Rosenboom a sinistra il sindaco Leoni al centro e Claudio Cappelletti. |
Di Claudio Cappelletti:
Si è fatto tanto in questi
anni per Monte Sole e le sue vittime innocenti, donne, bambini, anziani,
civili, partigiani, religiosi, a partire dalle manifestazioni in memoria, un
Sacrario, la nascita del Parco storico, il Centro di documentazione, la Scuola
di Pace, un processo celebrato a sessanta anni dai fatti, un processo diocesano
di canonizzazione, documentari, film, spettacoli musicali e teatrali nel Parco,
oltre alle visite guidate sulle postazioni del campi trincerati tedeschi e sui
sentieri partigiani; e naturalmente i tanti libri che da Silenzio su Monte Sole di Jack Olsen a Il
Massacro di Baldissara e Pezzino passando per quelli di Giampietro Lippi,
Renato Giorgi e Luciano Gherardi tra gli altri, parlano delle stragi, del
territorio, delle sue comunità...
Ora è la volta dell’omaggio
di un artista tedesco, Johann Rosenboom, originario di Kassel (Assia), che da
oltre trent’anni risiede per buona parte dell’anno a Grizzana Morandi, dove ha
allestito lo studio in un vecchio fienile riadattato a studio e abitazione, che
ha allestito ai Fienili del Campiaro una mostra di incisioni in onore e in
memoria delle vittime, Un segno per Monte Sole, in occasione della
cittadinanza onoraria che l’Amministrazione Comunale nel corso di una seduta
straordinaria del Consiglio Comunale sabato 16 giugno 2012 gli ha conferito con la seguente motivazione:
“Per il valore di artista e
di uomo e per la straordinaria sensibilità con cui traspone nella propria opera
la storica contrapposizione tra la sua terra d’origine e la patria d’adozione,
facendo dell’arte un atto di profonda riconciliazione, riteniamo un doveroso
contributo il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Johann Rosenboom, a
cui va l’affetto e la stima di tutta la popolazione grizzanese”.
Alle parole del Sindaco si è
aggiunta una comunicazione di Zsuzsa Breier, Sottosegretaria del Ministero
della giustizia, per l’integrazione e gli affari europei dell’Assia, Land che
ha partecipato attivamente alla fine degli anni Novanta alla fondazione della
Scuola di Pace di Monte Sole, che ha rimarcato l’impegno nobile da parte di
cittadini come Rosenboom, che hanno cercato di trovare una via d’intesa
attraverso il dialogo con i superstiti e i discendenti delle vittime del
massacro.
Nel suo discorso di
ringraziamento, rivolgendosi a Graziella Leoni, Sindaco di Grizzana Morandi, al
Direttore Generale, ai Consiglieri e al
pubblico accorso numeroso, ha ripercorso le tappe della sua storia personale,
ricordando il suo arrivo a Grizzana trentadue anni prima, a metà agosto 1980; pochi
giorni prima c’era stato il tragico attentato
del 2 agosto del quale ha ricordato l’edificio della stazione distrutto,
l’orologio che aveva fermato il tempo alle 10,25 e i fiori lasciati in segno di
ricordo.
Dopo una breve sosta in città
e aver preso il treno per Grizzana, assieme ad altri amici da poco laureati
all’Accademia di Belle Arti a Kassel, decide di offrire agli appassionati la
possibilità di seguire corsi di pittura nei paesi europei, unendo la passione
per l’arte a quella per la conoscenza di nuovi luoghi.
Il primo di questi corsi venne
realizzato proprio a Grizzana, uno dei luoghi d’eccellenza per l’arte,
conosciuta nel mondo grazie ai paesaggi dipinti e incisi da Morandi; con 40
persone nel 1981 vennero ospitati presso la Pensione Italia (ora Villa
Morandi), ricevendo una grande accoglienza dalla famiglia del compianto
proprietario, Lino Veggetti.
Indimenticabili le numerose
feste che si facevano in occasione delle permanenze grizzanesi dei gruppi, due
volte l’anno. Da quegli incontri, continuati nel tempo, sono nate tantissime
amicizie intense, che ancora oggi resistono, come quelle che ha voluto
rievocare, con Franco Pitoni, Giancarlo Nanni (Billo), Domenico Franceschini
(Modugno), Gino Leoni, Gino della Serra detto Tarzan, Maria Carboni e Romano
Palmieri, Francesco Veggetti e Gianni Ramberti, che hanno loro parlato a lungo
di Giorgio Morandi, e tantissimi altri.
