La soluzione disegnata dai consiglieri del PDL. |
Il consigliere comunale del Terzo polo Pietro
Fortuzzi boccia apertamente la scelta del ‘tornello’ con cui regolare l’accesso
al sentiero di Monte Mario. La collina è fra le mete predilette dei camminatori
e dei bikers per la sua indubbia
ricchezza ambientale e per i lunghi e
affascinanti tracciati che offre.
Ultimamente i proprietari hanno chiuso l’accesso, decisi ad evitarsi eventuali
responsabilità per incidente. Chi discendeva la pendice in bici raggiungeva
velocità elevate . Pare inoltre che la decisione sia stata presa dopo
confronti verbali poco civili con chi
riprendeva coloro che non avevano le attenzione ritenute doverose. Ne è seguita
una decisa e stavolta educata, richiesta di riapertura da parte di tutti gli
utilizzatori anche perché il sentiero fa parte di una rete escursionistica
tracciata in cartine internazionali e utilizzata anche da molti stranieri. La
risposta dei proprietari è stata quella di consentire il transito ai pedoni, ma
non ai bikers e la selezione si effettuerà installando nel cancello di ingresso
di via Setta appunto un tornello.
La soluzione è stata accettata come risolutrice sia
dall’amministrazione comunale sia dall’opposizione di centro desta, Lega PDL,
che anzi aveva avanzato tale proposta, e persino da una associazione di
ciclisti soddisfatti per i tracciati alternativi e altrettanto invitanti
offerti dalla collina.
Ha invece espresso perplessità Valerio Brecci del
CSI che ha ricordato al sindaco Stefano Mazzetti, in una riunione della
consulta, l’importanza del tracciato utilizzato da molti stranieri e che la collina è da
considerarsi certamente privata ma anche , come vuole la Costituzione,
patrimonio collettivo per la sua indubbia ricchezza ambientale.
A queste posizioni si è aggiunto un comunicato di
Fortuzzi. Nel suo nuovo volantino distribuito nei servizi pubblici del paese
dal titolo ‘ SOLIDARIETA’ E SALUTE PER TUTTI’ scrive:
In merito alla ‘improvvisa e immotivata chiusura in località
Quiete del sentiero che va a Monte Mario, dichiaro che la soluzione di tale problema debba tener conto
di TUTTE quelle persone , famiglie, società sportive
, che da tanto tempo utilizzavano quello splendido luogo , ora chiuso, per le
loro scampagnate a piedi o in bicicletta. Ribadisco, con forza, che non ci
debbano essere discriminazioni di nessuna natura, lasciando a TUTTI la possibilità di utilizzare quella splendida palestra a
cielo aperto che tanto bene fa’ alla salute dei nostri cittadini e non. Sono
risolutamente contrario, quale capo gruppo del Terzo Polo, a qualsiasi proposta , che tenda a
dividere i cittadini su questo problema’.
Pietro Fortuzzi docet!
RispondiEliminaPenso che limitare l'accesso alle biciclette sia un vero peccato....piuttosto che pensare a tornelli si potrebbe pensare a uno scarico di responsabilità da parte dei proprietari.Se infatti venisse apposto un cartello ben visibile a tutti gli accessi con un testo tipo "In caso di accesso alla strada da parte di non residenti, con qualsiasi mezzo, la proprietà rende noto che non si riterrà in alcun modo responsabile per eventuali danni causati a persone o cose durante la permanenza o l'utilizzo di questa superficie privata" gli eventuali utilizzatori sarebbero informati del fatto che utilizzando il percorso si assumeranno in toto la responsabilità di qualunque cosa possa accadergli.Non vi sarebbe più alcun motivo per chiudere l'accesso.
RispondiElimina