mercoledì 13 febbraio 2013

Black out chiude la Casa della Salute di Sasso Marconi.



Black out questa mattina, mercoledì 13 febbraio, alla Casa della Salute di Sasso Marconi per una interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica che ha costretto alla chiusura della struttura per circa due ore e al conseguente  blocco dei servizi erogati dal poliambulatorio. 
La pronta richiesta del personale  ha consentito l’immediato intervento dei tecnici della manutenzione e  il ripristino in breve tempo della  fornitura e della ripresa della funzionalità delle apparecchiature. 
Tutto è così tornato alla normalità e si è scongiurato il deterioramento  dei vaccini  custoditi in ambiente climatizzato a  temperature precise nella Casa della Salute, e il pericolo che dovessero essere buttati e sostituiti. 
I consiglieri comunali di minoranza Eugenio Salamone e Marco Veronesi,  , che da tempo non  lesinano critiche alla struttura, hanno appreso dell’incidente da un assistito  presente questa mattina negli ambulatori per sottoporsi a degli accertamenti clinici e che ha dovuto rimandare l’esame. Entrambi i consiglieri si sono subito allertati per conoscere la causa dell’improvviso black out. Il primo  ha dichiarato che sta cercando di capire se si tratta di un ulteriore caso di inadeguatezza tecnica venuta alla luce a un  solo mese dalla inaugurazione. il secondo ha preannunciato una richiesta al sindaco Stefano Mazzetti per essere informato in modo preciso in Consiglio Comunale.

5 commenti:

  1. Chi ben comincia e' a meta' dell'opera!

    RispondiElimina
  2. Sono imprevisti normali in qualsiasi struttura..... non incominciamo a voler fermare la neve con le mani.....

    RispondiElimina
  3. Anonimo delle 20.14, ma sei Bersani? Non siamo mica qui a fare gli esami del sangue con la calcolatrice!

    RispondiElimina
  4. VERGONA!!!!!!
    hanno inventato da motlo tempo i gruppi di continuità!!!!
    Capisco che lì non ci sono sale operatorie però come nel caso dei frigoriferi o di presenza di server informatici o comunque di tac o altre costose apparecchiature sanitarie che potrebberero venire compromesse.

    SVEGLIA!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  5. Anonimo del 13 febbraio delle 20,50
    Se con un gruppo di continuità pretendi di far funzionare oltre che i computer anche le altre utenze, frigo compresi hai idea di che potenza serva e cosa costi? E per quanto tempo possa continuare ad alimentarli?
    Gli ospedali hanno dei gruppi elettrogeni ed i gruppi di continuità sostengono le utenze solo per il tempo necessario per avviare questi gruppi elettrogeni, ma qui non mi sembra proprio il caso di metterli, sarebbe come sparare ad una mosca con un cannone.

    RispondiElimina