giovedì 25 ottobre 2012

Pd di Monzuno: il sociale non si vende. L'assessore Sarti, 'Certo che non si vende, lo si migliora'-



La protesta

Con il titolo ‘Il sociale non si vende ’ Il Partito Democratico di Monzuno ha divulgato un severo comunicato in cui ‘boccia’ la proposta di vendita della struttura che ospita il Centro Sociale per gli anziani a Vado.

“L'amministrazione comunale, con il voto contrario delle opposizioni, ha deliberato di mettere in vendita alcuni immobili fra cui quello dove
attualmente risiede il Centro Sociale di Vado,” si legge nel comunicato. “In diverse occasioni è stato  garantito che il Centro sarebbe stato trasferito in una nuova sede che doveva essere realizzata nella zona dei campi sportivi utilizzando i fondi ‘non causa effetto’ della Variante di Valico.
Il progetto recentemente presentato è stato però ‘bocciato’ essendo stato collocato  in zona esondabile nei pressi dell'alveo del Torrente Setta.
Nonostante ciò, e non essendoci altre ipotesi di trasferimento in una nuova sede, la struttura comunque rimane per il Comune fra i beni da alienare”.

Francesco Manieri assieme ai 'nonni' del Centro.
Francesco Manieri (nella foto), Segretario del Circolo PD di Monzuno, ha distribuito un volantino di denuncia,  accasa l’amministrazione comunale di immobilismo e pone l’accento anche sulla mancata nascita del nuovo  ‘poliambulatorio’ essenziale per una adeguata offerta sanitaria per il grande centro.

Alle critiche risponde l’assessore al sociale del comune di Monzuno, Antonella Sarti, che esordisce con sicurezza affermando: “ Certo che il sociale non si vende, anzi stiamo lavorando per migliorarlo. Va subito precisato che è stato appena rinnovato il contratto d’affitto dell’attuale centro per due anni e che l’alienazione è stata prevista a favore della confinante Pubblica Assistenza di Vado. Il fine è quello di allargare gli spazi per la Pubblica Assistenza e di dare una struttura idonea alle esigenze del centro sociale, ora  molto piccola e priva persino di una cucina.  Finchè non ci sarà la nuova struttura  il centro resterà nell’attuale sede. Tutto ciò che è avvenuto è stato fatto in pieno accordo con gli attuali utilizzatori, con cui abbiamo valutato diverse soluzioni fra cui quella di trasferirlo nella sede ora utilizzata dal corpo di Polizia Municipale. La soluzione non è sembrata idonea per cui procederemo in altro modo, salvaguardando in ogni caso l’esistenza e la funzionalità del centro sociale. In merito al Poliambulatorio abbiamo l’impegno scritto dal direttore generale dell’Asl Ripa Di Meana di destinare i proventi della vendita di alcuni immobili dell’Aal a questo scopo. Aspettiamo fiduciosi che l’auspicata vendita di realizzi”.
Il sindaco Marco Mastacchi va invece sul politico e accusa: “Ancora una volta il PD non si smentisce. Utilizza la parte più debole della popolazione per innescare sterili polemiche che non aiutano certamente a migliorare il rapporto politico e il raggiungimento degli obiettivi necessari a un miglioramento dell’organizzazione sociale della comunità vadese. Anche questo contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica attiva”.

2 commenti:

  1. Caro Sindaco, certo che il PD non si smentisce e starà sempre dalla parte dei più deboli del paese!
    Il Centro Sociale è l'unico spazio di proprietà pubblica dedicato all'aggregazione dei cittadini (in particolare i più anziani), se perdiamo anche quello non resterà proprio più nulla!
    E all'assessore dico che non mi risulta che la Pubblica Assistenza abbia mai desiderato allargarsi e acquistare nuovi spazi, è invece all'Amministrazione che interessa "fare cassa"! Non si può delegare all'associazionismo ed al volontariato la risoluzione dei problemi di chi governa!
    In merito all'ipotesi di trasferire il Centro nella ex sede della Polizia municipale, mi chiedo come si possa pensare di optare per un ambiente che oltre che più piccolo è diviso in due spazi su due livelli con una scala da percorrere anche solo per raggiungere il bagno! Nessuna delle attività che attualmente svolge il Centro Sociale si potrebbe adeguatamente svolgere in quel luogo, ci si pteva anche arrivare da soli ad una conclusione del genere!

    Vorrei che i cittadini sapessero anche che la Pubblica Assistenza ha diritto di "prelazione" sull'acquisto, ma non esiste nessun accordo diretto di cessione dall'Amministrazione alla benemerita associazione di soccorso; se sarà obbligata, qualora altri si facessero avanti, probabilmente la Pubblica eserciterà il suo diritto di prelazione, ma siamo certi che come dice la signora Sarti questo trasferimento sia così "scontato"?
    Francesco Manieri

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  2. Caro sindaco

    Certamente che se lei leva un servizio ne dovrebbe fornire uno migliore, nel suo caso le sembra di avvicinarsi alla popolazione vadese? Togliendo il centro diurno? È poi quando mai lo saprà riattivare un servizio del genere uguale o migliore? Nelle condizioni attuali pare che lei sia molto vicino al presidente del consiglio che taglia senza discrezione ci rifletta meglio a togliere un servizio cosí e cerchi prima di dare risposte alternative.

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