La ditta per
cui lavorava è fallita ed ha chiuso lasciando senza lavoro tutti i suoi dipendenti.
Uno di questi si è prestato a lavoretti di manutenzione pur di mantenere la
famiglia. I soldi non bastavano, per cui ha cercato di arrotondare dandosi al
furto. Lo stratagemma non poteva però
passare inosservato a lungo, per cui l’uomo è stato sorpreso sul fatto ed è
finito nei guai. I Carabinieri di Borgo Panigale
l’hanno arrestato in flagranza di reato con l’accusa di tentato furto in
abitazione.
L’operaio,
un elettricista trentanovenne, fino a un
paio di anni fa lavorava alle dipendenze di una ditta adibita all’installazione
d’impianti elettrici. Poi l’azienda, per la crisi, nell’arco di pochi mesi, ha chiuso per
fallimento. La necessità di mantenere una famiglia, tra cui due bambini
piccoli, di sei e tredici anni, ha spinto il 39enne a ‘riciclarsi’ come ‘tuttofare
a domicilio ’, effettuando sporadicamente piccoli lavori, anche in ‘nero’. La
nuova attività gli consentiva di lavorare indisturbato all’interno di
appartamenti e villette di campagna. I
proprietari, infatti, fidandosi della persona, non rimanevano nemmeno in casa,
ma lasciavano l’abitazione nelle mani dell’elettricista. Come si sa ‘ l’occasione
fa l’uomo ladro’, così il 39enne, oltre a riparare gli impianti elettrici , ha
cominciato a frugare dentro i mobili alla ricerca di oggetti preziosi. I furti sono proseguiti per due anni fino a
ieri mattina alle 8, quando un cittadino
di Castel Maggiore ha telefonato al 112 dicendo di aver sorpreso un ladro nel
proprio appartamento. L’elettricista era stato ingaggiato per ripristinare
l’impianto elettrico della cantina, unico locale in cui gli era stato
consentito di accedere, in quanto la porta che conduceva agli altri locali era
chiusa e priva di chiave. Il proprietario, uscito da casa per commissioni, quando è rientrato, ha trovato l’elettricista
in camera mentre stava frugando all’interno dei cassetti. Il trentanovenne,
indossando un paio di guanti in lattice per non lasciare impronte, aveva scassinato
la serratura della porta chiusa a chiave ed era entrato nella abitazione . La
perquisizione personale ha permesso ai Carabinieri di trovare una serie di oggetti preziosi che
l’artigiano aveva riposto all’interno del suo zainetto, alcuni dei quali provenivano
proprio dalla abitazione in cui stava lavorando. Il proprietario, infatti, si
era già accorto, da una ventina di giorni, di aver subito il furto di gioielli
e orologi. Gli altri oggetti preziosi erano stati rubati a una donna di Bologna che aveva ingaggiato l’uomo per i soliti lavoretti di manutenzione.
La refurtiva veniva rivenduta presso i ‘Compro Oro’ della zona con un ricavato
medio di circa 500 euro mensili.
Il 39enne è
stato portato in Tribunale , dove sarà giudicato col rito direttissimo.
Da il Comando Provinciale dei
Carabinieri di Bologna
Non é un ladro, é un disperato. Ladri sono i politici che hanno azzerato l'economia arricchendosi esageratamente. VOTA SCHEDA NULLA VOTA SCHEDA NULLA VOTA SCHEDA NULLA.
RispondiEliminaConcordo, poi mi chiedo:
RispondiEliminaperché quando beccano un extracomunitario, vedi articolo sul ladro proveniente dalla mongolia preso con le mani nel sacco, di venerdi scorso letto su questo blog, magari già con tanti precedenti penali, vengono semplicemente denunciati in attesa di un processo che chissà quando ci sarà mentre questo l'hanno portato direttamente in tribunale? Giustizia con 2 pesi e due misure?
che schifo