La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna e l'Associazione Culturale Civitas Claterna
hanno organizzato un convegno,
domani sabato 2 febbraio, alle 9,30, nella Sala Gnudi
della Pinacoteca Nazionale, in via Belle Arti 56 a
Bologna che mette a confronto nove antiche città
sopravissute fino ad oggi per i loro secolare abbandono: Claterna, Marzabotto,
Monterenzio, Veleia, Classe, Aquileia, Altino, Libarna e Luni.
Gli scavi del 1933 a Claterna (Archivio SBAER) |
“Cosa lega
Marzabotto a Luni, letrusco-celtica Monterenzio alle romane Claterna, Veleia e Aquileia?” si
chiede nella presentazione. “ Sono tutte città abbandonate già in antico o al
massimo nel Medioevo. Siti urbani di diversa origine e cronologia che, ironia
del destino, una morte precoce ha consegnato all’eternità. Se non fossero state
abbandonate, sarebbero oggi sepolte sotto metri di strati successivi e non
potremmo vederle, come non vediamo Felsina, la Bologna etrusca.
Per l’intera
giornata, studiosi ed esperti si confrontano sul rapporto tra ricerca
archeologica e valorizzazione, sulla fruibilità di queste aree archeologiche e
sull’eventuale ricostruzione degli ambienti antichi, edifici, strutture e
paesaggi che siano.
Si passerà
in rassegna il caso di Claterna, città romana lungo la via Emilia (nelle vicinanze di Ozzano) al centro da anni
di un importante progetto di valorizzazione, insieme ad alcune tra le più
grandi realtà archeologiche regionali e nazionali, da Libarna (Piemonte) ad
Aquileia (Friuli Venezia Giulia), dalla veneta Altino alla ligure Luni, oltre a
Marzabotto, Monterenzio, Veleia e Classe, in Emilia-Romagna.
Luoghi nei
quali la ricerca archeologica può produrre dati estensivi su interi comparti
urbanistici ed essere contemporaneamente il punto di partenza per interventi di
valorizzazione dal profondo significato storico e ambientale".
Il convegno
fa parte del progetto di valorizzazione dell'area archeologica di Claterna,
situata nel Comune di Ozzano dell'Emilia (BO) che vede l'Associazione Culturale
Civitas Claterna (formata dal Comune di Ozzano dell'Emilia, dal Gruppo IMA,
Industria Macchine Automatiche, e dal Gruppo Città di Claterna) operare in
convenzione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dellEmilia-Romagna,
e in particolare del progetto triennale per la valorizzazione del settore 11
sponsorizzato da CRIF S.p.a.
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