mercoledì 8 maggio 2013

Lagaro: gli studenti dell'obbligo ci sono e vogliono studiare. Manca però la scuola.





Il tema della scuola di Lagaro è approdato all’attenzione della Giunta Regionale a seguito di una ‘interrogazione’ del consigliere regionale del PDL Galeazzo Bognami.  
La scuola, collocata in un edificio di proprietà della Curia di Bologna, è stata ‘sfrattata’. Lo sfratto sarebbe dovuto ad una richiesta di aumento non accettato, ma soprattutto al fatto che l’immobile necessita di urgenti e impegnative opere di messa a norma, in particolare per quanto riguarda gli adeguamenti della struttura alle normative antisismiche.
 La possibili soluzione in campo, ha riferito Andrea Donati di ‘La Voce’, per garantire agli studenti dell’obbligo della frazione di assolvere al proprio dovere scolastico,  potrebbero essere: l’amministrazione comunale potrebbe effettuare a sue spese le opere di normalizzazione occorrenti, in cambio di un nuovo contratto di affitto e potrebbe detrarre la spesa effettuata dagli onori di locazione (soluzione ritenuta poco probabile). Oppure un momentaneo trasferimento degli scolari delle medie di Lagaro al Polo Scolastico di Castiglione (ci sarebbero i presupposti e gli spazi), in attesa della costruzione di un nuovo fabbricato, un prefabbricato,  a Lagaro che ospiterebbe anche scuola materna e le elementari. Si deve però attendere i finanziamenti dal Ministero e lo sblocco del patto di stabilità. Cose non da poco.
A complicare I PROBLEMI il  fatto che, con il momentaneo accorpamento della scuola di Lagaro a  Castiglione, verrebbero persi posti di lavoro degli insegnanti. Altra soluzione prospettata, sarebbe il trasferimento a Camugnano, dove ci sono i locali scolastici ma non sufficienti alunni per riempirli (poco probabile però per la brutta strada da percorrere per il trasferimento in questa sede e quindi poco appoggiata dai genitori).

Insomma un bel  rebus divenuto urgente poiché l’anno scolastico 2013-14 è più vicino di quanto possa sembrare. Il ‘casino’, come qualcuno lo ha chiamato, attende una risposta e soprattutto una soluzione in tempi brevissimi.

Evidentemente nell’intento di essere d’aiuto, Galeazzo Bignami (nella foto), ha scritto alla Giunta Regionale nella sua interrogazione:  

nonostante il rigetto del ricorso presentato dal Comune di Castiglione dei Pepoli  per cui lo sfratto  alla Scuola media comunale di Lagaro diverrà esecutivo il primo del prossimo luglio, non risulta allo scrivente siano state intraprese iniziative utili alla risoluzione della vicenda.

Considerato che attualmente esistono due ipotesi di progetto per la realizzazione di edifici scolastici. Una richiede la spesa di circa 800.000 euro, da finanziarsi con bando del Ministero della Pubblica Istruzione, mentre il secondo prevede la collocazione degli studenti in strutture prefabbricate, per le quali oltretutto non è stato ad oggi individuata un’area adatta.

Interrogo la Giunta Regionale per sapere,  quali iniziative la Regione Emilia Romagna ha intrapreso per dare riscontro alle ‘legittime’ esigenze della comunità locale, facendo conoscere dove verrà collocata il prossimo anno la Scuola media oggi posta a Lagaro . Inoltre si chiede se sussistono le condizioni per sostenere un intervento realizzato dall’Amministrazione comunale con il contributo o il finanziamento della Regione per dare corso alla realizzazione di quest’opera.


2 commenti:

  1. Sembra che da quest'aticolo non ci siano responsabilità da parte della Curia.

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  2. concordo col commento precedente. la responsabilità della curia è pressochè totale. la storia della sismica è l'ultima 'scusa' per continuare una guerra con gli abitanti di Lagaro (e non col Comune, attenzione). guerra intrapresa da una curia integralista che non ascolta nemmeno la nuova 'linea' del Papa, ma riesce nel magnifico risultato di svuotare una parrocchia e sfrattare una scuola. Bignami, come sempre del resto, conosce solo parte delle storie e utilizza le notizie 'clamorose' per un po' di notorietà.

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