domenica 29 luglio 2012

QUALCHE SPUNTO DI RIFLESSIONE sulla 'spending review'.


Riceviamo e ‘tal quale’ rispediamo senza averne appurato l'eventuale veridicità:

Mentre da noi si pensa di "far cassa"con tagli ai soliti noti mascherandoli con il termine di "spending review"
In Francia ecco cosa ha fatto Hollande in 56 giorni di governo:
Ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.

Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”)
Ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.
Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.

Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare.

Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande.

Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte. Ma Hollande è un genio dell’economia?  

8 commenti:

  1. Interessante sapere dove sono stati presi i punti di riflessione ..... certamente Mario non farà mai una politica con questi risultati.

    RispondiElimina
  2. sarebbe interessante - anzi indispensabile direi - sapere anche chi propone questi cosiddetti "spunti".

    RispondiElimina
  3. Che noia.
    Ma possibile che qualcuno non ha ancora capito che qui tutti possono dire la loro e che dopo aver scritto il proprio commento uno possa spuntarsi come anonimo e che l'intelligente e molto avanti signor Fabbriani possa accogliere o meno il commento e pubblicarlo?

    Questa si chiama democrazia.

    RispondiElimina
  4. Mi pare che correttamente l'anonimo delle 22,12 sottoponesse serenamente di valutare l'ipotesi preferibile di conoscere l'estensore dell'articolo.
    Non potrebbe essere che costei o costui gradisse confrontarsi con l'autore sul tema proposto?

    Fatto salvo perciò il diritto di accogliere o meno i commenti di anonimi da parte del dott. Fabbriani, di cui come si vede anche io mi avvalgo, non vi è dubbio che (anche)questa è democrazia.

    Anzi, forse oltre ad essre democratico come sistema è certamente indice anche di quella onestà intellettuale che pare scarseggiare in un commentatore che imperversa sempre e solo su questo tema.

    C'è anche gente che si sente realizzata cosi.
    Lasciamolo giocare tanto finchè si limita a cercare di scrivere tutto sommato è innocuo.

    Mi scuso ovviamente con quanti noteranno immediatamente la contraddizione fra ciò che affermo in questo mio raro commento, e la scelta di restare anonima, ma ho sperimentato di persona come non sia mai il caso di mettesi a discutere con un imbecille perchè spesso questi ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.

    RispondiElimina
  5. http://www.ilpost.it/2012/07/17/i-tagli-di-hollande-sono-una-bufala/

    RispondiElimina
  6. Cielo che riflessioni da mezza figura.

    Tanto mezza figura da non capire che prorpio due o piu' anonimi possono discutere senza preconcetti qualunque argomento (iniziando da quello proposto dall'illustrissimo anonimo che l'intelligente Signor Fabbriani ha deciso di pubblicare tal quale)

    Lei ha un'autostima troppo elevata di sè. Ha mai provato a candidarsi come sindaco di un'unione di comuni?

    Tanto per farLe un esempio: se intervenisse il Signor Zecca con una delle sue prosopopee si figuri quanti o ruffiani o contestatori avrebbero deviato la discussione.

    Ma Lei è troppo indietro per capire questo concetto.

    Faccia si che da rari diventino UNICI i suoi interventi.

    RispondiElimina
  7. Lieta di conoscerLa autostimatissimo "signor avanti".
    La chiameremo cosi d'ora in poi. Daccordo? Si? Evviva!

    Ora però faccia si che si possa riparlare di cose serie.
    Grazie per la cortesia.

    RispondiElimina
  8. Lei continua a non capire molto. Io sono in mezzo. Quindi mi chiami signor di mezzo.
    Per parlare di cose serie basta leggere cio' che scrivono altri che non sia Lei visto la vaporosità dei contenuti enucleati il 30 luglio ore 12.48.
    Sono io a ringraziarLa per avermi dato l'opportunità di porgerLe educazione.

    RispondiElimina