Il tema della scuola di Lagaro è approdato all’attenzione
della Giunta Regionale a seguito di una ‘interrogazione’ del consigliere
regionale del PDL Galeazzo Bognami.
La scuola, collocata in un edificio di proprietà della
Curia di Bologna, è stata ‘sfrattata’. Lo sfratto sarebbe dovuto ad una
richiesta di aumento non accettato, ma soprattutto al fatto che l’immobile necessita
di urgenti e impegnative opere di messa a norma, in particolare per quanto
riguarda gli adeguamenti della struttura alle normative antisismiche.
La possibili soluzione in campo, ha
riferito Andrea Donati di ‘La Voce’, per garantire agli studenti
dell’obbligo della frazione di assolvere al proprio dovere scolastico, potrebbero essere: l’amministrazione comunale potrebbe
effettuare a sue spese le opere di normalizzazione occorrenti, in cambio di un
nuovo contratto di affitto e potrebbe detrarre la spesa effettuata dagli onori
di locazione (soluzione ritenuta poco probabile). Oppure un momentaneo
trasferimento degli scolari delle medie di Lagaro al Polo Scolastico di
Castiglione (ci sarebbero i presupposti e gli spazi), in attesa della
costruzione di un nuovo fabbricato, un prefabbricato, a Lagaro che ospiterebbe anche scuola materna
e le elementari. Si deve però attendere i finanziamenti dal Ministero e lo
sblocco del patto di stabilità. Cose non da poco.
A complicare I PROBLEMI il fatto che, con il momentaneo accorpamento
della scuola di Lagaro a Castiglione,
verrebbero persi posti di lavoro degli insegnanti. Altra soluzione prospettata,
sarebbe il trasferimento a Camugnano, dove ci sono i locali scolastici ma non
sufficienti alunni per riempirli (poco probabile però per la brutta strada da
percorrere per il trasferimento in questa sede e quindi poco appoggiata dai
genitori).
Insomma un bel rebus divenuto urgente poiché l’anno
scolastico 2013-14 è più vicino di quanto possa sembrare. Il ‘casino’, come
qualcuno lo ha chiamato, attende una risposta e soprattutto una soluzione in
tempi brevissimi.
Evidentemente nell’intento di essere d’aiuto, Galeazzo Bignami (nella foto), ha scritto alla
Giunta Regionale nella sua interrogazione:
nonostante il rigetto del ricorso presentato dal
Comune di Castiglione dei Pepoli per cui
lo sfratto alla Scuola media comunale di
Lagaro diverrà esecutivo il primo del prossimo luglio, non risulta allo
scrivente siano state intraprese iniziative utili alla risoluzione della vicenda.
Considerato
che attualmente esistono due ipotesi
di progetto per la realizzazione di edifici scolastici. Una richiede la spesa
di circa 800.000 euro, da finanziarsi con bando del Ministero della Pubblica
Istruzione, mentre il secondo prevede la collocazione degli studenti in
strutture prefabbricate, per le quali oltretutto non è stato ad oggi
individuata un’area adatta.
Interrogo
la Giunta Regionale
per sapere, quali iniziative la Regione
Emilia Romagna ha intrapreso per dare riscontro alle ‘legittime’ esigenze della
comunità locale, facendo conoscere dove verrà collocata il prossimo anno la
Scuola media oggi posta a Lagaro . Inoltre si chiede se sussistono le
condizioni per sostenere un intervento realizzato dall’Amministrazione comunale
con il contributo o il finanziamento della Regione per dare corso alla realizzazione
di quest’opera.
Sembra che da quest'aticolo non ci siano responsabilità da parte della Curia.
RispondiEliminaconcordo col commento precedente. la responsabilità della curia è pressochè totale. la storia della sismica è l'ultima 'scusa' per continuare una guerra con gli abitanti di Lagaro (e non col Comune, attenzione). guerra intrapresa da una curia integralista che non ascolta nemmeno la nuova 'linea' del Papa, ma riesce nel magnifico risultato di svuotare una parrocchia e sfrattare una scuola. Bignami, come sempre del resto, conosce solo parte delle storie e utilizza le notizie 'clamorose' per un po' di notorietà.
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