Che bello andare
in piscina in questi giorni di inverno in cui la neve e il gelo impediscono l’attività fisica all’aria aperta.
Immergersi nell’acqua tiepida della vasca, dare libero sfogo alle proprie
capacità e liberare il corpo dell’energia che la vita sedentaria vi accumula:
una liberazione impagabile e una sensazione rigenerante.
Peccato però
che della bellezza e della utilità fisica dell’attività in acqua se ne siano
accorti in molti e la piscina di Sasso Marconi è insufficiente a soddisfare
tutte le richieste di utilizzo.
Anche gli
amministratori del comune di Sasso Marconi hanno rilevato tale carenza tant’è
che hanno progettato di realizzare una nuova piscina nell’area sportiva di Ca’
De Testi, più capace e moderna.
Ma
probabilmente, come è risaputo, le disponibilità economiche degli enti locali
sono piuttosto compresse, per cui pare che il tutto sia rimandato a momenti
migliori.
A lamentare
difficoltà di utilizzo della piscina alcuni frequentatori di Marzabotto i quali giungono dal loro paese
per tuffarsi nelle acque riposanti della piscina ma, con loro sorpresa, di
frequente la trovano occupata a tal punto da dover desistere.
Abbiamo
girato la ‘garbata lamentela’ agli uffici comunali e ci è stato spiegato che in
effetti tutti i pomeriggi dalle 16 alle 20, dal lunedì al venerdì la piscina è ‘murata’
per i corsi a favore delle varie categorie di utilizzatori. Al mattino è spesso
utilizzata dalle scuole, ma per altri intervalli della giornata e il sabato e
la domenica è previsto il ‘nuoto libero’ . Lo stesso comune di Marzabotto, in
convenzione, ha un proprio spazio per i corsi scolastici e non.
A queste indicazioni
gli utilizzatori delusi precisano: “ In pratica il nuoto libero è previsto, ma
poi non è praticabile”. E spiegano: “Noi ci andiamo al sabato dopo una
settimana di lavoro. Quando entriamo troviamo molte corsie occupate e riservate
all’idrobike . Solo due corsie sono assegnate al nuoto libero che però sono
quasi sempre utilizzate da bambini che con un istruttore privato si avvicinano
a questo sport e nuotare in presenza di principianti è impossibile. Vorremmo
non essere fraintesi. Non intendiamo criticare questa attività, siamo tutti
papà e mamme e quindi vediamo con molto piacere e partecipazione il fatto che i bambini si avvicinino a una
disciplina così salutare come quella del nuoto. Però non intendiamo pagare un
biglietto per una attività che poi in pratica non riusciamo a fare”.
Che dire, se
non che il nuoto è uno sport primario e molto praticato nella valle del Reno perciò
c’è da sperare che ‘ i tempi migliori’ per una nuova piscina non siano troppo lontani.
Indubbiamente una sola piscina per la Valle del Reno risulta ovviamente insufficiente e bene il dott. Fabbriani a portare questo tema all'attenzione di chi dovrebbe occuparsene.
RispondiEliminaDetto questo poi, ciò che pare venga contestato non è tanto il diritto di adulti e bambini di frequantare corsi, colettivi o individuali, ma che quanto meno venga prevista la possibilità di rimborso del biglietto di ingresso ai nuotatori che non riuscissero a trovare neppure una corsia dedicata unicamente al nuoto libero nella giornate in cui questo è previsto, ove anche queste risultassero già utilizzate da corsi individuali.
In alternativa si potrebbe prendere atto che la pratica del nuoto libero risulta eccessivamente difficoltosa o limitata e pertanto indirizzare chiaramente questi sportivi verso altre piscine dove al pagamento di un biglietto possa corispondere l'effettiva possibilità di fare nuoto libero in serenità.
se non sbaglio a vergato hanno un progetto di piscina dentro a qualche cassetto.
RispondiEliminaper risparmiare soldi propongo che possiate contattare quel comune e farvelo cedere.
Tanto lì mancano sempre i soldi per la sua realizzazione.
A vergato non fanno la piscina, ma il parcheggione da un milione l'hanno approvato e chissà quando lo finiranno.............
RispondiEliminaforse uno degli assessori di vergato che fa parte anche del comitato ferrovia porrettana ti potrà rispondere in maniera coerente ed esaustiva.
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