Un casertano 49enne si è presentato agli sportelli di Unipol Banca chiedendo di aprire un conto corrente ed esibendo documenti falsi. L’impiegato però se n’è accorto e ha chiamato il 112. Il malintenzionato vistosi scoperto ha fatto buon viso a cattivo gioco e non si è ne’ stupito, ne’ opposto all’arresto da parte dei Carabinieri che lo hanno portato in ‘gattabuia’ con l’accusa di tentata truffa, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi.
L’autore del tentativo è già noto alle forze dell’ordine per precedenti tra cui rissa, a seguito della quale fu arrestato quando aveva soltanto 20 anni, rapina, estorsione, emissione di assegni a vuoto e diversi reati relativi al gioco d’azzardo.
La vicenda si è svolta ieri mattina, venerdì 31 agosto, alle 10. Il 49enne è entrato nella filiale di Casalecchio di Reno per aprire un conto corrente bancario. L’impiegato incaricato a svolgere tale mansione ha avuto il sospetto che i documenti d’identità presentati dall’uomo potessero essere contraffatti. Con la scusa di svolgere delle verifiche anagrafiche, si è allontanato dalla sua postazione e senza farsi vedere ha telefonato al 112.
I Carabinieri, quando sono giunti, si sono avvicinati allo sportello bancario dove il pregiudicato se ne stava tranquillo, in attesa della definizione della pratica. L’uomo alla vista dei militari non ha reagito ma alla richiesta di fornire un documento d’identità ha risposto: “Quale volete, quello vero?”.
Ulteriori accertamenti eseguiti dagli investigatori dell’Arma hanno rilevato che la carta d’identità e la tessera sanitaria che l’uomo aveva presentato all’impiegato, erano intestate a un cittadino modenese. I documenti falsi sono stati sequestrati mentre l’arrestato è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza della Stazione di Bologna Borgo Panigale in attesa di comparire di fronte all’Autorità Giudiziaria.
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