Il consiglio comunale (nella foto) ha approvato la programmazione
economica del comune per il 2013, proposta dalla Giunta, con il voto favorevole
della maggioranza e il no delle opposizioni. Queste hanno motivato la scelta
del pollice verso con la fondamentale
differenza di vedute sulla proposta programmata per il settore ‘macro opere’.
In particolare il consigliere Salamone ha spiegato le
ragioni della contrarietà sull’intervento nell’area della ex area Alfa Wasseman
di Borgonuovo e ha criticato la ciclabile lungo la Porrettana da Pontecchio a
Borgonuovo perché ritenuta inutile e posizionata sulla direttrice sbagliata.
Marco Veronesi ha lamentato l’indifferenza della
amministrazione verso le sue richieste di miglioramento organizzativo alla
viabilità.
Critiche sono venute anche sulla spesa per la
cultura, orientata, secondo gli oppositori, verso operazioni che poco coinvolgono la cittadinanza sassese.
Vi sono stati anche confronti accesi e battibecchi tra i gruppi di opposizione che hanno reso palese come un futuro accordo in vista delle prossime amministrative sia ancora molto lontano.
Vi sono stati anche confronti accesi e battibecchi tra i gruppi di opposizione che hanno reso palese come un futuro accordo in vista delle prossime amministrative sia ancora molto lontano.
La proposta era stata presentata dall’assessore al bilancio Silverio Ventura (nella foto)
che ha indicato in una attenta conservazione della qualità e quantità dei
servizi la ragione principale della programmazione. Inoltre ha posto l’accento
sulla intensa attività di controllo fiscale (per il prossimo anno si prevede un introito da evasione di 920.000 euro da
controlli Ici e Irpef).
Ha poi messo in evidenza come il Comune di Sasso Marconi
si trovi in una situazione favorevole riguardo al carico fiscale poiché un
attento controllo sulla spesa ha consentito all’ente di non applicare il
massimo delle aliquote Imu e Irpef ( non hanno subito aumenti) e di contenere
l’indebitamento. Ciò , ha precisato l’assessore,
consentirà ai futuri amministratori di ereditare una situazione non ingessata e
di avere quindi ancora margine di autonomia operativa.
La novità principale è l’entrata in funzione
della ‘Tares’, la nuova tassa che dovrà
sostenere la spesa per i rifiuti e i
servizi indivisibili ( illuminazione pubblica, manutenzione strade ecc).
Abbiamo chiesto a l’assessore di chiarirci che cosa
è questa novità:
“L’introito
dovrà coprire il costo della raccolta e dello smaltimento rifiuti (la Tarsu
precedente), cui si aggiunge una quota annuale fissa di 0.30 centesimi a mq di
abitazione. Ad esempio per 100 mq si
pagano quindi 30 euro. Questo introito aggiuntivo
compensa l’ennesimo disimpegno statale verso le autonomie locali. Ormai
possiamo dire che il contributo statale è uguale a zero.”
Lei ha detto che in alcuni casi la Tares potrebbe essere di importo inferiore rispetto alla
defunta Tarsu. E’ vero ?
“A
differenza della Tarsu, che aveva come unico parametro di calcolo la metratura
dell’immobile di riferimento, la Tares
ha due indicatori per rilevare l’importo, la metratura e il numero dei
residenti nell’immobile. Questo ultimo indicatore può risultare un correttivo
riduttivo. Dai nostri calcoli approssimativi ma attendibili, il valore che
corrisponde al vecchio importo della Tarsu è un appartamento di 100 mq con tre
residenti. Quindi se siamo nel caso di 100 mq e due residenti, la Tares rifiuti
potrà avere un importo inferiore al precedente”.
In un momento come questo in cui la convinzione
generale è quella di una pesantezza insopportabile della tassazione a fronte di
servizi sempre meno efficienti, anche un piccolo aumento tributario non era da
evitare ?
