Remo Guadalti |
A incontrare
amici e compagni nella piazzetta di Borgonuovo e a Sasso Marconi per parlar di
politica, si rileva sgomento e smarrimento per quel che sta succedendo al PD.
Mi chiedo
che fare?
Un punto
fermo non me lo potrà togliere nessuno.
Io non ci
starò in un partito o in un organizzazione politica futura dove potranno aver
peso persone come i ‘franchi tiratori delle votazione di Prodi’, o coloro
che pensano e agiscono come chi ha prodotto la 'soluzione Marini'.
Io non
rinuncerò al sogno del progetto politico che proviene dall'Ulivo e di un PD
dove poter ancora realizzare un riformismo plurale, aperto e di sinistra.
Le mie
energie, il mio impegno andranno là dove si realizzeranno le condizioni di un
cambiamento di forme e modalità guidate da politiche di sinistra.
Cambiare
tutto? Anche il PD?
Può darsi,
se necessario per cambiare e cioè fare diversamente.
Il prossimo
congresso del Partito Democratico, che auspico imminente, assieme ad altri
spazi per nuove proposte politiche, sarà l'ambito della ricerca e del
confronto per le necessarie scelte
future.
Almeno per
quanto mi riguarda.
FINALMENTE UN UOMO APPARENTEMENTE RAZIONALE.
RispondiEliminaLeggete i commenti qui sotto! http://notiziefabbriani.blogspot.it/2013/04/doppio-incarico-lonorevole-fabbri-sotto.html?m=1
RispondiEliminaScissione inevitabile, nel PD vedo tre anime troppo diverse per poter stare insieme, ora nemmeno il collante dell'odio verso Berlusconi riesce a tenerle unite.
RispondiEliminahttp://affaritaliani.libero.it/sondaggi/vota.html?pollId=3431
RispondiEliminase si incazzano anche i radical chic...buona camicia a tutti
RispondiEliminahttp://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2013/22-aprile-2013/proteste-circolo-pd-dirigente-avete-ragione--212786717263.shtml