L’artista ha ricordato che
spesso sono stati invitati nelle case, trovando una ospitalità eccezionale e grazie
al cerchio di amici, che nel frattempo diventava sempre più grande, ha
avvertito forte la sensazione in tutti questi anni di far parte del luogo; un
sentimento bellissimo essere accettato nella comunità di un paese, ha detto.
All’inizio degli anni
Ottanta, quando il gruppo decise di lavorare e vivere sul territorio di
Grizzana, fu grazie alla mediazione del Sindaco dell’epoca, Cesare Calisti, che
passarono un paio d’estati a Monteacuto Ragazza, vivendo presso la famiglia di
Enrico Masetti, e utilizzando una parte della vecchia scuola come studio.
La tradizione dei soggiorni
estivi grizzanesi dopo Monteacuto proseguì a Carviano dove Amleto Cervellati mise
a disposizione una casa e un fienile, dove sono nati tanti quadri, ispirati
dall’immersione nel paesaggio grizzanese e nella natura.
Purtroppo l’esperienza di
insegnamento di pittura all’aperto è terminata ai primi anni Novanta,
suggellata da una nostra collettiva Zwischen Kassel uud Grizzana mit Morandi
(Tra Kassel e Grizzana con Morandi); ma non si è chiuso il rapporto con
Grizzana perché nel frattempo Johann ha acquistato e riadattato il fienile (l’Atiz)
che Cervellati aveva affittato.
Rosenboom a questo punto ha
ricordato come sia nato qui l’interesse, oltre che per l’arte, per la storia
del territorio, in particolare quella tragica della seconda guerra mondiale,
risvegliando una sensibilità verso un passato che aveva cominciato a
svilupparsi dall’infanzia, poiché i genitori avevano perso cinque fratelli in
questa guerra, e con i bombardamenti della città dove loro vivevano avevano
perso la casa.
Quando nel 1980 è arrivato
per la prima volta non conosceva la realtà tragica di Monte Sole, e non aveva
coscienza della tragedia che si era consumata qua nel 1944. Ha cominciato a
interessarsene dal primo contatto con Grizzana riempiendo
un vuoto, conoscendo le esperienze delle persone colpite dai lutti e leggendo
libri sull’argomento.
Anche per queste ragioni l’onore
che il Comune gli ha concesso è stato per lui una emozione che gli ha dato
grande gioia, grato che in questo contesto, davanti al più grande eccidio della
seconda guerra mondiale compiuto da nazifascisti nei comuni di Marzabotto
Grizzana Monzuno, il Comune di Grizzana Morandi gli abbia teso una mano.
Con una certa regolarità Rosenboom
va a visitare il territorio di Monte Sole, immergendosi in questo territorio
ferito così profondamente da una strategia militare delirante. Negli anni ha
seguito iniziative che lo hanno incoraggiato a proseguire nella sua ricerca per
un tributo a Monte Sole e le sue vittime civili sotto un profilo artistico, che
ha trovato forma compiuta nel quaderno d’artista e nella mostra Un segno per
Monte Sole.
Il lavoro è nato da una
profonda riflessione relativa ai tragici eventi che funestarono il nostro
territorio negli anni della Seconda Guerra e la scelta di Johann di realizzare
una serie di incisioni, una cinquantina di opere tra acqueforti, puntesecche,
acquetinte e linoleografia, ha veicolato attraverso il bianco e nero delle
immagini il suo sentimento di fronte all’orrore e alla tragedia che si è
consumata in questi luoghi.
La sua creatività, il
processo meccanico della stampa d’arte e questo quaderno d’artista, sono quindi
un tributo con il quale ha inciso per
sempre il suo nome a Monte Sole.
Oggi il desiderio che gli
viene, ha detto Rosenboom, è riprendere a parlare di storie e cose grizzanesi,
non da artista residente per buona parte dell’anno, ma da grizzanese.
Nella mente di chi lavora come lui nel mondo dell’arte, dell’immaginazione,
della fantasia e della creatività si affollano tanti progetti; non tutti si
realizzano, ma l’augurio che si è
proposto è quello di partecipare a nuove imprese per la comunità, insieme ai
concittadini.
Nell’occasione
si è anche inaugurato il terzo Fienile del Campiaro, che insieme alla Casa Museo
Morandi e ai due Fienili già adibiti a Centro di Documentazione Giorgio
Morandi, va a completare quell'isola morandiana che fa del Comune grizzanese un
nucleo di interesse artistico di indubbio valore.
Al
termine della cerimonia numerosi cittadini hanno visitato la mostra, il terzo
fienile ma soprattutto circondato Rosenboom per ottenere una dedica sul
catalogo; a tutti ha risposto apponendo sul frontespizio firma e dedica
personale, tracciando poi con rapido tratto un profilo di Monte Sole.
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