Pietro Paolo Ravaglia. |
E’ deceduto ieri sera alle
19, stroncato da un male incurabile, Pietro Paolo Ravaglia , personaggio singolare e molto conosciuto, di Badolo. Nato a San
Benedetto Val di Sambro si trasferì a Sasso Marconi ancora bambino e da qui non si è mai allontanato. Era
noto per la sua piena partecipazione alla vita della frazione e per le sue
singolari capacità artigiane e inventive. Agricoltore , era però solito
costruire motociclette in scala con cucchiai, forchette e cuscinetti che poi
vendeva ai tanti estimatori delle sue
creazioni, spostandosi con il Quad (quadriciclo). Era stato testimone della
rinascita della sua frazione dopo il drammatico passaggio dell’ultima guerra. Raccontava
con molto compiacimento di aver assistito alla prima Messa del dopo la
guerra tra le macerie della chiesa di Badolo officiata da don Tonino
Stefanelli, il suo ‘prete’ preferito’. Raccontava inoltre che don Tonino, privo
di ogni motorizzazione, era solito spostarsi in groppa a un somarello e che, per
allietare i suoi parrocchiani, aveva
allestito un ‘cinema di fortuna’ in cui proiettava spesso ‘ Peppone e Don
Camillo’.
I suoi funerali si terranno
domani, 24 ottobre, alle 14, nella chiesa di Pontecchio . A officiare la funzione funebre sarà, come
da PietroPaolo voluto, proprio don Tonino, ora parroco a Pontecchio e da pochi giorni novantenne.
Ravaglia lascia la moglie
Maria e i figli Angela e Davide che vogliono ringraziare gli operatori del
centro Seragnoli di San Biagio per la
capacità e la sensibilità con cui hanno assistito il loro caro nel suo
difficile trapasso.
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