“I
nostri servizi sono gli stessi e notoriamente apprezzati. Per il Comune non c’è
un aumento di introito ma semplicemente una compensazione irrinunciabile. Anche in questo caso non applichiamo
l’aliquota massima, ma la minima. Va poi
ricordato che il Comune è l’ente più vicino al cittadino. La comunità intera si
rivolge ad esso per ogni esigenza. Quindi
una riduzione di risorse è impensabile se non si opta per un disimpegno dell’ente. Semmai c’è da ridire
sul fatto che lo Stato ha ormai invertito i ruoli ed è il Comune che fa il ‘gabelliere
‘ a favore dello Stato. Voglio ricordare che molta parte degli introiti
dell’Imu sono destinati all’erario del Governo centrale”.
Come si paga la Tares?
“Per quest’anno, in cui siamo ancora in fase di rodaggio, si è deciso di riscuotere in tre tranches: le prime due, a giugno e a settembre, del 35% del totale utilizzando i dati di calcolo della vecchia Tarsu. A dicembre il conguaglio calcolato come Tares. Il famoso ‘0.30 cent’, tanto per semplificare e volutamente ironizzo, verrà pagato a parte con un F24 allo Stato che poi ci restituirà in toto”.
Ma perché tale assurdità ?
“Lo
Stato vuole accertare l’entrata dei singoli
comuni per valutare se l’introito totale non sia superiore al valore del suo taglio
a danno dell’ente locale”.
Alla seduta consigliare per l’approvazione del
bilancio non era presente, per motivi di salute, il consigliere del gruppo
misto Pietro Fortuzzi, sottoposto in questi giorni ad una operazione clinica.
Gli facciamo anche noi gli auguri di una pronta guarigione.
Lo stato riduce i trasferimenti ai comuni nel tentativo di far sì che questi sprechino meno soldi in stupidaggini ed in scelte clientelari, poi per contro, si permette ai comuni di aumentare le aliquote locali e di inventarsi nuove tasse perché nulla cambi e si continui a sprecare come prima e più di prima , se questa non è una presa per i fondelli dei sudditi contribuenti che in una situazione di crisi economica finiscono con il dover pagare due volte, una prima volta allo stato centrale che si guarda bene dall’abbassare le sue tasse, ed una seconda volta ai comuni.
RispondiEliminaNaturalmente da qui a dicembre dobbiamo capire cosa ci rimane in portafoglio a casa nostra.
RispondiEliminaPrimo, pensiamo a casa nostra e a dare da mangiare ai nostri figli ed affini, poi se rimane qualcosa ve li diamo, altrimenti cominceremo da ora ad attivarci per comunicare a tutti i cittadini, la possibilità eventuale di un inizio di sciopero fiscale. Siamo entrati nell'ottica che ciò potrà accadere.
Abbiamo capito alla grande che al 'IMU serve innanzitutto a rimpinguare le casse dello stato, per i propri stipendi, vitalizi e pensioni mega d'oro. Mentre per i servizi ai cittadini, daranno le brustoline vuote.
RispondiEliminaSe l'IMU serve per pagare gli stipendi a i parlamentei ecc. ecc. la TARES servirà a pagare le loro bonus-uscite migliardarie.
Per noi naturalmente che rimarrà ben poco, nemmeno l' accquisto del panettone a dicembre e se non saremmo in grado di pagare, naturalmente ci sarà chi ci manderà equtalia a pignorarci la casa. Non lasciatevi condizionare che mandino anche il padreterno perchè in casa ci sarà qualcuno armato di fucile......poi voglio vedere come va a finire. Non abbiate paura.....loro hanno più paura di noi, se cominciamo a non pagare più niente. Coraggio !!!!
Vedo, colgo, sento che il pentolone é pronto, il popolo é esasperato come nel '40. Se continua a bollire và di fuori il contenuto e qualcuno si scotta. MAGARI FOSSE GIUNTA L'ORA!
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