venerdì 11 gennaio 2013

Egiziano denunciato dai Carabinieri. Lo scorso agosto aveva incendiato un appartamento.



E’ stato uno dei dipendenti della ditta di pulizia a incendiare l’appartamento del ‘suo capo’ e a rubare 11.000 euro dell’azienda. Lo hanno appurato i Carabinieri dopo una indagine approfondita.
Lo scorso agosto, una palazzina di Granarolo dell’Emilia fu devastata dalle fiamme che si erano propagate in un appartamento del primo piano. Intervennero due pattuglie dell’Arma e i Vigili del Fuoco. L’edificio in parte andò distrutto e fu dichiarato inagibile. Non ci furono feriti. Gli accertamenti rilevarono che la porta dell’abitazione del primo piano era stata forzata e il locatario , un egiziano di 31 anni, verificò che gli erano stati rubati  11.000 euro e vari documenti identificativi, il tutto appartenente ai dipendenti, tutti egiziani, della sua ditta di pulizie. L’appartamento fu sequestrato.
Le indagini sono terminate ieri mattina e i Carabinieri hanno denunciato un 34enne egiziano per furto in abitazione e incendio

Ad incastrare l’uomo sono state le testimonianze di alcuni condomini che, la mattina dell’incendio, lo videro uscire per ultimo dall’appartamento. Inoltre, il derubato ha chiarito che la mattina del 27 agosto, il 34enne, che lavorava anche lui alle sue dipendenze, non si era presentato al lavoro. Dopo due giorni, l’imprenditore ha saputo che l’operaio era tornato in Egitto. La svolta nelle indagini che ha tolto ogni dubbio è arrivata a settembre quando gli investigatori dell’Arma sono stati  informati che alcune persone che si trovavano in Egitto avevano incontrato e parlato con il denunciato, il quale ha confessato loro di aver rubato gli 11.000 euro perché aveva bisogno di soldi, ma nei giorni seguenti aveva restituito l’intera somma ai familiari dei suoi colleghi di lavoro residenti in Egitto. L’incendio sarebbe stato un espediente per depistare le indagini e far credere ai suoi connazionali che il denaro era andato ‘in fumo’. Ad avvalorare ulteriormente le responsabilità dell’uomo è stata anche l’analisi dei tabulati del traffico telefonico relativi alla mattina del 22 agosto. Tra le 9 e le 9.34 circa, arco di tempo in cui fu avvistato l’incendio, il telefono del 34enne agganciava le celle radio base ubicate delle immediate vicinanze dell’appartamento bruciato.

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