Ci sono timori sulla sorte del Parco Storico di
Monte Sole a seguito del riordino regionale dell’ordinamento che regola tali presenze
e per l’allontanamento, negli ultimi tempi, di figure professionali importanti
per l’organizzazione pratica dell’area protetta come, per esempio, il
geologo.
Abbiamo chiesto il parere sulla vicenda ‘riordino’
al sindaco Romano Franchi, che è stato in passato presidente del Parco Monte
Sole .
C’è chi sostiene che sta piovendo acqua acida
sul parco?
Romano Franchi |
“Direi proprio di no. Non dobbiamo essere così
pessimisti. La Regione ha approvato la legge di riordino dei parchi lo scorso
anno e ha istituito 5 macro aree . Monte
Sole è inserito nella macro area Emilia orientale che
corrisponde sostanzialmente alla zona della
provincia di Bologna e all’interno di questa
ci sono i cinque parchi di Bologna. Nella stessa seduta il consiglio
regionale ha anche approvato una ‘mozione’ che impegna la giunta regionale ad
approvare una norma particolare per Monte Sole
che tenga conto della sua specificità, appunto storica, e che armonizzi
tutte le attività per cui il parco è sorto”.
Siamo però nell’ambito degli impegni promessi .
“E’ vero. Siccome però credo che il valore di Monte
Sole non sia locale ma superi addirittura i confini nazionale, (ricordo ad esempio la presenza a febbraio di
Martin Schulz, presidente del parlamento europeo), sono convinto che gli impegni si
concretizzeranno”.
In che modo?
“Attraverso tutte le realtà coinvolte e sono tante,
ma anche con i cittadini”.
Che fine faranno la Scuola di Pace, il Poggiolo, il
Memoriale ?
“La fondazione Scuola di Pace non è coinvolta poiché non rientra nel
riordino. Per il resto mi auguro che sia l’occasione per creare un sistema
armonico capace di valorizzare le singole peculiarità di tutti gli enti
coinvolti”.
Si teme che la struttura organizzativa e direzionale
sia smantellata. Ne è un esempio l’allontanamento di figure professionali di particolare
importanza. I timori sono fondati?
“La macro area per la quale stiamo approvando lo
statuto avrà sede legale a Marzabotto. Una delle nostre preoccupazioni è il
legame con il territorio e questo dipende da noi. Esiste comunque la Comunità
del Parco, formata dai tre comuni coinvolti, Marzabotto, Monzuno e
Grizzana, il comune di Bologna e la Comunità
Montana che ha proprio la funzione di tenere
i legami con il territorio. Io, quale responsabile della Comunità del Parco,
faccio naturalmente parte dell’esecutivo della macro area. Le due figure che si
dice siano state allontanate hanno terminato il loro periodo di lavoro perché assunte
con contratto a tempo determinato. Ora verranno
rimpiazzate con concorso”.
Quindi non c’è da temere?
“Di fronte alle novità, e fra queste c’è la
riduzione dei costi come uno dei fini del
riordino, qualche rischio c’è sempre. Ci confortano e ci spronano anche gli
importanti risultati del 2012, anno fra l’altro di transizione, che hanno fatto
registrare una presenza sempre crescente
di visitatori e fra questi soprattutto studenti e giovani: oltre 10.000 studenti sono giunti tramite l’organizzazione del parco e
tante sono state le visite libere. Quindi il Parco è vivo e in continuo progresso.
E’ difficile pensare di smantellarlo”.
....E allora?..... tutte le ipotesi restano aperte e la cosiddetta Scuola di Pace andrà comunque per conto suo anche in futuro.
RispondiEliminaCon un suo Presidente, un suo CdA, un suo direttore ed i suoi impiegati e via dicendo.
Un'altra occasione persa se lo scopo originario è davvero quello di razionalizzare le risorse.
Questa è l'unica certezza stando alle parole dell'ing. Franchi.
Il cosiddetto Sistema Monte Sole cosi sappiamo già che nasce monco .....il resto si vedrà, ma cosa diverrà non si sa neppure dopo le rassicuranti parole del sig. Sindaco.
Un vero peccato!