sabato 26 gennaio 2013

Appennino: un aiuto che vi costa solo un po' di tempo libero.




Di Danilo Rasia, presidente dell'associazione PASSO PASSO.
Tel. 051.931283, cell. 333.4397349 oppure 3404602503.



Invito ad aderire al nostro programma finalizzato a incrementare il gruppo dei nostri volontari,  per  ‘uscite di tempo libero ’ di ragazzi con disabilità e con difficoltà di autonomia più o meno accentuate.
Si parte da una richiesta minima di impegno per una volta al mese, ma, se c’è spontanea disponibilità, si può andare senz'altro oltre, sempre pre-accordandosi liberamente.

Dopo una sperimentazione avviata lo scorso anno con VOLABO, quasi sicuramente saremo coinvolti come Associazione per una convenzione con l'ASC del Distretto di Casalecchio, appunto per un ‘volontariato organizzato’ in tal senso, in particolare per i territori di Sasso e Casalecchio.

Ma sulla base anche di altre buone esperienze, stiamo cercando di estendere questa opportunità pure su altri Comuni delle Valli del Reno e del Setta del Distretto di Porretta (da Marzabotto e Vado in poi...),  per configurare possibilmente anche qui pian piano un ‘Servizio di aiuto alla Persona’ (SAP), come fu chiamato a suo tempo in una delibera regionale, finalizzata appunto a promuovere un volontariato per il tempo libero di persone con disabilità .

La presenza di figure professionali-educative potrebbe essere prevista solo in termini di mediazione temporanea o per casi particolari che la dovessero richiedere.
L'obiettivo infatti è pure quello di rendere sempre più ‘normale’ che ragazzi con disabilità possano uscire e godere di opportunità interessanti e piacevoli per loro (anche in termini relazionali e in autonomia dalla famiglia), alla pari dei loro coetanei, per essere inclusi nel territorio e nella vita di tutti, comunque insieme ad altri, più o meno coetanei, disponibili ad una relazione amicale di reciprocità e di aiuto nei loro confronti. 

Facciamo presente che nel nostro attuale gruppo di volontari ce ne sono presenti alcuni particolarmente formati e ormai anche ‘esperti’, che hanno già preparato altri ad un coinvolgimento progressivo e proficuo per tutti e che quindi potranno essere punto di riferimento rassicurante e amichevole.

Chiediamo quindi la massima collaborazione per poter aggiungere altri volontari al nostro gruppetto attuale per estendere il più possibile questa nostra iniziativa, che vuole anche contribuire ad evitare il rischio che passi l'idea che le persone con disabilità possono ‘uscire’ e partecipare alla vita sociale solo con dei professionisti (retribuiti), da una parte ‘monetizzando’ eccessivamente l'aiuto a persone con disabilità e dall'altra togliendo spazio a quello che spesso potrebbe avvenire  semplicemente come normale solidarietà e normale relazione d'aiuto nel contesto sociale di vita o di appartenenza.

Il discorso vale anche per l'ipotesi di giovani studenti di ‘Scienze della formazione’ che potrebbero fare tirocinio con PASSO PASSO, che sarebbe in convenzione per questo con l'Università.


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