Con il titolo ‘Un altro show per la marocchina arrestata lo scorso 7
settembre ’, il Comando dei Carabinieri di Bologna ha diramato questa notizia
che crea notevoli perplessità:
Si è messa
nei guai un’altra volta la marocchina che lo scorso 7 settembre era stata
arrestata dai Carabinieri di Dozza per minaccia, violenza e oltraggio a
Pubblico Ufficiale.
Mercoledì
pomeriggio la giovane ha messo in scena uno show di fronte a una ventina di
persone e agli impiegati dell’ufficio postale.
Alle 12,40 alla
centrale operativa del 112 è giunta una telefonata da parte di una donna che lamentava
che il personale addetto agli sportelli dell’ufficio postale le aveva negato un
prelievo di denaro. All’arrivo dei Carabinieri la situazione era già ‘bollente’
e quando i militari si sono avvicinati la donna ha cominciato ad urlare contro
di loro, nonostante fosse stata lei che li aveva chiamati.
A quel
punto, i militari, di fronte all’incredulità dei presenti che guardavano
sbigottiti la scena, le hanno chiesto di esibire un documento di riconoscimento
e lei ha iniziato a ingiuriare chiunque, compreso i due pubblici ufficiali.
Per il perdurare
della situazione all’apparenza irrisolvibile, i Carabinieri l’hanno invitata a
salire a bordo del mezzo militare per essere accompagnata in caserma. Al
momento della partenza però, la marocchina è passata dalle parole ai fatti
sferrando un pugno al volto di un Carabiniere e prendendo a calci l’abitacolo
dell’Alfa Romeo.
Giunta in
caserma è stata arrestata per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e
lesioni personali. Dagli accertamenti è emerso che un impiegato le aveva negato il
prelievo perché la ragazza, inizialmente, aveva esibito il permesso di
soggiorno scaduto e, soltanto in seguito, aveva ottenuto il denaro mostrando la
sua carta d’identità che, essendo in corso di validità le consentiva di
concludere l’operazione.
Quanto
accaduto ieri pomeriggio è l’ultimo di una serie di episodi delittuosi iniziati
tre mesi fa.
Oltre all’arresto del 7 settembre scorso, la stessa era stata
denunciata anche nei giorni successivi: il 5 ottobre per furto aggravato, il 23 novembre per
rapina impropria e il 6 dicembre per estorsione.
Ieri
mattina, all’interno delle aule del Tribunale di Bologna, è stato celebrato il
rito direttissimo. La giovane dovrà scontare 8 mesi di arresti domiciliari.
Il militare ferito ha riportato 5 giorni di prognosi.
Incredibile ma
vero, aggiungiamo noi.
RispondiEliminaI tribunali sono forti con i deboli..... lasciatela in pace !!!
Questa marocchina ha capito come funzione il sistema giudiziario Italiano, visto i continui reati contestati.
RispondiEliminaNon credo che la condanna di 8 mesi in arresti domiciliari sarà rispettata. Quindi attendiamo il prossimo reato.
Francesco Indello
Ed i nostri politici (tutti)continuano a guardarsi bene dal fare leggi che ci permettano, magistratura permettendo, di liberarci da questi inutili fardelli rispedendoli al loro paese coattivamente, ciò sarebbe proficuo anche per tutti quegli immigrati che si comportano onestamente e che vedono la loro reputazione irrimediabilmente compromessa dal comportamento di questi loro connazionali.
RispondiEliminaMa con quale coraggio qualcuno scrive "lasciatela in pace"?
RispondiEliminaSpero sia ironico....altrimenti altro che legge sull'immigrazione, serve altro....
Tuo padre forse era andato in Belgio ma li lo avranno rispettato....
EliminaIl rispetto nei confronti degli altri, TUTTI, è un fatto di civiltà e democrazia quindi è nessuno può metterlo in discussione. Tuttavia suggerisco di non confondere il rispetto con la determinazione nei confronti di chi delinque o peggio persevera, anche per non creare l'impressione che comunque si può fare tutto e di più senza pena alcuna.
RispondiEliminaQuesto nostro atteggiamento denuncia lo sbando della giustizia ed i timore nella gente perbene a vivere liberamente e serenamente in tutte le situazioni della vita comune.
Pensiamo anche ai nostri figli che potrebbero in ogni momento essere coinvolti in atti di delinquenza impunita!
alan delon
...se il padre di qualcuno è andato in Belgio, o altrove a lavorare, e se lo hanno rispettato, allora è segno evidente che egli non ha certo rubato o malmenato poliziotti.
RispondiEliminail rispetto va meritato non è dato a prescindere, e se si vuole il rispetto, bisogna prima di tutto accettare le regole del paese in cui ci si trova...