluta i convenuti. A sinistra
l’assessore
allo sport Orsi
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Il
sindaco chiama a parlare l’Ing. Perretti
(a destra del sindaco) e l’Ing.
Pedone (a sinistra)
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Il Sindaco
Romano Franchi ha poi affermato che “l’intervento di recupero della
Passerella è stato effettuato grazie ad un finanziamento che riguarda le opere
di compensazione della Variante di Valico. L’opera è stato progettata dall’Ing.
Antonio Perretti, il quale ha dimostrato grande professionalità,
capacità, ma soprattutto lo ha fatto con grande passione”. La ditta
di riferimento è stata la COSEUR.
taglio del nastro |
Il Sindaco
ha poi parlato della pista pedociclabile, che è collegata alla Passerella
perché la attraversa. Egli ha affermato che è “un progetto programmato da
tempo dalla Comunità Montana, e che doveva partire da Lama di Reno e arrivare
fino a Riola. Dopodichè una parte del finanziamento è stato tagliato, e con
quello che è rimasto, che è in parte finanziato dalla Regione E.R. e dal Comune
di Marzabotto, è stato realizzato il tratto che va da Lama di Reno fino a Pian
di Venola”. Egli si è detto fiducioso di ricevere qualche altra risorsa per
poter arrivare almeno fino a Sperticano. Da Sperticano a Pioppe il percorso che
costeggia il fiume è già abbastanza sistemato e percorribile in bicicletta.
il pubblico invade la passerella inaugurata |
La
progettazione della pista pedociclabile è stata curata dalla Comunità Montana,
rappresentata per l’occasione dall’Ing. Emilio Pedone. L’opera è stata realizzata
dall’impresa Tovoli.
L’Ing.
Perretti ha poi preso la parola affermato che non è stato possibile
rintracciare dati precisi sull’origine della Passerella. Però di certo ha più
di 100 anni. Perretti ha affermato che “questa passerella è un gioiello di
ingegneria, perché nella sua semplicità ha comunque lo spirito dei ponti
ottocenteschi, di quelli francesi in particolare. Le ricerche storiche che
abbiamo fatto ci hanno indirizzato –questa è una mia ipotesi – verso il gruppo
di progettazione dell’Ing. Protche colui che ha progettato la ferrovia
Porrettana, un’altra opera d’arte della zona”.
la passerella dopo l’inaugurazione
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