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Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda |
Si sono concluse a Marzabotto con l’intervento molto
applaudito del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, le commemorazioni ufficiali
del sessantottesimo anniversario degli eccidi di Monte Sole. Il filo conduttore
di tutti gli interventi è stato il binomio giustizia e lavoro. Erano presenti numerosissime delegazioni di comuni italiani, guidate dai sindaci, rappresentanti delle istituzioni pubbliche.
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Simonetta Monesi |
Dopo la lettura dei messaggi di partecipazione, da parte del vicesindaco Simonetta Monesi, tra
i quali quelli del presidente della Repubblica Napolitano e del presidente
della Camera Fini, è seguito l’intervento
di Valter Cardi, presidente del Comitato Famigliari delle Vittime di Monte Sole
che ha ricordato innanzitutto la figura di Dante Cruicchi tra i principali
promotori delle iniziative legate alla ‘memoria della tragedia del ‘44’.
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Valter Cardi. |
Quindi
Cardi ha duramente condannato il recente procedimento di archiviazione del
Tribunale di Stoccarda relativo agli 8 graduati delle SS ancora in vita,
processati per crimini di guerra. Il presidente ha definito questo fatto ‘inaudito
e fonte di ulteriore dolore per le famiglie delle vittime’.
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Le autorità, al centro il Prefetto Tranfaglia |
E’ seguito l’intervento del Prefetto Angelo
Tranfaglia, presente a Marzabotto in rappresentanza del Ministro degli interni
Cancellieri. “Il valor militare riconosciuto con la medaglia d’oro alle
popolazioni inermi di Marzabotto, attribuisce a pieno titolo nella loro forza
disarmata il valore di difensori della propria libertà”, ha detto.
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Michele Silicani. |
Il sindaco di Sant’Anna di Stazzema Michele Silicani
ha letto il documento, sottoscritto insieme al sindaco di Marzabotto, di
condanna e sconcerto per la recente
sentenza tedesca e ha preannunciato che il suo Comune si costituirà e ricorrerà
contro questa sentenza alla Corte Suprema
del Tribunale di Stoccarda, con il sostegno del Presidente della Repubblica
Napolitano.
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Romano Franchi |
Il sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha richiamato l'importanza della scuola nell'opera di conoscenza e ricordo rivolta alla giovani generazioni e, riguardo alla sentenza di Stoccarda ha detto: "Noi non chiediamo nessuna elemosina, ma pretendiamo rispetto verso chi ha subito un crimine contro l'umanità. Non esiste libertà senza giustizia". E questo concetto lo ha riferito anche al lavoro.
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Kareem Kheder mentre porta un omaggio al Sacrario. |
Grande interesse e solidarietà ha suscitato il
discorso di Kareem Kheder sindaco di Halabja, nel Kurdistan iracheno, la cui città il
16 e 17 marzo del 1988 fu bombardata dalla aviazione del regime iracheno di
Saddam con gas e composti chimici letali. Ci furono oltre 5.000 vittima e
10.000 feriti. Con questa città Marzabotto ha da tempo un rapporto di amicizia
ed egli ha ricordato che uno dei più grandi quartieri di Halabja è stato
intitolato a Marzabotto. Dopo aver elencato tutte le persecuzioni subite dal
suo popolo egli ha concluso: “Il popolo curdo non cerca vendetta, ma pace”.
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La staffetta. |
Prima dell’ultimo intervento è giunta a
Marzabotto ed è stata invitata sul palco, la ‘staffetta della memoria’
proveniente da Sasso Marconi che ha preannunciata la sua prossima presenza a
novembre a Strasburgo, nella sede della Comunità europea, su invito del
presidente Martin Schulz. Inoltre sono state premiate con una targa da parte del
presidente locale dell’Anpi Alessandro Borghi, le organizzatrici del progetto ‘
Gocce della Memoria ‘, rivolto ai bambini delle scuole. Ogni goccia rappresenta
una delle vittime di crimini di guerra.
Infine il discorso ufficiale di Massimo Zedda
che ha ricordato il ruolo anche del popolo sardo nella lotta di Liberazione, le
tante medaglie, tra cui otto d’oro, guadagnate nelle numerose azioni della
guerra partigiana e gli illustri personaggi forgiati nella Resistenza. “
Cagliari seppe risollevarsi come Marzabotto grazie alla speranza e alle idee di
giustizia sociale e diritto al lavoro che l’hanno animata.
Anche oggi”, ha
ricordato, “sono numerosi i nemici di questi valori, dalle mafie, ai corrotti e
corruttori, ai protagonisti degli scandali. Anche oggi occorre una ferma
resistenza nei confronti di questi”.
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Momenti della staffetta. |
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Alcuni sindaci donne. |
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L'orgoglio di esserci stato. |
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I partigiani, fra cui Guido Piretti, Ilio Buganè, Amilcare Betti e Franco Fontana. |
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Le autorità |
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Desmond Burgess, militare inglese e cittadino onorario di Monzuno
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