martedì 19 febbraio 2013

Il giovane ustionato alla Ravaglioli non è in pericolo di vita.



Foto dal web

Il giovane operaio i rimasto coinvolto nell’esplosione di  una postazione di verniciatura della Ravaglioli di Pontecchio Marconi  non è in pericolo di vita.

Le sue condizioni sono comunque molto preoccupanti poiché la fiammata dell’esplosione gli ha causato ustioni di terzo grado nel settantacinque per cento del corpo e conseguenti forti ripercussioni  di carattere psicologico.
Lo ha riferito il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti nell’ illustrare  un ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare PDL Lega in cui, oltre alla solidarietà per il 33enne ferito e per la sua famiglia, si chiedeva che una delegazione del Consiglio comunale visitasse il ragazzo,  ricoverato a Cesena,  per garantirgli pieno appoggio nel suo difficile ritorno alla vita normale.

Il testo dell'Ordine del Giorno.
Il sindaco ha assicurato che, appena saranno rese possibili le visite, verrà dato corso alla richiesta.  Ha inoltre informato che è ancora in corso l’indagine per far piena luce sull’accaduto e tutte le verifiche sulla sicurezza poiché la prosecuzione dell’azienda è condizionata dalla ripresa delle verniciatura. Ha ricordato che la verniciatura è condizione indispensabile per l’assemblaggio dei ‘complessivi meccanici’ realizzati nello stabilimento. L’interruzione della verniciatura, blocca di fatto tutta l’attività del polo produttivo di Pontecchio.

Si è saputo inoltre che il secondo operaio coinvolto nell’incidente, un 51enne di Vergato, è rimasto ferito agli arti superiori nel tentativo di allontanare il compagno di lavoro dalla fiammata. Le sue condizioni sono abbastanza buone.

Il consigliere di opposizione Eugenio Salamone, ispiratore dell'ordine del giorno, ha voluto sottolineare di sentirsi particolarmente vicino al giovane opeario della Ravaglioli per aver vissuto un anno fa, il 16 febbraio del 2012, una esperienza simile. Fu infatti coinvolto in un tragico incedente stradale a Pontecchi Marconi e solo la sua forte fibra e il fondamentale aiuto dei tanti amici che gli sono sempre stati vicino, gli  hanno permesso, anche se con forti difficoltà, di tornare alla vita di tutti i giorni. 

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