Una
brillante trovata quella di Emilio Veggetti, esperto ricercatore e efficace
divulgatore degli aspetti stupefacenti che la natura ci offre.
Forte di una
conoscenza oltre che teorica anche pratica ottenuta dalla sua naturale
curiosità, dall’amore profondo per l’Appennino
oltre che dalla attività che svolge alla cooperativa Agricola Se.Va, Veggetti
ha pensato di condividere le sue competenze non solo organizzando conferenze e
mostre in luoghi vocati allo scopo, ma anche avvicinandosi ai tanti che
apprezzano la natura in un ambiente
insolito, quello del bar, meno formale e
più immediato che consente un confronto-conversazione, reso particolarmente
vivace dalla semplicità dell’esposizione che gli è spontanea.
Ha
organizzato quindi, in collaborazione con il Comune di Monzuno, una serie di tre conferenze in altrettanti
servizi pubblici.
La
prima è domani sera, venerdì 29 settembre, alle 20.30, al bar Stefanelli di via
Stazione 8 a Vado nella quale tratterà ‘La
storia dei boschi del nostro Appennino, dall’antichità ad oggi’.
Con il suo consueto stile molto semplice, ma rigoroso e approfondito, esporrà la storia, l’evoluzione e i mutamenti
che hanno interessato i boschi del nostro territorio a partire dal periodo
geologico Pliocene, passando per le glaciazioni, fino ad arrivare ai giorni
nostri. Si parlerà del valore simbolico del bosco nel corso della storia e dell’importanza
che davano ad esso le popolazioni antiche. Verranno analizzati inoltre
ritrovamenti fossili, riconducibili a specie arboree che non sono più presenti
alle nostre latitudini e saranno esaminati aspetti sociali e folkloristici
accostati ai più importanti esemplari arborei presenti nel nostro Appennino.
Le altre due conferenze saranno: la prima il 12 ottobre al Bar Stazione
di Rioveggio e tratterrà delle ‘Pietre del Diavolo (ofioliti)’ e l’ultima, il
26 ottobre, all’albergo ristorante Montevenere di Monzuno, sul tema ‘Il
Contrafforte Pliocenico’.
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