Un tempo la famiglia era un porto sicuro
per tutti i suoi componenti e un rifugio sempre aperto alla solidarietà di amici e parenti; oggi per qualcuno è
diventato un centro di estorsione.
Sabato scorso infatti i Carabinieri,
dopo una pressante attività d’indagine, hanno localizzato e sottoposto a fermo
di indiziato di delitto un pregiudicato ritenuto responsabile di estorsione e lesioni
personali aggravate ai danni del fratello e del padre.
Il fermato, P.A. 40enne sassarese,
che vanta numerosi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio,
risiede in provincia di Mantova ma di fatto domicilia altrove, è stato
rintracciato a Bologna, presso l’abitazione di un parente.
Le indagini
erano scattate la mattina precedente, quando i Carabinieri hanno registrato la denuncia da parte del
fratello del fermato (P.L. 30enne residente a Bologna), titolare di una
ditta specializzata nella costruzione di impianti industriali. L’imprenditore
aveva raccontato agli investigatori che, qualche ora prima, presso la sua
azienda aveva ricevuto la visita del fratello maggiore col quale aveva avuto
un’animata discussione. Quest’ultimo, dopo aver estratto una pistola, lo aveva
minacciato chiedendogli del denaro per far fronte ad esigenze personali (4mila
euro). Era intervenuto il padre dei due (P.F. 62enne residente a Bologna)
che, nel tentativo di bloccare il figlio maggiore, era stato colpito al capo da
quest’ultimo col calcio dell’arma, riportando lievi lesioni medicate presso il
pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola. A quel punto l’aggressore si era allontanato
a bordo di una Mini Cooper. Già il giorno prima l’aggressore aveva richiesto denaro al fratello, tenendo un comportamento
simile ma limitandosi a danneggiare solo alcuni computer e arredi dell’ufficio.
Quando i
Carabinieri lo hanno bloccato, P.A. non ha taciuto le proprie responsabilità
nell’episodio e ha condotti i militari nel
luogo dove aveva nascosto l’arma usata: una pistola a salve marca ‘Bruni’,
copia esatta di quella in uso alle forze di polizia, occultata dietro un
cassonetto della raccolta di indumenti usati.
Dopo aver
sequestrato l’arma, i Carabinieri hanno sottoposto l’uomo a fermo e lo hanno condotto presso la locale
casa circondariale a disposizione della Autorità Giudiziaria.
Foto e
notizia del Comando Provinciale dei Carabinieri Bologna.
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