I lavori a Colle Ameno illustrati dall'assessore Mantovani |
Se i progettisti e i mastri muratori del senatore
bolognese Filippo Ghisilieri potessero rivivere e visitare Colle Ameno si
compiacerebbero certamente dei lavori di recupero in atto, sia per l’ampiezza,
sia per la qualità. I tecnici e gli operai sono infatti all’opera per riportare alla
piena fruibilità ben 2000 metri quadrati della seicentesca Villa Davia, poi Villa Ghisilieri, di Colle Ameno, tutto
svolto con attenzione al rispetto originario della bella costruzione.
Uno degli ingressi alla villa |
Sono in arrivo
i restauratori per riportare il più possibile, anche se poco, le pereti allo
splendore originario.
L’ operazione
si aggiunge ai già avvenuti recuperi della
chiesa barocco rococò di Sant’Antonio e
della canonica, dell’abitato popolare con oltre trenta unità mobiliari, delle
officine e delle botteghe e delle scuderie.
Uno dei saloni. |
Il nuovo intervento sta portando quasi a compimento il recupero del
centro illuministico, cosa che pareva impossibile per lo stato di forte degrado
in cui era stato lasciato il complesso monumentale e per l’alto costo che ha
certamente richiesto. Tutto invece ha
fatto passi in avanti grazie anche ai privati: deve essere ricordato che il recupero della bella chiesa è stato finanziato
dalla Ciba di Pontecchio Marconi.
L'oratorio interno alla villa. |
Abbiamo chiesto ad Andrea Mantovani , al cui assessorato compete la
gestione dell’intervento,se quello in corso concluderà il recupero dell’antico borgo.
“Abbiamo fatto ciò che era possibile. Il progetto per il recupero totale
è già stato presentato e licenziato. Anche se i tempi non sono dei più
promettenti, speriamo di reperire le risorse necessarie per completare anche la
parte rimanente di Villa Ghisilieri. Vale la pena ricordare, a dimostrazione
dell’impegno che richiede l’intervento, che villa Ghisilieri era formata da
oltre 30 stanze”.
Una volta con dipinti |
Duemila metri quadrati però non sono roba da poco!
“Certo. Non sono pochi, anche se un terzo è formato
dalle cantine che, e questo ci piace molto farlo sapere, hanno un fascino e una bellezza che ha pochi
confronti.”
I duemila metri quadrati come saranno utilizzati?
“Il tutto verrà dato in uso pubblico e i saloni ben
si prestano ad usi per manifestazioni di
alta qualità , ma anche per eventi organizzati da privati, per la indubbia
capacità di ‘nobile accoglienza’ che offrirà il recupero ultimato. Infine
puntiamo, proprio perché si prestano al meglio, a utilizzare le cantine per la
promozione della
Le nicchie depredata dai vandali |
produzione vitivinicola locale. Sasso Marconi vanta una produzione vinicola di alta qualità che merita attenzione poiché è uno dei biglietti da visita della nostra città. Inoltre troveranno sede altre quattro botteghe artigiane che riprenderanno, in chiave moderna, le attività che caratterizzarono il borgo nel periodo d’oro di gestione del senatore Filippo Ghisiliari”.
La volta in pietra delle cantine. |
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro?
“Abbiamo fatto tutto con grande amore per il sito
unico nel suo genere e per il valore storico-affettivo che ha per gli abitanti
di Sasso Marconi. Serve un ultimo sforzo che la bellezza dei luoghi impone.
Auspichiamo la collaborazione dei cittadini, degli operatori economici e degli
imprenditori per fare l’ultimo passo e completare il libro storico ‘Colle Ameno’
con il recupero di una parte importante del nostro territorio e della nostra
cultura e cioè l’intervento per terminare la ricostruzione di villa Ghisiliari.
Le radici non vanno dimenticate”.
Si intravvedono ancora l'impronta del camino e del forno |
Il costo dell’intervento in atto a quanto ammonta?
"Un intervento che si aggira sui due milioni e mezzo
e i fondi sono quelli della non causa-effetto della variante di valico. Ci
sembra che siano stati spesi correttamente e a beneficio della collettività
sassese".
Una volta in sasso |
Sono stati spesi fondi pubblici in beni pubblici, là dove la VAV non è nemmeno passata.
RispondiEliminaNon si è dato un centesimo nel privato, dove la VAV è passata a 5 m. dalle case ed altre strutture, danneggiandole per sempre.
L'indifferenza dei centri di poteri, caste e politici, avuta nei confronti delle persone danneggiate localmente, avrà gravi conseguenze nelle decisioni delle prossime elezioni politiche.