Paolo Giuffrida informa:
I nuovi venti di guerra che soffiano in
Medio Oriente con gli attacchi
israeliani su Gaza , le morti e le distruzioni che fanno da corollario ad ogni
pagina che tratta di questo conflitto, verranno
trattati domani mercoledì 21 novembre alle 20,15 al
Magazzino della Socialità e Cultura di Pioppe. Si parlerà di questa situazione
e dei pericoli di escalation anche su scala internazionale con CARLA BIAVATI,
appena rientrata da un viaggio di lavoro di cooperazione sociale dalla Palestina.
E’ una occasione per capire cosa sta succedendo e cosa ognuno di noi può fare per sostenere una soluzione GIUSTA del conflitto israelo-palestinese.
Per informazioni tel . 051917411 oppure cell. 3282316311 (Paolo Giuffrida) o paologiuf@hotmail.com
E’ una occasione per capire cosa sta succedendo e cosa ognuno di noi può fare per sostenere una soluzione GIUSTA del conflitto israelo-palestinese.
Per informazioni tel . 051917411 oppure cell. 3282316311 (Paolo Giuffrida) o paologiuf@hotmail.com
Questa sarebbe una buona occasione per conoscere il pensiero delle figure che si contendono l'investitura della rappresentanza del centrosinistra attraverso queste cosiddette primarie,- o in sua vece dei loro sostenitori- sul dramma infinito e disumano delle popolazioni civili prese di mira da giorni e giorni di bombardamenti aerei.
RispondiEliminaIo trovo davvero intollerabile, comunque uno la pensi, l'ostentato silenzio che tutti questi osservano su questo dramma.
Utile ricordare come descrive questo conflitto Noam Chomsky.
"Il bombardamento di Gaza non è funzionale a neutralizzare Hamas e non c'entra alcunché con la presunta esigenza di fermare i razzi verso Israele. La decisione di Israele di fare piovere morte e distruzione su Gaza, usando armi letali su una popolazione civile largamente indifesa, è la fase finale di una campagna che dura da decenni per realizzare la pulizia etnica della Palestina.
Israele utilizza jet aerei sofisticati e vascelli navali per bombardare campi profughi densamente affollati, scuole, blocchi di case, moschee, attaccando una popolazione che non ha una difesa aerea, nessuna protezione antiaerea, nessuna marina, nè armi pesanti, nè unità di artiglieria, nessuna unità di comando militare, nessun esercito, e chiama tutto ciò una guerra.
Non è una guerra, è un assassinio.
Quando gli israeliani, nei territori da loro stessi occupati, rivendicano il loro presunto diritto di "difendersi", essi si stanno difendendo nel senso in cui qualsiasi esercito di occupazione pensa a "difendersi" da una popolazione che si intende annientare. Non si può parlare propriamente della necessità di "difendersi" quando si sta occupando militarmente la terra di qualcun'altro.
Questo non è difendersi. Chiamatelo come vi pare ma non è difendersi".
Noam Chomsky
non ESISTE la pace !! è una chimera, esiste però l'ILLUSIONE di pace.
RispondiEliminaDante, è innutile che scrivi dei romanzi (di altri) sulla pace.In questo mondo la pace è una metafora, tanto per dire in parole povere, non c'è e ci sarà mai pace, fino a quando esisteranno gli umani.
RispondiEliminaIsraele è un innesto coercitivo, violento e forzato di un organo esterno in Palestina.
RispondiEliminaD'altra parte i palestinesi cercano di reagire con l'arma bellica di una nichilista e folle crescita demografica che in primis è un suicidio, visto che la loro Terra non può sostenerli e - sembra assurdo e patetico - dipendono (direttamente o indirettamente) da Israele per energia e importazioni di cibo.
Anche Israele attua una politica bellica demografica ed espansionista, in parte per immigrazione in parte per una riproduzione conigliesca dei settori più violenti che sono i religiosi zeloti ortodossi fondamentalisti che con il loro tasso di crescita stanno letteralmente facendo scomparire la parte laica della società israeliana.
Centomila palestinesi e centomila ebrei avrebbero spazio, acqua, campi, cibo, energia per convivere pacificamente in quella terra.
Ma ovviamente il nazionalismo violento si fa anche cercando di mettere sotto gli altri, i "nemici" (sempre colpa degli altri) con l'arma della crescita demografica (o delle migrazioni che ne sono un altro aspetto).
Israele e Palestina sono solo uno dei casi paradigmatici dei conflitti cruenti (dovuti al tumore della crescita) che precedono il collasso.
Non muoverò un dito a difesa dei palestinesi, non perchè qualche ragione non la abbiano, ma perchè andare a stuzzicare loro gli israeliani (che non vedevano l'ora che ciò accadesse per usarla come scusa e legnarli senza pietà) è stata un'operazione demenziale e non ho pietà per gli idioti.
RispondiEliminaMa parliamo di calcio.... cosa ha fatto il Bologna?
RispondiEliminaE la Fortitudo Basket che fine ha fatto?
RispondiEliminaBhè Cesare, se le cose si potessero leggere unicamente con il tuo metro si potrebbe desumere che gli Israeliani stanno attuando il percorso di diminuzione demografica che costantemente metti al centro di ogni tuo intervento.
RispondiEliminaIl problema vero però è che lo fanno eliminando fisicamente le popolazioni storiche di quei territori, a cominciare dall'ammazzare i bambini per assicurarsi che non possano crescere quanto basta per riprodursi.
Onestamente devo dire che personalmente considero fuori luogo questa tua dissertazione nel momento in cui assistiamo ad una vera e propria pulizia etnica attuata con cinismo estremo da Israele.
RESTIAMO UMANI......come ci invitava a fare il povero Vittorio Arrigoni che a questo suo principio ha sacrificato la sua stessa giovane vita.
zzzzzzzzzzz
RispondiEliminahttp://www.partitodemocratico.it/doc/246600/primarie-pdl.htm
http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/il-piombo-nelle-munizioni-da-caccia-problematiche-e-possibili-soluzioni
RispondiEliminasi muore anche di altro
http://www.comune.vergato.bo.it/upload/vergato/moduli/RELAZIONE%20PAESAGGISTICA_77_844.pdf
RispondiEliminail territorio muore.